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12/06/2016 06:46:00

Rifiuti in Sicilia, fuori dall'emergenza non prima di due anni. Differenziata a picco

"Per i termovalorizzatori ci vorrà tempo, non sarà questa amministrazione a realizzarli". Parola di Vania Contrafatto, l'assessore regionale ai Rifiuti, che  ha incontrato i giornalisti, con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, per fare il punto della situazione dopo l'ordinanza che ha permesso di riaprire le discariche scongiurando l'emergenza, firmata martedì sera dal governatore Rosario Crocetta, dopo il via libera del ministero per l'Ambiente che ha autorizzato la proroga di sei mesi delle discariche in regola.

Il presidente della regione procederà con l’aggiornamento del piano regionale, che dovrà concludersi entro il 30 agosto. Allo stesso tempo, l’assessore regionale all’energia dovrà presentare entro il 15 giugno un disegno di legge “che determini una totale riorganizzazione della governance regionale dei rifiuti attraverso una drastica riduzione degli ambiti territoriali”. Inoltre, entro il 31 luglio l’assessorato dovrà anche prevedere la riduzione e la ristrutturazione delle SRR (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti) “anche ai fini della potenziale riduzione della tariffa a carico dell’utenza”, anche attraverso la nomina di commissari straordinari.

Intanto il presidente della Regione si è detto "pronto a commissariare Bellolampo, la discarica di Palermo deve aprire ai Comuni della provincia per fare abbassare i costi". E sui termovalorizzatori "non è ancora detto nulla - ha detto Crocetta -, possiamo sempre portare i rifiuti all'estero se costano meno. Pensiamo comunque al massimo a cinque piccoli impianti da 150 mila tonnellate l'anno da piazzare nelle discariche".
"Abbiamo individuato dei punti da sviluppare che non hanno funzionato ma ci vorrà tempo - continua Contrafatto -. In un anno o due, porre rimedio a decenni di inefficienze, non sarà facile. Stiamo cercando di porre rimedio. Ci siamo impegnati ad aumentare la raccolta differenziata e a rivedere la gestione, la governance. Tutti sono bravi a criticare il funzionamento ma poi le soluzioni tocca a noi cercarle. La legge di riforma è pronta, presto arriverà in giunta e poi la renderemo nota".
Presente anche Maurizio Pirillo, dirigente generale del dipartimento dei Rifiuti: "Il ciclo dei rifiuti, tra personale, mezzi vari e conferimento, costa complessivamente circa un miliardo l'anno. Questo sistema di gestione straordinaria dei rifiuti comporta un aggravio di spesa di 700, 800milioni, in più. Al momento la gestione è in un guado, tra vecchia e nuova gestione e va avanti con ordinanze d'urgenza. Una procedura ordinaria di gara consentirebbe di organizzare meglio il sistema e invece in questo modo la raccolta differenziata ha avuto un crollo".

DIFFERENZIATA.  La Sicilia regione-gambero nella raccolta differenziata dei rifiuti. Il dato è crollato in negativo tra il 2013 e il 2014, passando dal 23 al 12 per cento. A chiarire questo aspetto è il dirigente del dipartimento energia, Maurizio Pirillo. Il crollo, secondo la Regione, dipende dall'organizzazione dei comuni nella gestione della raccolta dei rifiuti. Sessantotto comuni siciliani, complessivamente non hanno raggiunto neanche l'uno per cento di differenziata. Indicative le percentuali dei capoluoghi di provincia. Ha fatto meglio di tutti Trapani con il 21,2 per cento, seguita da Ragusa con il 17,2, da Agrigento con il 14,4. Tutti gli altri sono, invece, sotto la doppia cifra: la peggiore Siracusa con il 4,7. Messina ed Enna sono a quota 7,6, Caltanissetta all'8, Palermo all'8,3 e Catania al 9,3.

In provincia di Trapani, Alcamo ha fatto registrare il 47,9 di raccolta differenziata, seguito a ruota da Buseto Palizzolo (47,3), Valderice (46,9), Calatafimi (44,4) e Gibellina (40,4). Maglia nera a Campobello di Mazara che fa registrare l'1,5 per cento. Male anche Castelvetrano (3,6), Mazara del Vallo (4,8), Salemi (5,2) e Petrosino (6,7).

UGL.  "Mentre il Governo regionale del presidente Rosario Crocetta canta vittoria per la proroga ottenuta dal Ministero dell´ambiente che autorizza il conferimento in discarica dei rifiuti prodotti dai comuni siciliani per altri sei mesi, i dipendenti degli Ato in liquidazione, che attendono il passaggio nelle Srr, possono aspettare".
A dichiararlo Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell´ Ugl Sicilia.
"In fin dei conti - dice il sindacalista - per i dipendenti degli Ato in liquidazione di Agrigento Ovest, Palermo Ovest, Palermo Est e Trapani Sud si tratterebbe di dare seguito a quanto previsto dall´articolo 19 della legge regionale 9 del 2010 e cioè il passaggio di tutto il personale nelle nuove società. Ed invece si parla di nuovo disegno di legge che dovrebbe miracolosamente risolvere ogni problema nel comparto siciliano dei rifiuti, continuando dopo tre anni e mezzo a procrastinare la soluzione senza affrontare le questioni. Altro che rivoluzione".
"In un comparto, come quello dei rifiuti, gestito fuori tempo massimo - dichiara Alessandro Franchina, referente della Federazione Igiene Ambientale dell´Ugl al tavolo regionale presso l´assessorato regionale dell´energia - ecco spuntare l´ennesima ordinanza del presidente Crocetta".
"In ben 8 giorni ne sono uscite 3 - aggiunge - ovviamente va precisato che queste sono super ordinanze in quanto condivise direttamente con il ministero dell´ambiente. Di fatto in Sicilia non siamo in grado né di scrivere né tantomeno di far rispettare un´ordinanza o una legge".
"Praticamente si è certificato quello che abbiamo ribadito dal primo giorno del suo insediamento, avvenuto ormai più di tre anni e mezzo fa, della totale e completa inadeguatezza del Governatore e di tutti i suoi governi".
Come già avvenuto per le delibere di giunta che esprimevano parere sulle dotazioni organiche delle 4 Srr (Agrigento Ovest, Palermo ovest, Palermo Est e Trapani Sud) oggi l´Ugl punta ancora una volta contro questo governo perché dall´ordinanza 5/rif del 8/6/16 emergono fortissime perplessità sulla salvaguardia di tutti i livelli occupazionali che interessano oltre 11 mila lavoratori in servizio presso presso i 27 Ambito territoriali ottimali".
"Alla luce di tutto ciò - prosegue Franchina - ancora aspettiamo un incontro con l´assessore Contrafatto, affinché ci tolga una volta per tutte queste perplessità, e chiediamo che si determini immediatamente, senza tener conto delle prescrizioni della giunta regionale, e si tiri fuori l´atto amministrativo per l´avvio definitivo delle 4 Srr in questione".

 



Infomedica | 2024-11-09 11:19:00
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