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03/06/2016 06:20:00

Petrosino, Badalucco:"Il Bio Distretto Terra degli Elimi, la rete della eco-sostenibilità"

Luca Badalucco, assessore alle Attività Produttive e all’Agricoltura del Comune di Petrosino, avete vissuto un momento importante con la nascita della rete del biologico, di che cosa si tratta?

Il “Simposio del Biologico” viene a coronare un progetto e un sogno che ora diventa realtà, quello della costituzione di un BioDistretto. Un lavoro faticoso ma interessante che ci ha portato al massimo dei risultati. Mettere assieme 19 comuni della provincia di Trapani, in cui Petrosino è Comune Capofila, significa portare avanti un’agricoltura sostenibile che possiamo definire anche eco-compatibile e integrata, in modo da tralasciare l’agricoltura tradizionale con le sue pratiche dannose per il suolo con l’uso di sostanze chimiche, pesticidi e diserbanti. Penso che bisogna imboccare la strada dell’agricoltura sostenibile che, oltre a produrre alimenti e tutti i nostri prodotti agricoli, sia rispettosa dell’ambiente e socialmente giusta. Questa potrà contribuire a migliorare la qualità della vita, sia degli agricoltori che dell’intera società.

Qual è il nome del BioDistretto appena costituito?

Grazie ad un bando pubblico è stato chiamato “Biodistretto-Terra degli Elimi”, una rete che sin da subito, già in questa prima fase, dovrà riuscire ad intervenire e fare qualcosa di concreto per la salvaguardia dei territori interessati.

Quanti sono i comuni interessati al Bio Distretto?

Sono 19 comuni della provincia di Trapani su un totale di 24.

Badalucco, lei dice: “Dobbiamo fare rete per difendere il territorio nel nome del biologico". Non è solo una pratica ma anche la difesa di una cultura oltre che delle colture.

Assolutamente sì, l’agricoltura sostenibile persegue tanti obiettivi tra cui: reddito equo per l’agricoltura, tutela della salute dell’operatore agricolo e del consumatore, conservazione e tutela della fertilità del suolo, conservazione delle risorse ambientali, rispetto della biodiversità. Bisogna puntare al miglioramento della sicurezza alimentare e per fare ciò si deve partire dall’educazione alimentare nelle scuole, promuovere le nuove tecnologie adottando incentivi economici per le aziende che decidono di convertire la propria produzione in produzione biologica, creando occupazione e nello stesso tempo proteggendo le risorse naturali dei nostri territori e l’ambiente in generale e di conseguenza anche la nostra cultura.