C'è anche Dario Safina tra i candidati alle primarie per la scelta del candidato Sindaco del centrosinistra a Trapani nel 2017. L'avvocato, pupillo di Camillo Oddo, presenterà la sua candidatura lunedì prossimo all'Hotel Crystal, dove qualche giorno fa ha presentato la sua candidatura Pietro Savona, l'ex consigliere provinciale che rappresenta invece la tradizione "repubblicana" del centrosinistra trapanese. Terzo candidato, anche se ancora non è ufficialmente in campo, Vincenzo Abbruscato, consigliere comunale. I tre, comunque, devono fare i conti con l'intenzione dei vertici regionali del Pd di evitare le primarie per blindare la candidatura dell'ex Sindaco Mimmo Fazio, sempre più vicino alle posizioni del Pd. Da decifrare poi le intenzioni di Paolo Ruggirello, il deputato regionale, da poco entrato nel Pd (ma che ragiona sempre autonomamente...) potrebbe puntare sulla sorella Bice Ruggirello. Abbruscato, che è anche vice segretario provinciale del Pd, rilascia nel frattempo questa lunga dichiarazione nella quale pone dei paletti a Fazio, e ricorda che Trapani non ha bisogno di Superman, ma di politiche di governo serie e condivise:
La passione per la politica e la fiducia più volte accordatami dai Cittadini, mi spingono, ancor prima di mie eventuali ambizioni, a fare qualche riflessione sugli ultimi passaggi, polemici, che rendono già rovente il clima della competizione amministrativa di Trapani 2017, riflessione che ritengo doverosa. E non è soltanto l’amore per la mia Città a renderla doverosa, c’è la responsabilità che scaturisce dal ruolo di Vice Segretario provinciale del PD, che m’impone anche di fare un excursus sugli ultimi anni di esperienza consiliare, unitamente al percorso della segreteria comunale, onde evitare di farla apparire delegittimata.
La stagione elettorale che si prefigura deve avere un obiettivo, deve avere l’ambizione di poter cambiare ciò che non va bene, e nel caso Trapani, di darle un governo, che oggi abbiamo più volte percepito come assente.
Per questo non apprezzo il tentativo di distrarre la pubblica opinione su opportunistiche scelte: Fazio si, Fazio forse...o Fazio no.
Pur riconoscendo allo stesso le doti e le qualità che un amministratore deve avere e la caparbietà di rimettersi in gioco per la Città. mi aspetterei che il già Sindaco, allorquando avesse intenzione di confrontarsi con la coalizione di centro-sinistra, e con il PD, magari invitato da autorevoli esponenti, se ne parlasse pubblicamente nelle sedi deputate, evitando “i si dice” che non aiutano nemmeno lui.
La caratteristica che sicuramente contraddistingue l’onorevole Fazio è sempre stata la sua lontananza da quelli che lui definisce “bizantinismi politici”. Faccia chiarezza pubblicamente sulla sua disponibilità o meno ad un confronto sul futuro della città. A lui non posso chiedere nient’altro, ed anche questa richiesta si appella semplicemente alla cortesia. Perché, ad oggi, rimane l’esponente di uno schieramento politico antagonista al Pd. Diverso è il confronto verso il Partito democratico, il partito del quale mi onoro di ricoprire una carica dirigenziale.
Prendo atto di incontri tra amici e ufficiose offerte di carriere politiche, in aggiunta a comunicati al limite dell’offesa personale. Tutto questo senza aver fissato quali obiettivi raggiungere, perché e con chi. Si rischia di vanificare il significato stesso di una competizione elettorale, dove l’obiettivo è sicuramente vincere le elezioni, ma non a tutti i costi !!!
Ho espresso, quando mi è stato chiesto, come si possa cambiare idea sulle persone e condivido l’azione maggioritaria che intende perseguire il nostro segretario nazionale, ma con i dovuti passaggi. Allargare la coalizione a chi è stato per anni un avversario politico, rende ancora più necessario discutere di “fatti”, di progetti, di obiettivi e di strategie..
Nel decennio PDL/Fazio ho apprezzato alcune cose, anche importanti e indovinate, ma si sono fatte anche scelte che non abbiamo condiviso, e sulle quali sarebbe corretto discutere prima di ipotizzare percorsi comuni. Perché un percorso può essere comune solo se si condividono gli obiettivi.
Solo per fare un excursus sui punti principali che, nel decennio durante il quale il governo della Città è stato affidato alla coalizione di centrodestra, ci hanno visto come partito e come centrosinistra, fortemente critici verso l’amministrazione, vorrei ricordare alcuni passaggi politici:
La personalizzazione, oggettivamente eccessiva, dell’attività di governo cittadino, sfociata anche in spiacevoli vicende giudiziarie;
La politica sulla gestione ciclo rifiuti, che ha condannato questa Città ad essere relegata all’anno zero sulla differenziata, con ripercussioni odierne sull’educazione del cittadino al rispetto dell’ambiente, pur avendo ottimi presupposti iniziali;
Le scelte, o meglio non scelte, sulle società ed enti partecipate (Luglio Musicale in primis), con sprechi a carico del contribuente/cittadino;
Aver sostenuto e scelto un Sindaco che non si è rivelato adeguato, non è certamente un appunto da poco, ma “abbandonarlo dopo tre giorni tre( dopo averlo avuto in Giunta) al proprio destino, pessimo non solo per propri errori, è Istituzionalmente non corretto!!!
Il fallimento nella creazione di una strategia turistica necessaria, per sfruttare concretamente l’irripetibile occasione della Louis Voitton Cup;
in ultimo, non certo per risonanza mediatica, aver negato la Cittadinanza Onoraria, voluta e votata dall’intero Consiglio Comunale, a S.E. Pref Sodano, pur ammettendo le strumentalizzazioni politiche.
Un elenco che non vuole essere uno spunto polemico, ma soltanto la sottolineatura di alcune delle differenze che sono emerse nel periodo della sindacatura di Fazio e che non sarebbe corretto, nei confronti degli elettori, accantonare come se non fossero mai successe.
Niente di personale, quindi. Anzi, le ragioni del percorso comune potrebbero essere valide e condivise, ma sempre alla luce del sole con la convinzione che per governare, adesso più che nel passato, non abbiamo bisogno di Superman, miti o presunti tali, ma di un solido progetto di governo affidato a gente competente ed onesta, che si confronta e decide. Insieme.
In attesa del voto del 2017 nei Comuni di Trapani ed Erice, il “Patto Civico” esce allo scoperto sul referendum costituzionale che si terrà il prossimo mese di ottobre. La coalizione composta da “Uniti per il Futuro” (il movimento di Fazio) “Progetto per Trapani” e “Cittadini per Erice” schiera per il No e costituisce anche un comitato referendario per bocciare la riforma. In una nota si spiegano le motivazioni del No:
“Nella Nazione in cui non esiste un Governo legittimato da un voto popolare, idoneo a garantire i principi democratici e dove i media nazionali sono sempre più asserviti al potere politico, non si può far altro che lavorare coesi come cittadini per informare, per denunciare, per proporre”.
Le tre associazioni ci tengono a ribadire che “non si tratta di propaganda ma di una vera e propria attività comunicativa e informativa, collegata alla rete dei Comitati nazionali per sostenere le ragioni del No ad una riforma che non guarda all’interesse collettivo degli italiani".
CONSIGLIO COMUNALE. Il consiglio comunale di Trapani, nella seduta di lunedi sera, ha approvato l'atto di indirizzo sugli oneri di integrazione ambientale di cui è propositore e primo firmatario il consigliere Nicola Sveglia: l'Amministrazione Comunale viene impegnata a richiedere il pagamento delle somme dovute per il conferimento di rifiuti presso
le discariche che insistono nel territorio comunale di Trapani, effettuati da altri soggetti. L’incasso potrebbe aggirarsi intorno ai 500 mila euro annui.
Il consigliere Andrea Vassallo ha proposto all’Amministrazione Comunale la consegna di una targa alla Curva Nord del Trapani: “La consegna di una “semplice targa” di ringraziamento - afferma Vassallo - rappresenterebbe non solo il giusto riconoscimento ad una Trapani corretta, dignitosa, fiera, umile, onesta e vincente, ma anche il momento di pacificazione tra la Città e le sue Istituzioni dopo le incomprensioni degli ultimi anni”.