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24/05/2016 06:30:00

Trapani e il sogno Serie A. Parla Faggiano: "Ci credo, ma piedi ben piantati a terra"

Non solo lo storico record di punti e il terzo posto strappato in Serie B. Il Trapani, dopo l'inarrestabile cavalcata e la crescita senza eguali sviluppatasi nel girone di ritorno, si appresta a prendere parte ai playoff per la Serie A, traguardo mai centrato prima d'ora dal sodalizio granata. Daniele Faggiano, direttore sportivo del Trapani Calcio, si parla già di Trapani dei miracoli. Se l'aspettava?

Sono ampiamente soddisfatto delle belle pagine di sport che la squadra ha scritto. Come società ci togliamo soddisfazioni giorno per giorno. In verità, il Trapani di quest'anno, alla terza partecipazione in cadetteria, è stato costruito per raggiungere traguardi ben precisi e non sfigurare. Ero convinto che potevamo fare bene e mi aspettavo questo exploit e di non demeritare davanti a nessuno avversario. Il terzo posto rimarrà negli annali di questa società, anche se in ben altre edizioni di Serie B con i punti che abbiamo raccolto in questa stagione ci saremmo garantiti la promozione diretta in A. Giocare gli spareggi promozione per andare in Serie A è cosa assai affascinante.

Capitolo Playoff. Quanto è importante aver evitato di giocare al secondo turno ed avere il vantaggio di disputare il ritorno della eventuale finale allo stadio "Provinciale" ?

Cambia poco. Questi spareggi sono partite da "tripla". Qualunque squadra si incontri in questo impervio cammino e in qualsiasi giorno si giochi, riposo o non riposo non cambia nulla. Agevolazioni non ne vedo in tal senso

Negli ultimi tre mesi il Trapani ha conquistato ben 40 punti dei 48 a disposizione. Alla vigilia del torneo si immaginava questa marcia da "big" ?

Non me l'aspettavo ma sapevo che avevamo allestito una buona squadra. Pensavo di non poter competere con squadroni come Cagliari, Cesena, Crotone, Bari e Pescara, ma essere immediatamente a ridosso delle prime della classe. Non ho rimpianti nel girone d'andata malgrado infortuni e sfortuna. Vuol dire che amalgamare un gruppo di calciatori richiedeva tempo.

Da quando mister Cosmi è giunto a Trapani, nei suoi soliloqui, ha spesso elogiato lei e il lavoro compiuto. Che rapporto ha con Serse Cosmi ?

Il rapporto col mister è giornaliero, sincero ed onesto. Quando c'è da discutere si discute e quando capita la sera ci andiamo a mangiare una pizza io e lui. E si vede che spesso ceniamo fuori. E' una società atipica, fluida perchè il presidente vive in Spagna e il dirigente e il direttore sportivo sono solo io. Mi confronto ogni giorno con la squadra e con l'allenatore. Da una parte può andare bene, dall'altra forse va male soprattutto perchè tutte le responsabilità ricadono in me. Ma io lo dico sempre che sono robusto apposta perchè bisogna avere le spalle larghe per potere fronteggiare le situazioni

Anche perchè Cosmi è una persona che non le manda a dire. Se ha un'idea la espone senza tanti giri di parole.

Preferisco la gente vera che parla chiaro e dice le cose in faccia, piuttosto che coloro che parlano alle spalle. Il Trapani è una famiglia e Morace quando ci nega qualcosa fa capire pure il senso. Adesso c'è il figlio di Vittorio Morace che si è avvicinato a noi ed è nuovo amministratore della società. Ci sentiamo tutti utili e parte integrante in questa famiglia. Per fare un mero esempio, la società è in possesso di una mensa più un ristorante sopra gli uffici dove i ragazzi della prima squadra, il settore giovanile, noi dirigenti e gli operai della Ustica Lines pranzano e cenano tutti assieme. E' pure un momento di aggregazione e spesso e volentieri ci ritroviamo tutti lì

Una tra Spezia e Cesena sarà la vostra avversaria. Quale rivale vorrebbe se dovesse scegliere ?

E' uguale. Prima di giocare a Bari tutti pensavano che il nostro undici potesse arrivare quarto, quinto o sesto. Figuriamoci che il Pescara doveva vincere in casa col Latina, cosa che non è accaduta. I pronostici sono stati tutti sballati. Fare calcoli serve a poco in questo momento di stagione. Qualunque avversaria ci troveremmo di fronte, affronteremo la partita a viso aperto

Faggiano, lei vive a Marsala, e in questi giorni i lilibetani sono retrocessi in Eccellenza ? Che ricetta consiglia per fare calcio a certi livelli a Capo Boeo ?

Ho seguito il Marsala. Penso solo che una città simile debba avere più di due imprenditori ad aiutare e portare avanti le sorti della squadra. Marsala merita di più perchè è sempre stata una piazza che ha partecipato a campionati professionistici. Un peccato vederla nella situazione precaria nella quale versa. Se solo ci fosse la possibilità di un ripescaggio glielo augurerei di tutto cuore. Mi dispiace per tutti, ma in maniera particolare per Raffaele Gambuzza che è stato un mio calciatore e so che ci teneva tantissimo all'obiettivo. Gambuzza lo vedo spesso in giro la mattina e ci faccio colazione assieme. Bisogna mostrare vicinanza al Marsala, dal Comune ai privati. La squadra rappresenta la città. Lo sport ti aiuta tante volte anche nel turismo ed è un gancio di traino per la collettività

 

Lele Gesù-Emanuele Giacalone

 

 

 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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