E’ risaputo che le maggiori opere teatrali - di qualsiasi genere esse siano- si prestano, assai bene, alle “riproposizioni stagionali”. Queste ultime, anzi, costituiscono una << costante programmatica >> particolarmente gradita dagli utenti, soprattutto per il fatto che, in tal modo, essi guadagnano la possibilità di effettuare valutazioni critiche comparative rispetto alle precedenti analoghe rappresentazioni. Parlando per metafora, la lettura dell’articolo pubblicato dal Giornale di Sicilia del 4 Maggio 2016, Cronaca di Trapani, pag. 19 - sotto il titolo << Dubbi sulla contabilità degli ultimi 14 anni di gestione….. De Santis lascia la guida del Luglio ed annuncia un esposto in Procura >> - mi ha fatto maturare una simile congettura, stante che, a ben riflettere, “l’opera del salvataggio dell’Ente Luglio musicale Trapanese” ha costituito oggetto di replica ad ogni cambiamento di amministrazione. Ed è davvero singolare che l’ultimo amministratore delegato, contestualmente alle Sue dimissioni, abbia invocato – a mio avviso con l’intento di “calamitare” l’attenzione sull’ex Sindaco Fazio ( ora deputato Regionale) - una indagine amministrativa da estendere agli ultimi 14 anni di attività del suddetto Ente teatrale. Un arco temporale lunghissimo, su cui si sono registrati durante l’amministrazione comunale Fazio, e durante la carica di consigliere delegato dell’Ente Luglio del sottoscritto, un nutrito numero di relazioni e una corposa indagine amministrativa, mai smentita dai destinatari della stessa e confermata, per le fattispecie di “mala gestio” evidenziate, in tale contesto formale, niente di meno che dalla Guardia di Finanza di Trapani. Su quali elementi è basata la suddetta mia supposizione? La risposta è semplice, nel senso che conduce direttamente al fatto che proprio con il Sindaco Fazio è stato concepito, con l’ausilio del Consiglio comunale e di alcuni fidati “collaboratori” (me compreso), un piano di risanamento finanziario dell’Ente che ha condotto alla eliminazione di debiti pregressi per oltre un milione e mezzo di Euro, di cui – sempre parlando per metafora :
* Euro 400.000,00 per interventi urgenti ed indifferibili di primo soccorso mirati ad evitare che il paziente morisse tra le braccia dei soccorritori e finanziati con la contrazione di un mutuo, atteso che la relativa spesa non poteva essere accollata,per la sua particolare natura, al servizio sanitario nazionale e neanche a quello locale;
* Oltre Euro 200.000 per altri interventi chirurgici urgenti finanziati con apporti straordinari degli Enti /soci;
*poco meno di Euro 800.000,per il completamento degli interventi curativi e riabilitativi “indifferibili” finanziati con un apporto straordinario del socio Comune di Trapani, accordato nell’ambito dell’operazione Palazzo Lucatelli, assentita dal competente Ministero;
*oltre Euro 100.000 per la prosecuzione delle costose cure riabilitative, finanziate con apporti ordinari e con economie gestionali.
Le diagnosi, gli interventi chirurgici e le energiche cure mediche praticate sono agevolmente desumibili dalle pertinenti cartelle cliniche, a suo tempo rimesse in copia a chi di dovere e divulgate adeguatamente. Ma che ben venga l’ulteriore indagine invocata in questi ultimi giorni ! A condizione che finalmente si eseguano “ tutti i passaggi consequenziali”, a qualsiasi livello e senza esclusione di colpi. A cominciare dal mio operato! Non credo che Mimmo Fazio, attore principale dell’Opera, sia contrario ad agire in tal senso. E sicuramente neanche lo sono quelli che, assieme a me, si sono adoperati per il vero risanamento dell’Ente Luglio, senza “coltivare” obiettivi personali di alcun genere. Tutto il resto è…. Noia, anzi, è aria fritta! Tornando a parlare in senso metaforico, non sfuggirà sicuramente agli esperti della materia che, in base al <<piano d’azione >> annunciato attraverso il suddetto articolo di stampa, l’opera “auspicata” dall’ultimo consigliere delegato può essere assimilata ad un <<PRELUDIO COMPOSITIVO STRUMENTALE >>, NON AUTONOMO , in quanto tende ad introdurre una successiva rappresentazione. Da questo punto di vista,forse, Mimmo Fazio – persona che io stimo tantissimo– farebbe bene ad abbandonare il proposito di una Sua ricandidatura a Sindaco della città di Trapani, per “spendersi”, magari, in ruoli politico-amministrativi “meno invasivi”.
Antonio Galfano
( già consigliere delegato dell’Ente Luglio musicale Trapanese)