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24/04/2016 06:25:00

Domani è la 71^ Festa della Liberazione. Le manifestazioni in provincia

Domani, lunedì 25 aprile, si celebra il 71° anniversario della Festa di Liberazione. Un po’ in tutta la provincia sono in programma diverse manifestazioni organizzate dalle amministrazioni comunali e dall’associazione nazionale partigiani italiani.

A Marsala dalle ore 9,30 al sacrario della Cappella dei Caduti al Cimitero Vecchio, in piazzale Ugo Foscolo, la riapertura della Cappella dopo i lavori di restauro necessari a causa del cedimento, al primo piano, di una parte della struttura dove sono contenute le spoglie mortali di tanti figli della terra di Marsala che hanno perso la vita per la difesa della patria. Ed in loro memoria il Sindaco Alberto Di Girolamo, il Presidente del Consiglio comunale, Enzo Sturiano, e il Presidente dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), Pino Nilo, deporranno una corona d’alloro. Successivamente Autorità e cittadini si trasferiranno in largo San Gerolamo per rendere onore ai Partigiani marsalesi periti durante la 2^ guerra mondiale per la liberazione del territorio dal nemico nazifascista. Qui, infatti, è ubicata una lapide che ricorda quanti sacrificarono la loro vita in quel drammatico periodo della storia italiana. A Largo San Gerolamo, dalla Cappella dei Caduti, i partecipanti giungeranno in corteo dopo avere percorso piazzale Ugo Foscolo, piazza Sant’Agostino, via Itria, Largo Zerilli, via Roma, piazza Matteotti, via XI Maggio e via Curatolo. Il secondo momento delle celebrazioni, dopo la benedizione impartita da Don Tommaso Lombardo, prevede gli interventi di Sindaco, Presidente del Consiglio comunale e Presidente dell’Anpi. La consegna di un attestato al partigiano Carlo Alieri concluderà la manifestazione.

Anche ad Alcamo, come da consuetudine, sarà celebrata la ricorrenza del 25 Aprile, Festa della Liberazione. Questo il programma: ore 9.00 Sfilata per le vie principali della Città del Complesso Bandistico di Alcamo; ore 9.30 Palazzo di Città – Incontro con le Autorità a Palazzo di Città; ore 10.00 Piazza IV Novembre, Alzabandiera e deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti. Si ricorda il 25 Aprile, giorno fondamentale per la storia della Repubblica Italiana, anniversario della rivolta armata, partigiana e popolare, contro le truppe di occupazione naziste tedesche e contro i fiancheggiatori fascisti della Repubblica Sociale Italiana; bisogna commemorare con rispetto quanti soffrirono, militari e civili, durante gli anni del conflitto e lottarono per creare una Italia libera e democratica.

A Trapani il 25 aprile sarà intitolato ai Martiri della Libertà lo slargo esistente in Via Orfane. Nel corso della cerimonia, che si svolgerà a partire dalle ore 10.30, il Sindaco deporrà una corona d'alloro in memoria di coloro che hanno perso la vita, comunque, per l'affermazione del fondamentale valore della "libertà."
"Con il 25 aprile, festa nazionale, si vuole ricordare – ha affermato il Sindaco – il sacrificio di quanti hanno dato la vita, in tutta Italia, per l'affermazione dell'inalienabile valore della libertà contro il nazifascismo e contro gli atti e le azioni poste in essere, spesso, contro inermi e indifesi per privarli dei fondamentali diritti di uomini e cittadini.
Ho voluto intitolare questo luogo a tutti i martiri che si sono sacrificati per la libertà dell'uomo nella sua piu' ampia accezione: martiri della libertà dall'occupazione, dall'ingiusta carcerazione, dalla violenza, dalla miseria, dal terrorismo o dalle mafie, dal disagio sociale, da qualunque cosa che umilia l'uomo in quanto tale"

E sulle dichiarazioni e il significato attribuito alla Festa di Liberazione da parte del primo cittadino trapenese, non è affatto d’accordo l’Anpi che ha risposto con una sua nota: “Preso atto delle dichiarazioni del sindaco di Trapani circa il significato attribuito all’intitolazione, nella data storica del 25 aprile, dello slargo esistente in via Orfane in Piazza Martiri della Libertà , l’ANPI di Trapani, pur rispettando tutte le altre vittime per la libertà, tiene a precisare che per l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia gli unici Martiri riconosciuti da commemorare nella data del 25 aprile sono i Partigiani e tutti coloro che hanno scelto di sacrificare anche la loro vita per liberare l’Italia dall’oppressione nazifascista e per il raggiungimento degli alti Valori di Libertà e Democrazia. L’Anpi accoglie comunque l’invito del sindaco Damiano presenzierà a detta intitolazione e ricorderà, con la deposizione della SUA corona d’alloro, le radici autentiche della nostra democrazia e del futuro: Antifascismo, Resistenza, Costituzione.

 

La festa della Liberazione a Petrosino, invece, è sta anticipata a venerdì scorso quando presso l’aula Consiliare del Comune, si è svolta la cerimonia di commemorazione dei partigiani petrosileni. Una giornata insieme ai familiari delle vittime e alla delegazione A.N.P.I. per non dimenticare l’impegno e la lotta dei giovani di Petrosino morti per un’ideale di liberta, di democrazia, contro il nazifascismo. Alla presenza del Sindaco, della Giunta, del presidente del Consiglio Comunale e dei familiari delle vittime, il presidente della sezione locale dell’A.N.P.I., Giuseppe Nilo, ha aperto i lavori ricordando il coraggio e il grande valore dei partigiani petrosileni, ragazzi comuni che vivevano per i loro ideali: “E’ importante portare questo messaggio ai ragazzi nelle scuole – ha detto Giuseppe Nilo –. La storia dei partigiani deve essere studiata partendo dal nostro territorio, raccontando le vite spezzate dei nostri concittadini che non hanno mai smesso di fare “resistenza”. L’A.N.P.I. sta lavorando per affermare alcuni valori e principi fondamentali – conclude Nilo -, ovvero ridare un volto e un nome ai partigiani affinchè sia ridata loro dignità come uomini per le battaglie che hanno portato avanti fino alla morte”.
La cerimonia è continuata con l’intervento del sindaco Gaspare Giacalone, che ha detto: “Dobbiamo smetterla di pensare che la storia del popolo siciliano sia fatta di apatia – commenta il sindaco -. Abbiamo storie di donne ed uomini che si sono impegnati nella lotta partigiana e che sono rimaste troppo a lungo nascoste sepolte da cattivi esempi. Abbiamo, piuttosto, il dovere di ricordarle alle giovani generazioni. La battaglia per la libertà e la democrazia deve continuare nei nostri giorni, contro un nemico che non porta più la divisa dello straniero invasore e del nazi-fascismo. Un nemico che si chiama mafia e che ha volti familiari e vicini a noi. La differenza è che oltre 70 anni fà si combatteva per vincere o perdere per una battaglia, adesso invece dobbiamo rinunciare ogni giorno a qualcosa per resistere. Oggi abbiamo iniziato le celebrazioni per il 25 aprile con una targa che rimarrà per sempre nell’aula consiliare a ricordo di tre partigiani di Petrosino: Vincenzo De Vita, Giuseppe Godino e Antonino Lentini”.