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22/04/2016 08:40:00

Linea ''morbida'' in cambio di favori: indagato il giornalista Pino Maniaci. "Assurdo"

17,40 - "La notizia sulle indagini nei confronti di Pino Maniaci non ci coglie di sorpresa, anzi chiarisce, per certi versi, la natura degli attacchi spropositati subiti, negli ultimi anni, da Rifondazione Comunista e dai nostri consiglieri comunali a Partinico appartenenti al gruppo consiliare Cambiamo Partinico, rei di fare l'opposizione al sindaco Lo Biundo e, ancora prima, di aver fatto una battaglia contro "l'Affare Policentro" - ossia l'ipotetica costruzione di un grande centro commerciale in contrada Margi - su cui Tele Jato ha cambiato repentinamente opinione".
Lo dichiara Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista.
"Negli ultimi anni Tele Jato ha scelto il nostro partito come bersaglio per invettive, scagliandosi in modo violento in particolare contro la nostra rappresentanza in consiglio formata da Gianluca Ricupati e Valentina Speciale nonché Giovanni Billeci, componente indipendente del gruppo consiliare, e Giusto Catania, assessore al Comune di Palermo.
Siamo garantisti e attendiamo l'esito delle indagini senza entrare nel merito dell'inchiesta della procura di Palermo, tuttavia questa vicenda rende più chiaro il ruolo di taluni "professionisti dell'anti-mafia" che stanno facendo molto male a chi quotidianamente combatte, con la sua azione politica e sociale, ogni forma di criminalità e malaffare.”

16,30 - L'emittente televisiva Telejato ha pubblicato un nota sulle indagini a carico di Pino Maniaci. In questa nota si legge, tra l'altro:

Riteniamo che debba essere fatta chiarezza e debbano essere svolte tutte le indagini al fine di accertare il vero accadimento dei fatti, riponendo la massima fiducia negli organi inquirenti, ma non senza manifestare una certa inquietudine nel sapere che tra i magistrati implicati nell’affaire misure di prevenzione vi fossero anche magistrati che avevano ricoperto cariche all’interno del CSM e che probabilmente appartenessero anche alla stessa corrente della Dott.ssa Saguto.
Noi ci auguriamo che al più presto le conversazioni richiamate sommariamente dall’articolo vengano pubblicate interamente atteso che nulla dalle stesse abbiamo da temere e che a Pino sia data la possibilità di essere sentito nel più breve tempo possibile dagli organi inquirenti visto che prima di tale articolo giornalistico nulla ci era stato comunicato.

14,00 -  "Io indagato per estorsione? E' semplicemente assurdo...". Lo ha detto all'Adnkronos Pino Maniaci, direttore dell'emittente locale Telejato di Partinico (Palermo) commentando la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati per estorsione. Un'inchiesta coordinata dalla Procura di Palermo. Secondo gli inquirenti, come scrive oggi Repubblica, Maniaci, avrebbe chiesto soldi e favori ai sindaci di Partinico e Borgetto e in cambio non avrebbe attaccato i politici nei suoi telegiornali. "Per quanto riguarda le accuse specifiche - dice Maniaci - noi siamo stati querelati per diffamazione dalla Presidenza del consiglio di Borgetto, e il sindaco si è pure costituto parte civile contro di me. Non capisco assolutamente quale sarebbe questa 'linea morbida' di cui leggo. E sul sindaco di Partinico faccio un servizio al giorno nel mio tg".

Secondo Maniaci l 'inchiesta sarebbe nata "per bloccare la nostra campagna di stampa contro la gestione dei beni confiscati da parte dell'ex presidente delle misure di prevenzione del Tribunale di Palermo Silvana Saguto", indagata per corruzione e attualmente sospesa dalle funzioni e dallo stipendio dal Csm, di "altri magistrati, oltre all'amministratore giudiziario, Gaetano Cappellano Seminara". "E' tutto assurdo - dice - oltretutto io non ho ricevuto alcun avviso di garanzia. Quindi, c'è stata pure la violazione del segreto istruttorio".

In sua difesa si esprime anche Salvo Vitale, storico compagno di Peppino Impastato e collaboratore di Telejato:

“L’accusa contro Pino è ridicola e non merita di essere commentata. Basta ascoltare i telegiornali, per rendersi conto che quotidianamente i sindaci di Partinico e di Borgetto sono massacrati da Pino per la loro, diciamo presunta, incapacità a risolvere gli enormi problemi del loro territorio”. 

 

07,00 -  Denaro e posti di lavoro in cambio di una linea morbida della sua televisione. Sarebbero state queste le richieste che Pino Maniaci, giornalista e direttore di Telejato a Partinico (Palermo), da sempre paladino dell’antimafia, avrebbe avanzato e ottenuto da alcuni sindaci del Palermitano e per le quali la procura di Palermo ipotizza il reato di estorsione.

A riportare la clamorosa notizia è l’edizione odierna di Repubblica, che sottolinea come le gravi accuse nei confronti di Maniaci siano emerse durante alcune le intercettazioni fatte dal carabinieri nell'ambito di altre indagini. In particolare, avrebbe ottenuto favori in cambio di una "linea morbida" su TeleJato nei confronti dei sindaci di Partinico e Borgetto, avrebbe ottenuto finanziamenti sotto forma di pubblicità per la sua emittente televisiva. I due sindaci, interrogati da carabinieri e magistrati, avrebbero anche ammesso tale circostanza.

E nel mirino degli inquirenti sarebbe finito anche uno degli ultimi atti intimidatori nei confronti di Pino Maniaci, quello avvenuto il 2 dicembre del 2014, quando due suoi cani furono avvelenati ed impiccati. Per gli investigatori, infatti, non si tratterebbe di una intimidazione mafiosa come sempre sostenuto finora, ma la vicenda sarebbe legata a una vicenda privata.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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