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19/04/2016 09:00:00

Di Girolamo che non ringrazia Carini sul porto di Marsala. Una caduta di stile

di Rossana Titone - Si dice che una volta i comunisti mangiavano bambini, poi siccome si sono accorti che sono indigesti hanno deciso di mangiare altro. Di recente si mangiano gli ex sindaci.
Non può passare, certamente, inosservato che alla cerimonia per la sottoscrizione del protocollo di intesa tra il Comune di Marsala, la Regione e la Myr, per la realizzazione del più grande approdo turistico portuale cittadino, non sia stato fatto un cenno doveroso e rispettoso verso quel Sindaco che anni fa, quel progetto lo ha scelto tra altri e lo ha imboccato come un bambino.
Non si è fatto cenno, né dato il giusto merito, a chi ebbe la sottile e raffinata intuizione di cavalcare la legge Burlando che consente ai privati di investire in opere da realizzare su zone demaniali.
Parlo di Renzo Carini. Lui il Sindaco lo seppe fare, senza troppi risolini di chi sogghigna mentre legge, ma è così. Anche se mi danno per tutte le rotonde che lui ebbe a creare.
E onestà intellettuale vuole che si riconoscano meriti e intelligenze anche a chi è venuto prima degli altri.
C’è sempre qualcuno che asfalta le strade e qualche altro che mette le pezze. Sia chiaro non voglio assolutamente togliere i meriti all’attuale Amministrazione che è stata collaborativa con la Myr e che ha dato il suo impegno per essere un Ente locale attento e vigile ma soprattutto presente.
Perché però avere memoria corta? Ve lo dico, il fatto che Renzo Carini non sia stato fatto salire sul palchetto per poter raccontare il suo di iter, l’ho trovato poco elegante. Certe formalità è bene mantenerle e il cerimoniale è uguale per tutti. Non è che a volte si è bon ton e altre volte borgatari.
Ricordiamo, per correttezza di informazione, che con Renzo Carini si mossero i passi per la scelta di questo progetto e non dell’altra ditta riminese, con l’allora Sindaco si ebbero vari incontri e la presentazione del progetto, le sollecitazioni a livello regionale, con il presidente Lombardo, e poi la conferenza di servizi… Dimenticare questo è dimenticare la storia politica amministrativa di questa città. Ed è sconfortante che il Sindaco Di Girolamo si ricordi solo alla fine di ringraziare Renzo Carini, se gli faceva una chiamata avrebbe fatto prima.
Questa del resto è la città dalla memoria corta, è la città che sa ammazzare la storia, che per sostituire 3 basole ci vuole il miracolo di San Salvatore ( Accardi). Ma è mai possibile?
Assessore, ma forse sono gli occhi cerulei che non le fanno vedere bene? E’ daltonico?
Tutto è stato bellissimo, una festa. Tutti felici e contenti, tutti soddisfatti. Mancavano i confetti.
Però a nessuno degli addetti ai lavori è venuto in mente di spiegarci chi sono gli altri investitori privati accanto alla Myr? Noi abbiamo provato a chiederlo all’ing. Massimo Ombra che però non si è voluto sbottonare. C’è freddo.
Al di là delle battute e del cerimoniale, tutto sbagliato, noi ci auguriamo davvero che l’opera costituisca volano dell’economia marsalese perché come dice Crocetta : se c’è un privato che vuole investire per realizzare qualcosa e fa risparmiare la regione perché non dargli spazio?
Bìh, che l’ha scoperto ora? Non è di sinistra fare queste cose. Ma tutto cambia si sa, camaleonticamente cambia.
Non possiamo non chiudere con la frase cult della Myr: “Se un uomo sogna da solo, il sogno resta un sogno, ma quando tanti uomini sognano la stessa cosa il sogno diventa realtà”
Ecco appunto, speriamo sia una realtà più che concreta e palpabile perché di incubi ne abbiamo già fin troppi.
Io ad esempio sono l’incubo dell’assessore Accardi, che ci volete fare ogni tanto mi fisso e per ora ho le “balate” nella testa a ridosso della fontana.
Assessore le sistema o no? Facciamo una cosa: poiché sono 3 si mette al lavoro personalmente Lei, io mi siedo sulla fontana e aspetto che tutto sia in ordine, alla fine del lavoro le offro rigorosamente del Marsala.
Non la avveleno, stia sereno. Renzi è in mezzo a noi.
Amen.