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11/04/2016 06:30:00

Trapani, Enzo Abbruscato: "Questa amministrazione comunale manca di programmazione"

Enzo abbruscato, consigliere comunale a Trapani del Partito Democratico. Sei mesi fa si discuteva della mozione di sfiducia al sindaco Damiano che non è passata. Tante polemiche e poi tutto è ritornato nell’ordinario che non è un granchè a Trapani. Il problema è che tra un anno si vota.

Non è un problema il fatto che si voti. Ritengo sia sempre qualcosa di positivo.

C’è un anno di tempo per salvare il salvabile.  Secondo lei  come sono stati  questi quattro anni finora e cosa si può fare per salvare questa amministrazione, intesa non solo come sindacatura ma anche come consiglio comunale.

Questo consiglio comunale sarà una esperienza dimenticabile. Sia la giunta che il consiglio avrebbero potuto e dovuto fare altro. Il sindaco Damiano e la sua giunta fin dall’inizio in questo non sono stati agevolati, vuoi perchè i trasferimenti da parte dello Stato e della Regione sono dimezzati, quindi fare il sindaco è ben diverso rispetto a 10/15 anni addietro. Detto questo non è solo il problema del mancato trasferimento ai Comuni, ma credo che sia anche un problema di programmazione, cioè valutare tutte le priorità e poi classificarle. Mi sono permesso di suggerire ai miei colleghi di individuare un percorso che possa portare ad agevolare questo avvicinamento al sindaco e all’amministrazione comunale.

Abbruscato, lei va molto sul pragmatico, indica dei dossier ben precisi. Uno ad esempio è quello del servizio di sosta a pagamento a Trapani. Lei dice, c’è la scadenza a dicembre, pensiamoci ora.

Assolutamente sì. Credo si possa fare meglio e fare un percorso più virtuoso. Ho chiesto l’aggiornamento del piano del traffico, è da dieci anni che è stato approvato, e tutte le città devono adeguarsi, la legge dice ogni due anni e ritengo sia arrivato il momento. In quei punti che mi permettevo di suggerire ai miei colleghi e anche al presidente del consiglio e per conoscenza al sindaco, credo che il punto più importante sia quello dei rifiuti. Il problema dei rifiuti a Trapani sta diventando ingombrante, tanto per rimanere in tema, credo che i 13/14 milioni di euro siano una cifra eccessiva per un’amministrazione, una città che ha delle condizioni particolarmente favorevoli per poter affrontare il problema che per ora non ha affrontato.

Con condizioni favorevoli si riferisce alla discarica?

Il Comune di Trapani è l’unico da Napoli in giù ad avere tre condizioni che nessuno ha e cioè: la proprietà della discarica, la proprietà dell’impianto e soprattutto la società di gestione totalmente del Comune di Trapani.

A Trapani si potrebbe pagare molto meno dunque.

Non solo il cittadino dovrebbe pagare molto meno. Ma io sono convinto e ho dimostrato quando ho presentato la relazione finale sulla commissione d’indagine, assieme ai colleghi, che con un piano serio e nemmeno troppo costoso si potrebbe fare utili veri anche con numeri importanti e tutto ciò andrebbe a detrarre il piano finanziario tari che è totalmente a carico del cittadino contribuente.

Abbruscato, quali saranno le sorti per il Luglio Musicale e la Biblioteca Fardelliana, per ogni finanziaria regionale si dice che soldi non ce ne sono più, si ricorre ad emendamenti o si partecipa ad improbabili bandi regionali. Anche qui ci vorrebbe una maggiore chiarezza.

Io credo che i problemi degli Enti vanno affrontati in maniera diversa. I buchi antichi del Luglio Musicale sono storia, è chiaro che mamma Regione che non ha mai direttamente finanziato l’Ente debba fare la sua parte. Premesso ciò, è pur vero che un’amministrazione oculata di questi enti in particolare del “Luglio Musicale” ci avrebbe protetto dalla scoperta di continui buchi. E’ una materia della quale vorrei parlare con un contraddittorio, cosa che non c’è stata, aspettiamo la relazione finale della commissione d’indagine del consiglio comunale di Trapani, e credo che potremo chiarire definitivamente, fermo restando che il percorso del Luglio Musicale deve essere limpido e adesso con la nuova nomina si possa slegare dalla politica. Fatto sta che finora si sono scoperti solo voragini nel bilancio.

Per il referendum del 17 aprile lei cosa fa?

Io voterò si convintamente, credo che non si dovrebbe mai dire di non andare a votare. L’ultimo presidente del consiglio che lo fece, non mi piacque all’ora trent’anni fa, figuriamoci adesso.

Suggeriva di andare al mare quel presidente, ad aprile è più difficile.

Ero più giovane. Io ritengo che andare a votare sia importante e sia importante la modalità con cui è nata la richiesta del referendum. Nove Regioni, tra cui sette amministrate dal partito democratico chiedono un confronto diretto con i cittadini, credo che la dica tutta, quindi andiamo a votare e votiamo si.

 


 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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