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07/03/2016 15:05:00

Destra, Sinistra, e quel populismo sui cervelli all'ammasso in consiglio comunale

di Rossana Titone -  Non c'è più destra, non c'è più sinistra, alto, basso, " supra e sutta, tutti a mezza altezza".
Così esordisce nel suo intervento un consigliere comunale di Marsala: Flavio Coppola.
Non so se il consigliere avesse capito che non era attorno ad un tavolo a fare disquisizioni populiste ma era in un luogo deputato alle istituzioni, quelle stesse che lui ha deciso di rappresentare candidandosi.
Confondere i cittadini con un populismo qualunquista e decisamente di basso profilo agita e altera i toni del confronto politico.
Si, è vero che in molti, forse troppi, in consiglio comunale hanno cambiato così tante casacche che manco più una camicia bianca potrebbero portare.
Vero e' che, in determinati momenti, vari schieramenti politici si sono mescolati tra di loro dando adito a presunzioni poltronistiche, ed è altrettanto vero che, però, ci sono partiti politici che a convenienza strizzano l'occhio ora a destra, ora a sinistra.
E queste cose il consigliere Coppola dovrebbe saperle. L'Udc, il suo partito, dell'essere camaleontico ne ha fatto uno stile di vita, a ragion veduta.
Governo nazionale in maggioranza, idem per quello regionale, situazione di imbarazzo a livello cittadino.
Insomma l'Udc con il Pd ci governa, quando prima sposava le tesi del centro destra.
Nulla di male, ma puntare il dito giudicando scelte e comportamenti politici altrui forse non converrebbe.
Non mi piace pensare che siano tutti la "stessa cosa", non avrebbe senso la dicotomia destra-sinistra così come non avrebbero senso le regole, gli statuti e non in ultimo le ideologie.
Si, perché quelle, le ideologie, sono radicate in chi la politica la vive non come poltrona da rincorrere per gettone di presenza o per ufficio collocamento con contratto a tempo determinato per chi un lavoro non ce l'ha. E in consiglio comunale,se è per questo, ce ne è più di uno.
Ecco, io mi chiederei più quale sia stata la motivazione che abbia spinto ogni singolo consigliere a sedere lì e poi perché ha scelto quel partito o movimento.
Diciamolo, ci sono persone che hanno scelto una determinata lista civica perché altrove non sarebbero stati eletti, altri perché in determinati ambienti partitici non hanno trovato la porta aperta seguito retaggi di una politica da dimenticare, altri ancora non sanno cosa significhi res publica ma fa figo, oggi, fare il consigliere.
Tanto sono messi lì, belli zitti, da non riuscire a capire se quando finisce la seduta li smontano per poi riassemblarli la primissima volta.
Mai sentito la loro voce.
Ed è vero, ha ragione Flavio Coppola, quando dice che lì dentro in tanti si sono riciclati come fossero carta ma a noi piace pensare che i cervelli all'ammasso, seppur pochi, non esistano. Ci piace che ci sia chi faccia la differenza. Chi è sempre stato Pd e chi è sempre stato Udc.
E questa contrapposizione ci piace pure vederla, con contrasto di idee e di progettualità, anche con scontro politico acceso e duro purché vivo.
A noi, il sopra, sotto, di mezzo e di lato ci piace pensarlo per altre posizioni e decisamente non promiscue.