La vittoria del cuore. Del cuore e della difesa. Nella serata più importante e difficile della stagione, in cui c’era in palio la possibilità di rimanere agganciati ai playoff, la Pallacanestro Trapani dimostra di saper vincere con personalità anche in trasferta. E di saperlo fare difendendo con cattiveria e personalità. E’ stata la partita degli assenti: out Tommasini e Filloy per Trapani, non è della gara neanche Jackson (virus intestinale) nelle fila dei lombardi. Partenza sprint per i padroni di casa, con un parziale di 6-0, contenuto dai canestri di Mays e Okoye, che ristabiliscono subito la parità (8-8 al 3’). I granata sono bravi a rimettere subito le cose in sesto: per una volta, l’approccio negativo dei primi minuti non pesa in maniera determinante sull’andamento del primo quarto. Renzi e Mays confezionano il primo mini allungo (10-14 al 6’). La spinta incontestabile per Casalpusterlengo arriva dell’ingresso di Fultz (reduce da un infortunio, ma subito efficace), che accelera il ritmo e regala una verve positiva ai suoi. Trapani, però, si appoggia con intelligenza a Renzi e, sfruttando le doti offensive del suo pivot, si issa sul 16-21 (9’), che è anche il punteggio con cui si chiude il primo parziale.
Si riprende a giocare dopo la prima pausa: Renzi si traveste da playmaker, recupera palla in difesa, conduce il contropiede e smazza un assist per Mays. E’ il segnale di come Trapani sia in partita con la testa. Okoye è protagonista di questo scorcio dei quaranta minuti. E’ pungente in attacco e non fa mai mancare il suo apporto anche nella metà campo difensiva: nel primo vantaggio in doppia cifra per i granata (18-28 al 14’) c’è tanto di suo. Casalpusterlengo non riesce a fare un canestro facile, mentre si vede una versione difensiva molto positiva del quintetto del coach Ducarello. E’ questa la chiave della fase centrale del secondo quarto, in cui Trapani segna poco, ma concede il minimo indispensabile agli avversari (23-31 al 19’). Si arriva all’intervallo dopo con due liberi realizzati di Mays e con la sensazione dell’inerzia dal lato granata.
L’approccio al terzo quarto rischia di essere decisivo nell’economia complessiva del match. Trapani interpreta bene questa fase della gara, rintuzzando il tentativo di Casalpusterlengo di rimettere a posto le cose. I granata mantengono un buon margine di vantaggio (42-49 al 26’), in un frangente in cui si segna a ripetizione, con un’improvvisa precisione ritrovata da entrambe le squadre. La gara si infiamma e Trapani deve resistere, anche se si rivela efficace la scelta del coach Finelli, chiaramente indirizzata ad impedire i rifornimenti per Renzi, concedendo il tiro da fuori alla formazione granata. L’ultima sirena suona con Trapani avanti di sette lunghezze.
Un alley-oop di Okoye su assist di Mays apre il periodo conclusivo: Trapani è ancora concentrata, vuole tenere strette le viti in difesa. Al 34’, con i padroni di casa che difendono a zona, i granata comandano ancora il punteggio (51-62). Un canestro pesante di Chessa e una conclusione in contropiede di Okoye dilatano in modo determinante il divario (53-67 al 37’). Gli ultimi minuti servono solo a dare la configurazione numerica definitiva del punteggio a favore della squadra di coach Ducarello, che chiude con un successo assolutamente meritato.
Per Trapani, una sola notte a disposizione per gioire: già domenica, infatti, si torna in campo, con la seconda gara di fila in trasferta, questa volta a Reggio Calabria. Un’occasione per rinsaldare la posizione all’interno della griglia dei playoff.