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16/02/2016 06:25:00

Gaspare Giacalone: "Sui rifiuti in Sicilia c'è una regia per farci vivere in emergenza"

Gaspare Giacalone, sindaco di Petrosino, come è stato questo Carnevale, più bello rispetto agli altri anni e perchè?

E’ stato davvero un bel carnevale, è andato tutto liscio, e devo dire che le condizioni meteorologiche sono state di grande aiuto, non ci sono state variazioni al programma, la macchina organizzativa ha fatto dei grossi passi avanti. E’ ormai una macchina che ha fatto tanta strada ed è riuscita a funzionare in questa occasione ancora meglio. Per noi, poi, è fondamentale il lavoro di tanti ragazzi e ragazze che hanno lavorato nei capannoni nei mesi scorsi per consegnarci dei veri e propri capolavori.

La cosa che sorprende del Carnevale di Petrosino, che è un piccolo Comune, è la mobilitazione che coinvolge tutti, dai ragazzini agli adulti, non solo per fare i carri,  ma anche nelle coreografie, ecc.

No, ma non è solo quello. Quella è la macchina dell’organizzazione vera e propria legata ai carri e ai balli, ma devo dire che è un intero paese mobilitato perchè noi sul Carnevale ci investiamo; è un investimento in termini di immagine ma anche di ritorno economico sul territorio. In questo periodo lavorano tanto non solo le attività commerciali, ma anche le bancarelle della via del gusto, è, insomma, tutto un indotto importante che si muove, per cui se investiamo dieci abbiamo un ritorno cinque volte tanto sul territorio e questo per noi è importante; anche la presenza fino a notte fonda al PalaCarnival è un qualcosa che dà i suoi effetti assolutamente positivi.

E’ anche vero, sindaco, che lei il carnevale se l’è potuto godere fino ad un certo punto, perchè c’era una emergenza da fronteggiare, tanto per cambiare quella legata ai rifiuti. Una situazione che diventa imbarazzante di giorno in giorno, perchè siamo sempre a ripetere le stesse cose, e tra l’altro lei ha partecipato ad un incontro a Palermo.

Sì, un incontro che è durato sette/otto ore all’assessorato regionale all’Energia e Rifiuti, con l’assessore Vania Contraffatto, c’era anche il commissario Sonia Alfano che ha chiesto insistentemente questo incontro non più in prefettura questa volta, ma direttamente in assessorato dopo aver interrotto bruscamente i servizi. Insieme a me c’erano anche gli altri sindaci, è stato un incontro lungo, e devo dire che purtroppo la situazione che viviamo è imbarazzante, non solo come Comuni dell’Ato TP2, ma è così per tutta la Sicilia. Un giorno c’è l’emergenza di un commissario che decide di far stare fermi i lavoratori, un altro giorno sono i mezzi che non funzionano o vengono bruciati com’è successo a Mazara, un’altra volta è la discarica che chiudono improvvisamente, e devo dire a questo punto, la diplomazia delle parole non è più utile, sono convinto che ci sia una regia anche piuttosto diffusa nel farci vivere in uno stato di emergenza, dove si fanno dei grossi favori a chi non merita, e soprattutto a chi ha grandi interessi nel settore dei rifiuti, prima fra tutti la mafia.

Per quel che riguarda la gestione delle emergenze, c’è anche la difficoltà a capire le competenze che poi si sovrappongono, Belice Ambiente, il Commissario, la SRR…

Assolutamente. Sono intervenuto facendo notare che qui c’è una situazione di scontro, e in maniera particolare, e a volte sembra un qualcosa che lascia tutti interdetti, ma nessuno fa nulla. Sappiamo, è inutile nascondersi dietro le parole, che c’è uno scontro molto forte tra il Comune di Mazara, il commissario Sonia Alfano e il commissario liquidatore della Belice Ambiente che ci ha portato veramente a situazioni difficili da gestire. In tutto questo ho chiesto all’assessore Contraffatto un reset del clima di scontro, un azzeramento che possa servire a dare serenità e ad affrontare e sicuramente alleviare i problemi che, invece, si affrontano di volta in volta. Ma al di là di questo, alla fine, devo dire che l’accordo che è venuto fuori sembra promettente e adesso dobbiamo trasformare le parole in fatti. In primo luogo l’SRR, che tra l’altro rappresento, ha preso l’impegno, visto che siamo operativi soltanto da dieci giorni, di approvare la pianta organica presentarla alla Regione, che a sua volta si è impegnata ad approvarla in tempi piuttosto rapidi.

Con questo passaggio l’ATO verrebbe a cessare le sue funzioni?

Diciamo che rimarrà ancora in piedi, perchè finirà le sue funzioni soltanto quando verrà dichiarata fallita o con qualunque altra soluzione simile. Potremo, però, gestire così con una nuova entità che è l’SRR che rappresentiamo e trasferire i lavoratori direttamente ai comuni per procedere alla raccolta. Questa credo che sia la soluzione più seria che possiamo adottare in tempi brevi.