di Rossana Titone - Mi sono sempre chiesta cosa significhi nei fatti, non a parole seppur belle, fare politica.
Mi sono sempre, anche a volte contro i miei stessi interessi, data la risposta.
Tutelare i cittadini, rendere alto il nome della Città, concretamente irrogare quanti più servizi possibili affinché la collettività tutta possa stare bene.
Certo, i miracoli non sono di questa Terra ma la fattività sì.
Così scopriamo, attraverso un atto dell’azienda sanitaria, che il nostro ospedale Paolo Borsellino, quella struttura meravigliosa, mai decollata, quella struttura voluta anni fa da così tanti politici da non sapere a chi doverne attribuire la paternità ( invero si deve a Pino Giammarinaro il cospicuo finanziamento che diede vita al nosocomio), quella struttura dicevamo verrà depotenziata.
L’ospedale cittadino perderà il reparto di oculistica che a fine 2016 verrà per intero trasferito a Trapani.
Ancora una volta Marsala soccombe innanzi a Trapani. Logiche di riordino ospedaliero fanno sapere dall’assessorato, noi possiamo anche crederci se non fosse ad insinuarsi il dubbio.
E allora mi chiedo ma il nostro Sindaco, targato PD di cui è anche segretario, che vanta in giunta pezzi da 90, un Sindaco che ha fatto tutta la sua campagna elettorale con altrettanti politici extraurbani che si ricordano di Marsala solo quando è un bacino di voti dal quale attingere, il nostro Sindaco che ha basato la sua campagna elettorale anche sulla territorialità, sulla difesa del cittadino e sullo stare bene dello stesso, sa che in assessorato hanno deciso di penalizzare Marsala?
E se lo sa perché non ha difeso abbastanza questo territorio e la sanità di quest’urbe?
Certo che lo sa, e certo ancora che ha declassato la sua stessa città.
Un Sindaco, nel momento in cui diventa tale deve conoscere un solo padrone che non è nemmeno più il proprio partito ma la città. La deve abbracciare, coccolare, difendere. Non deve permettere che venga saccheggiata e derubata restando così inerme davanti a tutto ciò.
E’ normale che un anziano cittadino per un banale intervento di cataratta dovrà andare a Trapani?
Cosa c’è sotto? Le lobby di quanti pensano che così verranno, per forza di cose, incentivate le visite private?
Il primario del reparto di oculistica, dott. Lucio Casano, è il più dispiaciuto. Quel reparto, Lui, lo ha creato e anche se tra qualche mese andrà in pensione il dispiace è fortissimo. Quasi di imbarazzo.
E la politica marsalese accetta in silenzio? Poche sono le volontà direttamente espresse, si accodano a quello che è il forte volere dell’UDC. Per fortuna dico io
Si ricorda che l’udc ha, infatti, fatto un atto di indirizzo con il quale ha chiesto che il reparto non venisse soppresso e da riunioni poi concretizzatosi in direzione generale sembrava che il reparto passasse da unità complessa ad unità semplice.
In quel reparto, che è un vanto per la nostra Città, vengono effettuate alti standard di prestazioni specialistiche , circa 5000 per anno ; le consulenze di pronto soccorso sono circa 1000 per anno solare ; 600 esami del campo visivo; 400 fluorangiografie; 300 interventi laser terapia più numerosissimi interventi di cataratta.
Scusate è vero il reparto non funziona. Che ironia.
Purtroppo questo è un altro dei paradossi che la Marsala vive.
Noi speriamo che il Sindaco di Marsala, intervenga tempestivamente per riportare la discussione sul tavolo dell’assessorato competente. Così difficile poi non gli dovrebbe venire visto il compagno di partito.
Un Sindaco è Xbene quando i fatti li fa…. Tutto il resto è slogan.