Potrebbe essere Maggio il mese buono per concludere una delle più lunghe riforme mai fatte in Sicilia, quelle per il passaggio dalle ex province regionali ai Liberi Consorzi. Era uno dei punti del governo Crocetta. Annunciata nel 2012, la riforma non è mai entrata in vigore per problemi legati alla formulazione del disegno di legge e alla sua approvazione all'Ars. Una volta approvata la legge, è stato il governo a muovere i rilievi e bloccare l'elezione dei vertici lo scorso Novembre. Morale: da circa tre anni, ormai, le province sono commissariate, la spesa bloccata. Adesso c'è il via libera alla riforma delle ex Province da parte del consiglio dei Ministri, che ha dato il suo benestare alla legge regionale siciliana numero 28, ovvero la norma che cambia le regole per le elezioni nei Liberi Consorzi e nelle città metropolitana denominata «Modifiche alla legge regionale 4 agosto 2015, numero 15 in materia di elezione degli organi degli Enti di area vasta e proroga della gestione commissariale». Il Consiglio dei Ministri non ha proposto l’impugnativa, accogliendo, dunque, come corretta la nuova impostazione data alla legge dall’Ars nel recepire proprio le indicazioni romane. Con questo via libera adesso si potrà procedere nella indizione dei comizi elettorali con le nuove regole e per lo svolgimento delle elezioni sospese lo scorso novembre, dando finalmente una struttura amministrativa alle ex province ed alle città metropolitane. Le votazioni dei nuovi organismi dovrebbero tenersi già a maggio ma si attende una direttiva della Regione in questo senso. Nel frattempo restano in carica i commissari straordinari nominati all´inizio del mese e per loro, si spera, questa sarà l´ultima proroga. A Trapani, in particolare, non c'è una guida politica da ancora prima del 2013, perchè l'ultimo presidente, Mimmo Turano, si dimise per candidarsi alle Regionali.