×
 
 
31/12/2015 06:05:00

Marsala, concessi i domiciliari al vecchio boss Francesco D'Amico

  Arrestato nell’operazione “Omega” (gennaio 1996), fu poi condannato all’ergastolo per mafia e omicidio. Da qualche mese, però, per l’età avanzata (81 anni) e “ragioni di salute”, gli sono stati concessi i domiciliari. E’ così tornato a casa, senza che finora la notizia fosse trapelata, l’anziano boss mafioso marsalese Francesco D’Amico, fratello di Vincenzo e Gaetano D’Amico, al vertice della vecchia famiglia mafiosa marsalese fino all’inizio del 1992, quando furono uccisi nella “guerra” scatenata per ordine di Totò Riina, che nel corso di un pranzo-summit a Mazara del Vallo avrebbe detto al superkiller Antonio Patti: “Dobbiamo toglierci queste spine”. E così, nel gennaio ’92, attirati in un tranello, caddero per “lupara bianca” Vincenzo D’Amico e “Ciccio” Craparotta, mentre Gaetano D’Amico fu ucciso a colpi d’arma da fuoco, il 7 febbraio successivo, all’interno del Bar Timone, di fronte al porto. Fino a quel momento, la posizione di Francesco D’Amico era sembrata un po’ più defilata. Ma con il pentimento di Antonio Patti, che nel ’93, fu “reggente” a Marsala, e quindi a conoscenza dell’intero organigramma degli affiliati, nonché di numerosi fatti di sangue, la Dda di Palermo riuscì a fare luce su oltre trent'anni di fatti di sangue. Le indagini sfociarono nell’operazione “Omega” (80 ordini di cattura) e nel processo che ne seguì Francesco D’Amico, con altri 26 imputati, fu condannato condannato alla massima pena. Non finirà, però, i suoi giorni dietro le sbarre.



STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/09-04-2025/finanza-agevolata-per-il-settore-della-pesca-250.jpg

Finanza agevolata per il settore della pesca

Prossime scadenze Il 2025 ha spalancato nuovi scenari al settore della pesca in Sicilia. Con l’approvazione della legge che disciplina le strutture turistico-ricettive, le imprese ittiche potranno avviare attività connesse...