Ogni anno puntualmente il Governo pubblica le statistiche sulle auto blu (le auto cioè di servizio per politici e funzionari della pubblica amministrazione) che sono in circolazione nel nostro Paese. E ogni anno la Sicilia vince questa speciale classifica. Il copione prevede, poi: invito del governo a tagliare il numero di auto blu, protesta dei vari enti (le auto non sono di lusso, non sono poi blu, magari non sono auto…), poi il clamore si ferma e ci si rivede l’anno successivo, per la nuova statistica.
Nella Regione Sicilia è l‘enorme quantità di auto blu che circolano nella nostra Pubblica amministrazione. Sono 657, primo posto nella classifica in assoluto, segue Campania con 528 mezzi.
Già alla fine dell’anno scorso il Governo aveva previsto tramite decreto una riduzione della spesa delle auto blu, imponendo un tetto di 5 per ogni amministrazione, obiettivo che doveva essere raggiunto entro il mese di Dicembre 2015. Fino ad oggi, secondo uno studio di Formez , sono stati risparmiato 95 milioni di euro e tagliate fuori 3000 autovetture grazie a tale decreto; ma evidentemente non basta. Il numero delle auto blu in Sicilia risulta essere ancora enorme, se si paragonano alle 82 dell’Emilia.
I dati sono stati illustrati alla Camera dal Servizio Studi di Montecitorio, lo scorso mese di ottobre, in occasione della discussione di una proposta di legge del Movimento Cinque Stelle per vietare l’acquisto di nuove autovetture di servizio e la stipula di appositi contratti di leasing. In quell’occasione è emerso che a livello nazionale risultano ancora in circolazione oltre 50 mila auto blu a un costo di 400 milioni di euro, anche se lo scorso anno il parco totale delle auto è stato ridotto di 3.018 unità con le auto blu che sono diminuite di 585 unità.
IN SICILIA. In Sicilia, per dare un numero, sono oltre 150 solo le vetture di servizio a disposizione degli enti rinominati Liberi Consorzi, le ex province. Nonostante una riduzione superiore del 10% in un anno, infatti, restano ancora tante: 657. Più di ogni altra regione d’Italia. Centocinquanta in più della Campania, 230 in più rispetto alla Lombardia, 340 più della Campania.
Come “auto blu”, spiega il ministero della Funzione pubblica, vanno indicate le “vetture di rappresentanza utilizzate dai vertici delle amministrazioni in uso esclusivo o non esclusivo, quelle a disposizione degli uffici e servizi con autista e quelle a disposizione degli uffici senza autista se di cilindrata superiore ai 1.600 di cilindrata”. Le altre sono “vetture di servizio”. In totale, le auto a disposizione della pubblica amministrazione siciliana sono quasi 2.900 (scese anche queste, del 7 per cento).
I numeri più alti si trovano tra il Comune di Catania e l’Asp di Ragusa. Il capoluogo etneo, infatti, gestisce la bellezza di 103 auto di servizo. Tre in meno dell’Azienda sanitaria ragusana. Una delle più piccole in Sicilia, ma la più “automunita”. Tra queste vetture, sette sono di grossa cilindrata. E a guardar bene, sono proprio le aziende sanitarie a rappresentare il “paradiso” delle auto blu. Con qualche eccezione. All’Asp di Palermo, ad esempio, esiste una sola vettura di servizio, e neppure di grossa cilindrata. A Messina sono 103, ad Agrigento 57, a Catania 71, a Enna 16, a Siracusa 61, a Trapani 65, a Caltanisetta 35. E non rinunciano alle auto di servizio nemmeno le aziende ospedaliere: a Palermo, ad esempio, l’ospedale Villa Sofia Cervello “vanta” 9 auto, il Civico 11, il Policlinico sette; a Catania invece ecco le due auto di servizio del “Cannizzaro”, le tre del “Garibaldi”.
Stando sempre al report del Ministero della Funzione pubblica, la ex Provincia di Agrigento dispone di 34 auto di servizio, quella di Messina 31, quella di Ragusa 24. Il numero maggiore però è detenuto dall’ex provincia di Catania: 37 le auto di servizio, 15 delle quali di grossa cilindrata. Ma forse alle falde dell’Etna l’auto blu è assolutamente necessaria, visto che quello etneo è, tra i capoluoghi, quello che dispone del maggior numero di auto di servizio: la bellezza di 103. Quasi il doppio di quelle del Comune di Messina (53), due volte e mezzo quelle a disposizione del Comune di Palermo (42), tre volte in più quelle dei Comuni di Trapani, Siracusa e Agrigento.
All’Esa le auto di servizio sono ben 81. All’Arpa, l’Agenzia che si occupa dell’ambiente sono 25, mentre anche le Università pubbliche siciliane non rinunciano: sono 23 le vetture di servizio all’Ateneo di Messina, una in meno in quello di Catania, 18 all’Università di Palermo.