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25/11/2015 06:01:00

Non ci sono più soldi. Sicilia, la Regione blocca la spesa per musei, precari, università

Sicilia, spesa bloccata alla Regione per 51 milioni di euro. Niente soldi per musei e Università, bloccati i fondi per il personale a tempo determinato impegnato in attività di protezione civile, ambientale e del territorio, delle acque e dei rifiuti. La decisione è stata presa dal governo Crocetta, su indicazione dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei.In totale i capitoli bloccati sono 159, per un totale di 51,2 milioni di euro “congelati” perché la Regione ha incamerato minori entrate rispetto a quelle previste. Per la proroga dei contrattisti, pari a un milione mezzo, è stata bloccata l’intera disponibilità. La cifra più consistente riguarda i comuni: ben 18,8 milioni destinati al ripianamento dei debiti relativi al servizio di gestione integrata dei rifiuti; altri 11,9 mln sono relativi al fondo di riserva per le spese obbligatorie e per la riassegnazione dei residui passivi di parte corrente; 2,1 mln euro nel fondo per l’integrazione degli stanziamenti dei capitoli di spesa relativi ai limiti poliennali di impegno. Niente soldi per nuove leggi di spese (2 mln) e per eventuali maggiori esigenze per consumi intermedi (1,9 mln). Congelata l’intera disponibilità, pari a 747.817,20 euro, per le spese di funzionamento delle Soprintendenze per i beni culturali e ambientali, le biblioteche, i centri regionali e i parchi culturali; stop a 542.807,02 euro per il funzionamento dei musei regionali e interdisciplinari, a 80 mila euro ancora per musei, gallerie e pinacoteche, a 1,4 milioni per la liquidazione e la ricapitalizzazione di enti e società a partecipazione regionale, a 20 mila euro per il potenziamento dell’ufficio idrografico regionale e l’avviamento del centro funzionale di previsione e prevenzione del rischio idrogeologico, a 743.489 per la gestione del servizio di dissalazione delle isole minori di Pantelleria, Ustica, Lampedusa, Linosa e Lipari, a 55 mila euro per l’ufficio di coordinamento dei servizi informativi regionali e per l’attività informatica della Regione, a 5 milioni per l’acquisto di software e hardware per il funzionamento dei sistemi informativi della Regione, a 143 mila euro per le attività sportive delle Università, a 100 mila euro per il funzionamento amministrativo e didattico delle Accademie di Belle arti e dei conservatori di musica statali, dimezzato (da 246 a 146 mila euro) i fondi per gli armatori e i marittimi che hanno subito danni per i sequestri illegittimi di imbarcazioni nel Mediterraneo. E ancora: bloccati 228.035 euro alle Università di Palermo, Catania e Messina per l’istituzione di ulteriori borse di studio per la frequenza alle scuole di specializzazione nelle facoltà di medicina e chirurgia, 60 mila euro per l’istituzione di parchi e riserve naturali. Congelati anche fondi per le missioni di alcuni assessori, di componenti di uffici di gabinetto e di personale della Regione.

FALCONE. “Nemmeno nella più lunga e intricata soap opera americana. Ormai al quarto fallimentare rimpasto, Rosario Crocetta, dopo avere devastato la Sicilia con scelte scellerate, continua a procurare danni alla nostra comunità, non amministrando, non governando. Dopo due mesi di stand-by per decidere sull’opportunità di dare vita ad una giunta politica, dopo due settimane perse per l’azzeramento e dopo la tormentata nuova composizione, la giunta rimane ancora bloccata sulla conferma (o meno) del dodicesimo assessore. Semplicemente una vergogna, all’orizzonte rimangono invece tutto il disastro finanziario e una voragine di bilancio da coprire”, così l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’ARS.