Quantcast
×
 
 
24/11/2015 06:30:00

Impianti sportivi in provincia, tra piscine e palazzetti chiusi e amministratori indecisi

Molte strutture sportive della provincia di Trapani da anni soffrono una condizione di precarietà. Se da un lato ci sono alcuni buoni esempi, come i campi di calcio affidati a società più grandi, ad esempio il Trapani, che gestisce abbastanza bene, tanti altri impianti pubblici vivono una situazione di crisi strutturale e a volte anche gestionale che in alcuni casi costringe a sospendere l’attività e in alcuni a bloccarla totalmente.
A Trapani nei giorni scorsi ha chiuso al pubblico la piscina comunale di via Tenente Alberti (e non l'olimpionica come erroneamente scritto). Un problema all’impianto di riscaldamento ha  portato ad uno stop del nuoto libero. La piscina trapanese è dotata di 6 caldaie che permettono il riscaldamento delle docce e di regolare la temperatura della vasca centrale. Da tempo, però, quattro di queste caldaie non funzionano e tutto il lavoro ricade soltanto sulle due in funzione. Negli ultimi giorni anche una delle due caldaie ha avuto un’avaria e con l’unica rimasta non è stato più possibile assicurare l’acqua calda. “Purtroppo siamo stati costretti allo stop forzato per il nuoto libero - conferma Sergio Di Bartolo, presidente dell’Aquarius, la ditta capofila dell’Ati che gestisce l’impianto -, con tutti i disagi che ciò comporta, specie in questo periodo in cui anche la piscina di Marsala è chiusa e molti giovani marsalesi vengono qui a Trapani a nuotare”.

La piscina trapanese è stata inaugurata appena tre anni fa e subito si è affermata come una struttura di livello, ospitando dei raduni della nazionale con i tecnici della Federazione Italiana Nuoto rimasti ben impressionati. Dal punto di vista tecnico manca alla struttura solo una vasca di riscaldamento. Questo blocco rischia di pesare parecchio per chi pratica il nuoto a livello amatoriale, per chi lo pratica in modo agonistico, e soprattutto per chi pratica nuoto per riabilitazione o terapia. La speranza per tutti è che il guasto venga riparato al più presto. Il neo assessore allo Sport Michele Cavarretta ha informato l’Ufficio Tecnico che ha disposto un sopralluogo e interessato un paio di ditte per gli opportuni preventivi di spesa relativi ai lavori di riparazione da effettuare. Come già anticipato, sia in questa piscina di Trapani, che nell’altra, vanno a nuotare molti giovani marsalesi visto il prolungamento della chiusura della piscina di Marsala. Dal 31 maggio, infatti, l’impianto lilibetano è chiuso, creando anche in questo caso, disagi ai ragazzi e alle loro famiglie, che devono sobbarcarsi ulteriori sacrifici per raggiungere gli altri impianti della provincia. In alcuni casi si va oltre il disagio; per alcuni, come ad esempio la campionessa paralimpica di nuoto Giusy Barraco, non potersi allenare, oltre che saltare la preparazione e la partecipazione ai campionati italiani, comporta anche dei problemi di salute, visto che per lei è necessario allenarsi costantemente. E come Giusy ci sono tanti altri ragazzi e adulti che hanno necessità di nuotare.

Ma la chiusura della piscina di Marsala causa anche la perdita di importanti manifestazioni sportive, come la Worldwide Aquathone Day, maratona di acquafitness, che ha visto quest'anno la partecipazione di 72 Paesi di ogni Continente; un evento benefico che già da qualche anno vedeva Marsala al top tra le città d’Italia come qualità dell’offerta. Insomma, danni non solo d’immagine ma anche economici, per l’indotto che può comportare l’organizzazione di un tale evento. I problemi della piscina comunale di Marsala, gestita negli ultimi dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Aquagym al momento sono di due tipi: uno riguarda il bando di affidamento che non è stato ancora fatto e l’altro i lavori di manutenzione sui quali ci sono "due scuole di pensiero"; quella del sindaco Di Girolamo che vorrebbe fare realizzare dei lavori più consistenti per un possibile adeguamento olimpionico; e quella dell’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Accardi per cui basterebbero dei piccoli interventi per adeguare il sistema antincendio e la sistemazione degli spalti e nel giro di pochi mesi poter  avviare il bando di affidamento dei lavori e successivamente quello della gestione. Speriamo si decidano al più presto nell’intraprendere una soluzione e riaprire definitivamente la piscina; se lo chiedono in particolar modo le centinaia di cittadini che necessitano di nuotare per svariati motivi di salute e che nei mesi scorsi per sollecitare l’amministrazione hanno raccolto oltre 550 firme.

Purtroppo la previsione di Celsa Carissimi, istruttrice e presidente dell'Asd Acqua Fitness Marsala sta trovando conferma. Questi interventi solo ipotizzati dal sindaco e dall’assessore Accardi, stanno facendo saltare l’intera stagione invernale. Altra nota dolente per l’impiantistica sportiva marsalese è rappresentata dal Palazzetto dello Sport. Un tempo fiore all’occhiello della città, che ha ospitato i campionati di vertice di basket, pallavolo e pallamano e ora da più di dieci anni inutilizzato e lasciato per troppo tempo in stato di abbandono. Doveva essere restituito agli sportivi nel 2012, ma non se ne fece nulla. Sono stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione e a quel punto doveva essere tutto pronto nel 2014, e dopo una spesa di 400 mila euro, sono necessari ancora altre somme: 150 mila euro circa per la manutenzione straordinaria delle coperture, per lavori di finitura e sull’impianto di illuminazione esterna. Alcune formazioni sportive, nel corso di questi anni, hanno dovuto rinunciare a dei campionati di categoria superiore per non avere un luogo dove poter allenarsi e giocare, e altre, come ad esempio Il Giovinetto Marsala di pallamano, si è visto costretto a continuare la propria attività presso il palazzetto di Petrosino.

Come per le piscine di Trapani e Marsala anche nel caso del palazzetto, purtroppo, a rimetterci sono i giovani, gli sportivi e lo sviluppo culturale, sociale ed economico della città; al palazzetto un tempo venivano ospitati i concerti dei big della canzone italiana che assicuravano degli introiti economici non indifferenti. Per contro se a Trapani e Marsala si vive questa non facile situazione dell’impiantistica sportiva, a Petrosino dopo tanti anni di lavori mai terminati è stato inaugurato lo stadio - dove ha esordito la formazione locale che milita in terza categoria -, e per la prima volta i cittadini hanno potuto prendere posto in tribuna. Lo stadio, inoltre, è stato completato con un rinnovato impianto d’illuminazione a Led. Palestre, palazzetti dello sport, campi di calcio e piscine pubbliche sono tra gli argomenti programmatici di spicco durante le campagne elettorali di candidati a sindaco, consiglieri comunali o alle assemble regionali e nazionali. Ecco, cari amministratori, vi chiediamo una cosa, "scendete in campo" come in campagna elettorale. Sappiamo delle difficoltà attuali che  vivono gli enti locali ma abbiate un "pizzico" in più di decisionismo e inventiva, magari riuscirete a trovare delle soluzioni a questi problemi.



Cittadinanza | 2024-07-24 12:46:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Trapani, il degrado in viale Regina Elena

 Trapani città del sale. Trapani città del vento. Trapani città turistica. Certo. Ma in alcune zone sembra essere anche città dei disservizi. Del degrado. Dell'incuria. Dell'abbandono. Come in Viale Regina Elena,...