Il porto di Trapani è sempre stato la principale infrastruttura che ha generato una forte economia di scala alla città, grazie agli scambi commerciali e non meno importante grazie anche al transito delle navi da crociera. L’autorità portuale di Trapani era stata istituita con il D.P.R. 2 aprile 2003 e poi con successivo D.P.R. 5 ottobre 2007 ne è stata disposta la soppressione, quindi ad oggi l’autorità portuale di Trapani, non esiste da oltre sette anni.
Lo scorso 27 agosto 2015 è stato approvato il D.P.C.M. del Piano strategico nazionale della portualità e della logistica, pubblicato nella Gazz. Uff. 27 ottobre 2015, n. 250, come già previsto con l’articolo 29 del decreto-legge n. 133/2014 (cd. “Sblocca Italia”).
Attualmente, ai sensi della legge o di provvedimenti successivi, sono sede di Autorità portuali i porti di Ancona, Augusta, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Genova, Gioia Tauro, La Spezia, Livorno, Manfredonia, Marina di Carrara, Messina, Napoli, Olbia-Golfo Aranci, Palermo, Piombino, Ravenna, Salerno, Savona, Taranto, Trieste e Venezia.
Il Piano approvato prospetta la creazione, in luogo delle attuali autorità portuali, di autorità di sistema portuale in numero non superiore a quello dei porti inseriti nel Core Network (o rete centrale) delle reti transeuropee di trasporto TEN-T .
Il nuovo Regolamento (UE) n. 1315/2013 in materia di reti TEN-T individua, per l’Italia, i seguenti nodi portuali della rete centrale (Core Network): Ancona, Augusta, Bari, Cagliari, Genova, Gioia Tauro, La Spezia, Livorno, Napoli, Palermo, Ravenna, Taranto, Trieste e Venezia.
Il porto di Trapani, è individuato tra i nodi portuali della rete globale (Comprehensive Network) come anche i porti di: Brindisi, Carloforte, Chioggia, Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta, Gela, Golfo Aranci, La Maddalena, Marina di Carrara, Messina, Milazzo, Monfalcone, Olbia, Palau, Piombino, Porto Levante, Porto Torres, Portoferraio, Portovesme, Reggio Calabria, Salerno, Savona Vado, Siracusa.
Occorre inoltre tenere presente che la delega sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche contiene la previsione della “razionalizzazione riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali, con particolare riferimento al numero,all’individuazione di Autorità di sistema nonché alla governance e alla semplificazione e unificazione delle procedure doganali e amministrative in materia di porti.
“Allo stato di fatto – afferma il portavoce M5S Santangelo – non vi è ancora alcun atto definitivo, relativo al destino del porto di Trapani. Stando a quanto previsto nel Piano strategico nazionale, Trapani, potrebbe probabilmente far parte dell’autorità di sistema portuale di Palermo, in quanto non rientra tra i porti Core network ma in quelli definiti Comprehensive Network (ai sensi dei regolamento comunitario 1315 del 2013). Il Governo chiarisca definitivamente la questione quando eserciterà la delega”.