Forza Italia a Trapani doveva vedere sfilare un coordinamento regionale annunciato dapprima in grande stile alla presenza dei deputati regionali e quelli europei del partito, poi questo coordinamento, tenutosi venerdì scorso, ha visto la presenza del senatore Gibiino, coordinatore regionale e di altri, pochi, componenti del coordinamento regionale di Forza Italia. Grande assenza del deputato europeo Salvo Pogliese, molto vicino al Presidente Berlusconi tanto da spingerlo e sostenerlo per una futura candidatura come presidente della regione Sicilia così da lasciare il posto a Bruxelles a Gianfranco Micciche'. Assente pure Marco Falcone, capogruppo all'Ars del partito. Pare che i due abbiano scelto di andare a fare dei sopralluoghi nelle scuole del catanese, sembra che abbiano capito che bisogna stare in mezzo la gente per ricavarne frutti, non quelli di martorana.
Sabato mattina,invece, si è svolto il congresso comunale di Forza Italia, presso l'Hotel Crystal di Trapani. A presiedere i lavori congressuali la senatrice Anna Maria Bernini. Lunghe le disamine del senatore D'Ali che pone l'accento sulle cose fatte a Trapani grazie a lui e soprattutto sul progetto della Grande Città che produrrebbe un taglio netto ai costi della politica e non solo. Il senatore D'Ali dice a chiare lettere che fino a quando non raggiungerà l'obiettivo non andrà in pensione, se ne facciano una ragione tutti. Il coordinatore regionale, Enzo Gibiino, si dice già pronto al progetto che vede in campo il partito per le prossime regionali. Ma pronto per cosa di preciso? Perché perentoriamente il presidente Berlusconi smentisce tutto e tutti e con un comunicato chiaro dice che il 15 di novembre tutte le cariche dei coordinamenti regionali verranno azzerate. Si riparte con nuova classe dirigente.
Ma allora era necessario fare questo congresso? A cosa e' valso?
E' servito a mettersi il ferro dietro la porta. Ovvio che è servito proprio al deus ex machina della politica trapanese. Piaccia o non piaccia e' il senatore Antonio D'Ali che pone, dispone, rimuove. Un congresso che ha visto l'elezione (scontata) dei delegati fedelissimi del senatore D'Ali. Un partito sempre più a sua immagine e somiglianza, sempre più con gli amici che non hanno ll coraggio di contrariarlo.
A Trapani la neo coordinatrice e' Maria Pia Incarbona. A D'Ali lei non poteva dire di no. E' stata piazzata nella giunta Damiano nel 2012 come assessore alle Strategie di sviluppo ed alle politiche sociali, Turismo, eventi, finanziamenti comunitari, lavoro, sport , scuola e cultura ed anche servizi sociali, salute, politiche abitative e giovanili. Insomma faceva tutto lei, o quasi.
Maria Pia Incarbona sarà affiancata in questo coordinamento da : Totò La Pica, Giulio D’Alì Solina, Salvatore Barraco, Luciano Tartamella, Rosalia Citrolo ( anche lei messa in giunta Damiano in quota D'ali), Beatrice Fontana, Maurizio Spanò, Carmelo Di Girolamo, Giuseppe Randazzo, Giuseppe Guaiana, Lorenzo Giuffrida, Letizia Scarlata, Sergio Sartarelli, Daniela Fonte, Salvatore Bellomo, Greta Bonventre, Laura Cassaro, Anna Benivegna ( cognata di Uccio Savalli presente già nel direttivo provinciale e braccio destro del senatore, anch'esso in giunta Damiano),Mario Savalli, Angela Occhipinti, Michele Cernigliaro ( marito della neo coordinatrice), Andrea Buffa, Vito Greco, Giuseppe Cernigliaro
Delegati al congresso provinciale (9): Rosalia Citrolo, Michele Cernigliaro, Giuseppe Randazzo, Paola Pintore, Giulio D’Alì Solina, Salvatore Barraco, Giuseppe Guaiana, Luciano Tartamella, Christian Salone.
Come dire, la partita se la giocano in casa. Loro se la cantano e sempre loro se la suonano. Una famiglia allargata dove brancolano figli, nipoti, mariti, compagni... Una macedonia a dir la verità anche un po' " passata".
Nessun rinnovamento, nessun segnale di apertura al territorio. Vecchi nomi e vecchie facce, molto vecchie. Arte del riciclo.
I tesserati in verità sono stati tutti invitati ma hanno deciso di andare a fare shopping, hanno disertato un congresso che ha potuto contare sulla presenza di circa 40 persone.
La prova di democrazia di Forza Italia e' stata bocciata. Le poltrone sono state assegnate, la medaglietta al petto pure. I delegati per il congresso provinciale, che dovrebbe tenersi nella primavera del 2016 sono stati eletti, il risultato e' stato portato a casa, messo in cassaforte.
A chi non va giù questa parvenza di democrazia surrogata può sempre accontentarsi di un ottimo pupo di zucchero. All'occorrenza anche loro votano.