Salemi tagliata in due: fango nella via Marsala, massi e detriti nella via Lo Presti, allagamenti nelle frazioni e nella Zona Nuova
Un violento nubifragio ha investito il centro abitato e le frazioni di Salemi, causando allagamenti e l’ennesima frana precipitata giù da Monte Rose. Una incontenibile valanga di fango si è riversata all’interno di molte case attraverso le porte per poi fuoriuscire dai balconi e finestre nella sottostante Via Marsala. Al momento in cui scriviamo, la città è praticamente spaccata in due. Pericolosissimo risulta l’attraversamento della via Lo Presti, l’altra importante arteria che collega il centro con la zona dei Cappuccini, per la presenza di grandi massi e una impressionante quantità di detriti non segnalati. Alcune squadre sono già al lavoro per rimuovere fango e pietre. Allagamenti si segnalano nelle frazioni di Ulmi e Pusillesi e nella Zona Nuova, nelle vicinanze della scuola elementare e della vecchia cabina dell’Enel e nel piazzale del Mercato Coperto. In poche settimane, è il secondo di una ormai lunghissima serie di episodi simili.”
Cronaca del conseguenze del nubifragio abbattutosi ieri mercoledì 21 ottobre? Niente affatto! E’ un nostro resoconto di un’altra giornata di pioggia. Del sette ottobre del 2013, per la precisione. Con una puntualità da fare invidia agli svizzeri, appena si presenta meno di un’ora di pioggia più intensa del solito, siamo ormai costretti a subire lo stesso spettacolo. Con disagi e angosce per gran parte dei cittadini. Stessa cosa nel pomeriggio di ieri. Tra l’altro non era stata emessa nemmeno l’emergenza. Per una decina di minuti si è scatenata anche una violenta grandinata con chicchi di grandi quanto una mezza noce. Non sappiamo se ci sono stati danni alle piante d’ulivo ancora carichi del loro prezioso frutto. Oltre ai volontari di Salemi, sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Castelvetrano e di Alcamo. Al momento in cui scriviamo le zone più colpite sono sempre le medesime. La via Marsala su cui si riversa ogni volta una valanga di fango, dal sovrastane Monte delle Rose, dopo essere penetrata nelle abitazioni dalle porte collocate nel primo piano posteriore e fuoriuscita dai balconi che sporgono come secondo piano sulla strada che conduce a Marsala. Altra zona interamente allagata è stata quella del Mercato Coperto. Anche stavolta i tombini completamente intasati sono scoppiati. La pompa di raccolta delle acque risulta inefficiente . Ma non da oggi! Mai entrata in funzione fin dalla sua installazione risalente a parecchi anni fa. I muri di cinta dello Stadio comunale di San Giacomo sono crollati, il prato verde interamente invaso dalle acque. Anche qui, non è la prima volta che accade. Ricordiamo come alcuni anni fu completamente distrutto dal fango. Molti dimenticano che quello era il sito noto come “Pianto delle Donne”. Anticamente, prima delle lavatrici, era la meta preferita delle donne per il bucato. Le lavandaie del tempo immergevano i panni sporchi nelle acque limpide di un bel fiume che placidamente scendeva a valle. Dove è finito quel corso d’acqua? L’uomo, egoista e incosciente, crede di averlo distrutto del tutto con qualche colata di cemento, mentre invece esso riappare furioso e irritato periodicamente e quando meno te lo aspetti. E’ la vendetta della natura, ora si suole ripetere con un pizzico di retorica. Troppo comodo invocare ogni volta la cattiveria di Giove pluvio e ignorare le colpe degli uomini. Anche questa volta non c'è stato un cataclisma per giustificare tanto disastro! Solo una mezz'ora di pioggia più intensa. E’ l’incuria dell’uomo la vera responsabile. L’avidità del profitto ingiusto è la molla scatenante. La verità amara e inconfessabile è che si è costruito dove non si doveva, si sono ostruiti canali naturali con la cementificazione selvaggia, le cunette, i tombini, i canali hanno una corretta e metodica manutenzione? Discorsi detti e ridetti, ma sempre dimenticati. Da domani, come al solito, ruspe, camion e tanti buoni propositi. Già. E i soldi dove li trovo? mi direbbe il Domenico Venuti. Vero occorrerebbe girare la domanda a Crocetta che ancora una volta ha azzerato la sua giunta e a Renzi, tutto preso dai tagli, lineari o verticali che siano.
Franco Ciro Lo Re