Maltrattamento di animali. È quanto viene contestato alla signora Liliana Signorello, presidente dell’associazione Laica, contestualmente al sequestro dei due rifugi che ospitavano cani del comune di Castelvetrano.
Tp24.it aveva trattato lo spinoso argomento, riportando anche le foto shock che documentavano le proibitive condizioni degli animali, anche con casi di animali morti.
Giovedì scorso la Procura della Repubblica di Marsala ha disposto il blitz dei Carabinieri del Nas, in una giornata difficile, conclusasi dopo l’una di notte, con l’apporto dell’Asp e di alcune guardie zoofile di Trapani.
In totale, tra il rifugio di contrada Seggio e la casa con giardino di via XX Settembre, sarebbero stati trovati circa 150 cani, di cui una ventina ancora senza microchip.
In una precedente relazione dell’Asp, relativa a giugno scorso, ne erano stati censiti 245, (dei quali 202 apparterrebbero al comune di Castelvetrano).
A meno di altre sistemazioni presso altri siti, ne mancherebbero dunque più di 100.
Le condizioni che si sono presentate agli occhi degli intervenuti non erano certo delle migliori: sporcizia, cani vistosamente malati, promiscuità e diffusa aggressività, anche a causa delle mancate sterilizzazioni. Un quadro non dissimile dalle foto che avevamo già diffuso in precedenza.
La signora ha rifiutato la custodia dei cani, facendo sapere dalle pagine di un quotidiano che sporgerà querela “nei confronti di un politico per diffamazione e dichiarazioni mendaci”. Molto probabilmente, il riferimento è al consigliere Luciano Perricone che qualche mese fa aveva portato in consiglio comunale un dettagliato dossier sulla gestione degli animali da parte della Laica.
Visto che i cani sono di proprietà del Comune, il magistrato ne ha affidato la custodia al vicesindaco (che è anche assessore al canile) Giuseppe Rizzo, in modo che possa provvedere attraverso personale adeguato, al nutrimento dei cani e alla pulizia dei siti.
L’Enpa nazionale, che aveva in passato fatto un dettagliato esposto, ha già fornito la propria disponibilità per un immediato trasferimento degli animali in un luogo adeguato. Già dalla prossima settimana, personale specializzato dell’Enpa dovrebbe arrivare a Castelvetrano per fornire il proprio apporto alla delicata situazione, in modo da tutelare il benessere dei cani nell’immediato e valutare le concrete possibilità di azione.
Il comune di Castelvetrano, aveva affidato alla Laica 130 cani nel 2013, quando il canile è stato chiuso per lavori di adeguamento. Gli animali, nel corso del tempo, erano diventati circa 200, con una retribuzione di 2 euro giornaliere, ridotta recentemente ad 1,50 euro.
Il sindaco Felice Errante ha affermato di aspettare fiducioso l’esito delle indagini.
Egidio Morici