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07/09/2015 06:45:00

Fiorentino: "Milioni di euro per bonificare l'Isola Lunga. Lo Stagnone sarà a pagamento"

L'Isola Lunga ridotta a discarica. La bocca nord dello Stagnone che si sta chiudendo. Il caso del lido a San Teodoro che fa arrabbiare molti turisti. E' sotto gli occhi di tutti che c'è qualcosa che non va alla Riserva dello Stagnone.

Roberto Fiorentino, ispettore delle Riserve presso l'ex Provincia di Trapani, che è l'ente gestore della Riserva Naturale Orientata isole dello Stagnone, cominciamo dall'Isola Lunga. E' ridotta davvero male. Ci sono rifiuti ovunque, alcuni pericolosi, e poi la spiaggia di Tahiti che una volta era bellissima e adesso è piena di detriti e qualsiasi tipo di sporcizia. Non vi sentite responsabili?

 

Dobbiamo chiarire una cosa. La riserva dello Stagnone è stata istituita nel 1984. La Provincia però, con il primo nucleo di vigilanza, ha di fatto cominciato a gestirla il 16 luglio 1996. Per i mezzi abbandonati, per ciò che è stato lasciato da chi lavorava il sale, noi non possiamo essere responsabili di quello che è avvenuto prima di noi. C'è un impianto che funzionava come allevamento di pesci, ora ci sono strutture abbandonate.

 

Pare ci sia amianto lì dentro.

 

Dobbiamo aspettare il responso degli uffici dell'Arpa prima di dire che c'è amianto.

 

I rifiuti a Tahiti?

 

Non è un problema nuovo.

 

Da dove arrivano questi rifiuti?

 

Non è solo un problema di fruizione, non sono rifiuti di chi visita la spiaggia. Maggiormente sono rifiuti che arrivano con le mareggiate dalle isole Egadi.

 

E cosa si può fare?

 

Noi in passato abbiamo organizzato giornate per raccogliere i rifiuti. Ma ci sono rifiuti che ormai hanno formato un reticolo vegetale assieme alla poseidonia spiaggiata, come pezzi di scarpe.

 

Quanto costa pulire, fare una bonifica dell'area?

 

Milioni di euro.

 

Che la Provincia non ha.

 

Non ci sono neanche i soldi per i nostri stipendi, siamo in liquidazione.

 

Eppure si pensa che i rifiuti che arrivano alla spiaggia di Tahiti arrivino dal Fiume Birgi, la prova sarebbero le canne che ci sono nella spiaggia e che verrebbero trasportati dalla piena del fiume, in inverno, e poi dalle correnti marine. Il fiume sfocia a un paio di chilometri più a nord. Si pensa anche che la chiusura della bocca nord dello stagnone, quella che collega la terraferma, San Teodoro, con l'Isola Lunga, sia dovuta al materiale organico trasportato dal Birgi. Lei che idea s'è fatto?

 

Dobbiamo vedere la storia dell'Isola Lunga. Nel momento in cui fu espugnata dai greci era una penisola, attaccata alla terraferma. C'è chi diceva “La natura non fa salti”. Sì, esiste un problema alla bocca nord. Ma credo che quella del fiume Birgi sia una ipotesi metropolitana, nient'altro. I rifiuti di Tahiti arrivano dalle Egadi, la bocca nord si chiude perchè è una cosa naturale.

 

 

La chiusura della bocca nord rischia di “soffocare” lo stagnone. In quel tratto si è formata una lingua di spiaggia che blocca il riciclo dell'acqua e può creare danni all'ecosistema della Riserva. Cosa si può fare, scavare?

 

Noi come provincia abbiamo fatto interventi a inizio anni 2000 per scavare la bocca nord, poi si è richiusa. E' una cosa naturale. In questo momento è impensabile fare interventi del genere.

 

Quanto costò allora?

 

Sui 150 mila euro.

 

Non sono tanti.

 

Si potrebbero intercettare finanziamento europeo per risolvere questo problema. Io avevo proposto di pulire Punta Alga, dall'altra parte, e allargare la bocca sud. C'è anche un altro progetto presentato nel 2006. Prevedeva di tagliare i canali dell'isola lunga per far arrivare l'acqua direttamente dal mare aperto.

 

Ma potrebbe essere ancora più dannoso per lo Stagnone.

 

Certo, è un intervento radicale. Ci sarebbe l'immissione di acqua più fredda e si causerebbe un disastro ecologico.

 

Però questa riserva la dobbiamo salvare.

 

Lo Stagnone è un sito natura 2000, non creda che possiamo scavare in maniera indolore.

 

Ha visto cosa sta succedendo al Lido Le Torri, a San Teodoro. Cittadini e Turisti sono arrabbiati perchè i titolari si atteggerebbero come se fossero i padroni della spiaggia.

 

La provincia attenziona la situazione da 5 anni.

 

Attenziona e basta?

 

In luglio li abbiamo bacchettati un po'. Loro hanno una concessione, e in passato abbiamo avuto conflitti.

 

La questione relativa alla rampa all'Isola lunga per i camion e tutte le vicende giudiziarie.

 

I signori sono stati per un periodo diffidati, poi hanno ottenuto nuovamente dato concessione un paio d'anni fa dal sindaco di Marsala.

 

 

C'era Giulia Adamo allora. Loro dicono che hanno tutti i documenti in regola. Però c'è un problema di gestione.

 

Guardiamo però il problemi dall'altro lato. Quando arrivarono quella zona era una discarica a cielo aperto. Come la bidonville di San Teodoro. Se il comune avesse riconosciuto la approvazione del piano di utilizzazione della pre riserva non sarebbero successe queste cose. Il Comune è stat latitante per 30 anni.

 

Il sindaco Alberto Di Girolamo vuole portare avanti un vecchio pallino di Giulia Adamo, affidare al Comune di Marsala la gestione della riserva dello Stagnone. Lei che ne pensa?

 

Io sono solo un funzionario. Bisogna chiederlo all'organo politico della provincia se è d'accordo. Però, ora che si diventa libero consorzio di comuni, di cui fa parte Marsala, non credo che ci siano queste esigenze.

 

E la gestione ad associazioni ambientaliste, come Legambiente?

 

Dopo il caso di Macalube la Regione non credo che sia d'accordo.

 

Come sono i rapporti con Mozia?

 

Ottimi, la fondazione Whitaker ha problemi di finanze. Abbiamo chiesto un progetto per sistemare i servizi igenici e i servizi per disabili.

 

 

Un'altra polemica ha riguardato le Saline Ettore Infersa. Degli sposi volevano fare delle foto ma i titolari delle Saline hanno detto che avrebbero dovuto pagare il biglietto d'ingresso. Gli sposi si sono arrabbiati, però il titolare ha detto, in sostanza, “questa è proprietà privata e devo avere degli introiti per mantenerla fruibile”. Lei che ne pensa? C'è un'eccessivo senso di essere “padroni” della Riserva da parte di chi ha concessioni, o è proprietario delle saline?

 

Noi siciliani siamo un popolo fantasioso. Perchè deve essere tutto gratis? In tutto il mondo si paga, pubblico o privato che sia.

 

Quindi per lei lo Stagnone deve essere a pagamento.

 

Non è per me. La regione siciliana ha già legiferato già in materia.

 

Sta dicendo che lo Stagnone sarà a pagamento, che si dovrà pagare un biglietto per visitarlo?

 

La legge regionale 9 del 2015, all'articolo 59, dice che si istituiscono biglietti e servizi a pagamento per tutte le riserve.

 

Quindi anche da noi si pagherà?

 

Bisogna disporre un regolamento. Ma lo dice la legge che si dovrà pagare. Biglietto intero 4 euro, ridotto 2. Si pagheranno tutti i servizi. Come la riserva dello Zingaro, come Vendicari, come in tutte le riserve. Dal prossimo anno ci vorrà un ticket per visitare lo stagnone.

 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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