Quantcast
×
 
 
16/08/2015 06:40:00

Telecom Italia comincia i lavori per portare in Sicilia la banda ultralarga

 Banda ultralarga in Sicilia, Telecom Italia si aggiudica l’appalto. Telecom Italia porterà la banda ultralarga nel sud Italia dando così un forte impulso non solo alla digitalizzazione del paese ma anche allo sviluppo delle regioni. La società ha infatti deciso di accelerare sulla diffusione della banda ultralarga focalizzandosi questa volta nel sud del paese. Il progetto prevede un investimento di oltre 750 milioni di euro, grazie ad un modello virtuoso di partnership tra pubblico e privato.

Telecom Italia si è aggiudicata, infatti, tutti i bandi di gara indetti dal Ministero per lo Sviluppo Economico, attraverso Infratel Italia, per lo sviluppo e la diffusione delle banda ultralarga nelle seguenti sette regioni:MoliseLazioCampania,PugliaBasilicataCalabria e, per ultima, laSicilia. Si tratta di progetti riguardanti la realizzazione di infrastrutture di rete che beneficiano di un finanziamento pubblico di circa 358 milioni di euro per la componente passiva (scavi e fibra spenta) a cui si aggiungono ulteriori 394 milioni a carico di Telecom Italia, di cui 179 per la componente passiva e 215 per l’elettronica necessaria ad erogare il servizio a banda ultralarga con velocità da 30 fino a 100 Mbit/s.

L’iniziativa consentirà di rendere disponibile la fibra ottica e i servizi di TIMa circa 10 milioni di abitanti in oltre 760 comuni italiani, attraverso la connessione di circa 24.000 armadi stradali. Verranno inoltre realizzate connessioni a 100 Mbit/s per circa 5.200 sedi della pubblica amministrazione, tra cui oltre 400 ospedali e strutture sanitarie e quasi 2.000 istituti scolastici. Il Sud, grazie a questo intervento, sarà allineato alle aree europee più sviluppate in termini di penetrazione della banda ultralarga.

Per la posa dei cavi in fibra ottica verranno sfruttate le infrastrutture esistenti e, in caso di scavi, saranno utilizzate tecniche e strumentazioni innovative a basso impatto ambientale che minimizzano i tempi di intervento, l’area occupata dal cantiere, l’effrazione del suolo, il materiale asportato, il deterioramento della pavimentazione e, conseguentemente, i ripristini stradali.

I lavori di posa delle fibra ottica saranno così avviati nei prossimi giorni anche in Sicilia per concludersi entro gennaio 2017, mentre nelle altre sei regioni sono in fase avanzata e già tra quest’anno e il 2016 avverrà la maggior parte delle realizzazioni.

Con questa iniziativa TIM conferma il suo impegno nell’innovazione sul territorio e nella diffusione dei servizi che esse abilitano, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi indicati dall’Agenda Digitale. Gli interventi in queste sette regioni del centro-sud vanno ad aggiungersi al piano di sviluppo nazionale che già vede TIM impegnata nella realizzazione della rete NGAN (Next Generation Access Network) in tecnologia FTTCab (Fiber to the Cabinet) e FTTH (Fiber to the Home), con l’obiettivo di raggiungere il 75% della popolazione entro il 2017.

In Sicilia Telecom Italia realizzerà, entro gennaio 2017, le infrastrutture di rete passiva in fibra ottica, adeguando 231 aree di centrale, nei 142 comuni previsti dal progetto in Sicilia  ossia i 60 già indicati dal ministero dello Sviluppo economico e da Infratel nel bando di gara più altri 82 comuni. Circa 1.250.000 le unità immobiliari che saranno abilitate alla fornitura di servizi digitali innovativi con connessioni da 30 fino a 100 Megabit al secondo per oltre 2 milioni 300 mila abitanti. L’investimento complessivo solo per la Sicilia è di 106 milioni di euro, di cui oltre 73 milioni di finanziamento pubblico e circa 33 milioni a carico di Telecom Italia. Questo importante intervento infrastrutturale, insieme al piano di sviluppo della rete Ngan (Next Generation Access Network) che Telecom Italia sta portando avanti con propri investimenti, consentirà di raggiungere complessivamente circa il 76% della popolazione, facendo così della Sicilia una delle regioni più avanzate con soluzioni tecnologiche di nuova generazione.