Premessa: io ho votato Alberto Di Girolamo. So che è un galantuomo. E su questo non si discute. E su questo, a nessuno permetto, in mia presenza, di fare facile ironia e battute da taverna.
Ma adesso vedo una città paralizzata e ingessata, prigioniera di logiche e giochi di potere che neanche durante la cosiddetta "prima Repubblica". E mi sento un po' male, mi viene da urlare dalla rabbia e da vomitare per il disgusto che provo a vedere questa città agonizzare, languire e rantolare sotto la cappa mortifera del caldo di questa estate asfissiante.
E allora mi rivolgo a Lei, egregio signor Presidente del Consiglio Comunale, a lei che il 19 luglio scorso, durante la serata dedicata alla memoria di Paolo Borsellino e agli uomini della sua scorta, ha dichiarato che "è molto importante insegnare ai bambini il rispetto della legalità e delle leggi". Sono parole che condivido con assoluta convinzione. Ma come faccio a spiegare ai "bambini" che in questa città, unico caso in Italia, sia possibile che il Presidente del Consiglio Comunale - organo di garanzia e imparzialità - sia anche assessore della Giunta (organo politico e, quindi, tenuto a fare scelte, elaborare programmi e strategie secondo il mandato popolare ricevuto) ? Come faccio a spiegare ai "bambini" che il Presidente del Consiglio Comunale non senta il DOVERE di dimettersi da assessore anche qualora questo non sia espressamente previsto dalla Legge ? Come faccio a spiegare che esistono leggi non scritte che hanno a che fare con "la legge morale dentro di me", che queste leggi sono, assieme "al cielo stellato sopra di me", ciò che "riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse" ?
Come faccio a spiegare che le vostre beghe di partito tengono in ostaggio l'intera città e ne bloccano qualsiasi aspirazione e bisogno ?
E lo chiedo anche a Lei, dottore Di Girolamo, sindaco di Marsala, a Lei che è persona onesta e corretta; e lo chiedo a voi tutti signori della Giunta, a voi tutti consiglieri comunali; lo chiedo a tutta la città di Marsala; e lo chiedo a me stesso, ultimo e meno importante di tutti i cittadini di Marsala: come è possibile impantanarsi in un simile ginepraio di giochetti e logiche da "bassa" politica mentre la città muore lentamente al caldo impietoso del nulla che la opprime ?
Ma, forse, tutto quello che ho scritto è il frutto della canicola che mi lascia senza fiato e mi scioglie le ultime residue capacità mentali.
E, allora, perdonatemi.
Abbiate pietà del mio delirare, del mio contorcermi in queste stupide e inutili elucubrazioni.
E continuate, continuate così. Continuate a lavorare per il bene di questa città che, come è risaputo, rimane il "migliore dei mondi possibili".
Un mondo bellissimo, perfetto, felicissimo e giocondo che non deve essere turbato dalle idiozie di un "comunista" rimbambito come me.
Massimo Pastore