di Dino Agate - Il sindaco Alberto Di Girolamo e la sua nuova amministrazione hanno cominciato a lavorare. Non gli si può chiedere di risolvere di botto tutti i problemi marsalesi. E difatti ancora non ne hanno risolto nessuno. Hanno avviato la pulizia della città ed il taglio delle erbacce, come tutte le amministrazioni che l'hanno preceduto. I frutti migliori certo verranno. Né ci vorrà molto, dato che da tre anni la città é paralizzata. Anche se non faranno tantissimo, sempre meglio che niente, come purtroppo é stato sotto l'amministrazione del sindaco Giulia Adamo e del commissario regionale Giovanni Bologna.
Tra le notizie apprese dai comunicati del comune e del sindaco in persona, sono stati distribuiti alcuni defibrillatori in aree strategiche cittadine, perfino a Mozia credo. Bene. In questo, la precedente professione del sindaco lo ha consigliato. Stanno pure, al comune, facendo riunioni con gli operatori dello spettacolo e della cultura per dare un minimo di area festosa alla città estiva. Bene pure questo. Sappiamo che il comune non ha tanti soldi, e che vorrebbe pagare le spese agli operatori che volessero organizzare spettacoli od eventi, purché facciano entrare gratuitamente. Speriamo che funzioni.
Ma una notizia, che ho letto e sentita più volte da più settimane, mi allarma. Riguarda il prossimo spostamento della Pinacoteca Comunale nel Palazzo Grignani, che é beneficiario di una spesa di 80.000 euro per il rifacimento degli intonachi, la pittura di ringhiere, e cose simili. Bene anche per queste opere di restauro e di messa in sicurezza della facciata del Palazzo. Qualcuno avrebbe avuto danneggiata l'auto, posteggiata sotto il Palazzo, dal crollo di calcinacci, e il comune dovrebbe risarcirlo. Meglio evitare rischi, anche maggiori, per il futuro. Ma 80.000 euro bastano appena a queste opere minime di messa in sicurezza e di fruizione dei locali di piano terra e del primo piano. Con la somma assegnata, però, non si potrà certo portare la Pinacoteca Comunale nella nuova sede. La nostra Pinacoteca é costituita da numerosi quadri di grande valore artistico e commerciale. Non può essere allocata nei locali del Palazzo, se non verranno installati l'impianto antincendio, quello antifurto e quello di climatizzazione. Di questi impianti, non ho sentito che si faranno. E allora? Allora, semplicemente, la Pinacoteca non potrà essere spostata dal Convento del Carmine al Palazzo Grignani. Gliel'hanno detto al sindaco che senza quegli impianti il Palazzo non potrà ospitare la Pinacoteca? Spero che qualcuno, capace di capire e dirgli la verità, ci sia intorno a lui, che non può pensare a tutto, ma ha a disposizione tanti funzionari e tecnici.
Secondo un preventivo pubblicato dall'architetto Tommaso Lentini, per dotare il Palazzo degli impianti indispensabili all'accoglimento della Pinacoteca, ci vogliono svariate centinaia di migliaia di euro.
Comunque, se non potrà trasferirsi là la Pinacoteca, ben vengano lo stesso questi piccoli lavori di riparazione, che consentirebbero ai locali altra destinazione. Per esempio, si potrebbero esporre nei nuovi locali i pannelli dei marsalesi illustri, di cui l'arch. Michele Crimi sta completando la realizzazione. Mi é stato detto a tal proposito che quest'idea troverebbe l'opposizione di qualcuno al comune, perché l'architetto non é stato vicino al sindaco nell'ultima campagna elettorale. Se questo tipo di difficoltà dovesse davvero esserci, allora perché abbiamo cambiato sindaco e amministrazione, per continuare con le amicizie e le inimicizie strumentali di sempre?
Vedremo il seguito di questa storia del Palazzo Grignani. Potrebbe essere una cartina di tornasole di come saremo amministrati.
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