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12/07/2015 21:13:00

Ancora polemiche per i "mafia tour" organizzati a Corleone da un'agenzia americana

 Mafia tour a Corleone. Sapete cosa sono? Da mesi decine di turisti americani (e non solo) si recano a Corleone per vedere i luoghi dove sono nati e cresciuti boss del calibro di Riina e Provenzano. Poi incontrano il figlio del capomafia Bernardo Provenzano, Angelo. I meeting avvengono durante la tappa palermitana di un viaggio organizzato da un tour operator di Boston. Uno dei partecipanti agli incontri, Dennis J. Butera, ha raccontato al Wall Street Journal che Provenzano Jr gli ha spiegato come «zu Binnu» gli abbia «insegnato a rispettare il prossimo e a essere una brava persona». I partecipanti del tour da 2800 dollari della Oat di Boston sono infatti entusiasti dell’appuntamento, tra i punti di forza del viaggio in Sicilia che si chiama «Antichi paesaggi e tradizioni senza tempo», in programma il secondo giorno.

Adesso il consiglio comuale di Corleone chiede al sindaco Lea Savona di verificare se esistono le “condizioni per chiedere un risarcimento” al tour operator. E lo fa attraverso una mozione presentata dal Pd e approvata all’unanimità.

Nel corso degli incontri Provenzano, 39 anni, racconta ai turisti la sua vita e il rapporto con il padre. Gli interventi sono preceduti da una breve introduzione sulla storia della mafia fatta da uno degli organizzatori. Nella mozione presentata al sibdaco si ipotizzano “danni morali e materiali” che sarebbero provocati alla comunita’ di Corleone dall’attivita’ di Provenzano junior.

Dopo una prima fase “sperimentale” gli incontri sono diventati tappa fissa del tour: enorme l’interesse suscitato nei turisti dai racconti del primogenito del boss. Al termine gli “spettatori” – generalmente professionisti e intellettuali che arrivano da ogni parte degli Stati Uniti – rivolgono a Provenzano una serie di domande sulla figura del padre, ma anche sulle difficoltà che nascono dal portare un cognome tanto “ingombrante”. Gli incontri sono partiti lo scorso settembre. Lo storico capomafia si trova detenuto al 41 bis ed è in stato semivegetativo a causa di varie patologie.