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08/07/2015 06:11:00

Marsala, rinvio a giudizio per i vigili urbani. Aimeri, Comune di Paceco parte civile

17,00 - Il giudice delle udienze preliminari Riccardo Alcamo ha rinviato a giudizio, su richiesta della Procura, due vigili urbani marsalesi (l’ispettore Salvatore Cialona, di 61 anni, e l’agente Giacomo Sciacca, di 64) accusati di truffa al Comune. Il processo, davanti il giudice monocratico di Marsala, inizierà il prossimo 22 ottobre. Cialona e Sciacca, “lievemente” tamponati, dichiararono di aver subito il classico “colpo di frusta”, godendo di diversi giorni di malattia retribuita. Secondo l’accusa, si sarebbero comportati come quei giocatori di calcio che, appena sfiorati da un avversario, si gettano a terra urlando di dolore.

7,00 - Comincia oggi a Marsala l'udienza preliminare per i due  vigili urbani marsalesi (l’ispettore Salvatore Cialona, di 61 anni, e l’agente Giacomo Sciacca, di 64) accusati di truffa al Comune. “Lievemente” tamponati, dichiararono di aver subito il classico “colpo di frusta”, godendo di diversi giorni di malattia retribuita. Avrebbero, in particolare, ingigantito a dismisura l’entità dei danni fisici subiti in un incidente stradale per godere di diversi giorni di malattia, con conseguente assenza (retribuita) dal servizio. Il fatto contestato risale al 31 ottobre 2014, quando in via Carlo Cattaneo, a pochi passi dal Tribunale di Marsala, l’auto di servizio dei due vigili, una Fiat Punto, fu tamponata da un Fiat Doblò carico di uova. Per l’accusa, però, l’impatto fu “lieve”, tanto che i mezzi non riportarono danni apprezzabili e neppure uno delle migliaia di uova trasportate sul Doblò si rompeva. Pare, inoltre, che nessuno, in zona, abbia sentito il “botto”. Eppure, subito dopo, i due vigili richiedevano l’intervento di due auto della polizia municipale e di una gazzella dei Carabinieri. Poi, Cialona e Sciacca tornarono a sedersi in auto, lamentando dolori al collo e chiedendo l’intervento di due autoambulanze del “118”. Quindi, sia ai medici del Pronto soccorso, che poi a quelli dell’Inail, dissero di aver subìto il classico “colpo di frusta”. Una sintomatologia, però, evidenzia l’accusa, “non riscontrata da esami strumentali”. E neppure la successiva consulenza medico-legale ha riscontrato i sintomi riferiti dai due vigili. Secondo l’accusa, i medici del Pronto soccorso e del Inail furono indotti in errore, concedendo 17 giorni di malattia.

PACECO. Il sindaco di Paceco ha annunciato che la sua amministrazione comunale si costituirà parte civile nel processo in cui sono imputati il direttore dell'ATO TP1 e il direttore Area Sud della Aimeri Ambiente Sr. I due debbono rispondere del reato di corruzione. Nel procedimento coinvolti anche , nonché il capo impianto cantiere di Trapani della Aimeri e i responsabili della Sicilfert Srl, che devono rispondere a vario titolo di reati ambientali. A seguito della decisione del Tribunale di Trapani che ha ravvisato la propria incompetenza territoriale, il processo , che inizierà il prossimo 14 settembre, si terrà dinanzi al Tribunale collegiale di Marsala. "Abbiamo deciso di avanzare istanza di costituzione di parte civile - commenta il sindaco Biagio Martorana - in considerazione del danno subìto dalle condotte poste in essere dagli imputati, derivante dalla illecita gestione dei rifiuti, anche per conseguenze indirette determinatesi sull'immagine del territorio".

GIORNALISTI ASSOLTI. Si è concluso a Marsala il processo che vedeva imputati, dinanzi al Tribunale di Marsala, il giornalista Nicola Baldarotta, ex direttore dell'emittente televisiva marsalese Canale 2 ed oggi direttore del settimanale Monitor, difeso dall'avvocato Valerio Vartolo, e Paola Musumeci, ex giornalista dell'emittente, difesa dall'avvocato Paolo Paladino. I due erano accusati di diffamazione a mezzo stampa. A querelarli, era stato Vincenzo Scire', indagato nell'inchiesta Golem 2.

Canale 2, così come altre testate, avevano riferito che lo stesso Scire' fosse stato arrestato nel corso dell'operazione antimafia, basandosi su un comunicato, errato, emesso però dagli stessi inquirenti. La Procura aveva chiesto, per i due giornalisti, la condanna a 4 mesi di reclusione. I due giornalisti sono stati assolti dal Tribunale, perché è stata riconosciuta la 'scriminante' del diritto di cronaca. La parte civile, Scire', era difesa dall'avvocato Arianna Rallo.



Giudiziaria | 2024-07-23 17:32:00
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