di Dino Agate - A quindici giorni dall'insediamento del nuovo sindaco, qualcosa in città si muove. Si tratta di piccole cose, ma dalle piccole si potrà passare alle grandi. Si é notato che é stata tagliata l'erba in molte aiuole, e spero che analogo lavoretto sia stato fatto o venga fatto nelle contrade, dove abita la metà dell'intera popolazione marsalese. Ho buone speranze, perché Alberto Di Girolamo ha fatto dell'attenzione alle periferie e alle contrade un piacevole lieto motivo della sua campagna elettorale.
A pensarci bene, il sindaco gioca in un torneo fortunato. Gli ultimi tre anni prima di lui, comprendenti i due anni del sindaco Giulia Adamo e l'anno di commissariamento regionale di Giovanni Bologna, avendo dato alla città quasi niente, possono essere facilmente scavalcati in positivo dalla nuova amministrazioni. Non può fare più buio che a mezzanotte.
Non possiamo aspettarci i miracoli dalla nuova amministrazione, sia perché non é sicuro che avvengano, sia perché é di sinistra, e certo un tantino lontana dalla fede religiosa. Almeno così erano gli antenati del Pd. Bisogna dargli il tempo di capire, al sindaco, e di affrontare non solo la massa dei problemi sul tappeto, ma anche l'esercito dei dipendenti comunali, che non é dei più affidabili. Come i mercenari del Rinascimento si mette al soldo di chi lo fa star meglio, in un gioco del do ut des, in cui spesso restano invischiate amministrazioni di belle speranze. Speriamo che questo stavolta non avvenga.
Alberto Di Girolamo ha saputo realizzare a Trapani un reparto cardiologico che lui stesso ha definito di avanguardia, e le persone che l'hanno conosciuto come cardiologo ne apprezzano la bravura e l'onestà professionale. Basteranno queste doti per fare di lui quel sindaco "per bene" in cui si é effigiato? Speriamo! Certo, data la situazione ambientale in cui lavorerà, non sarà facile, se é vero, come ha detto un vecchio uomo della sinistra marsalese, Nino Rosolia, che con alcune facce che si vedono vicino al capo dell'amministrazione, non andrebbe a prendere al bar nemmeno un caffè. Non ha aggiunto altro di specifico, Rosolia, ma ha fatto pensare che quelle facce appartengano a persone non "per bene".
Sono cordiale conoscente del sindaco. Lui ha voluto fare il gran balzo dalla cardiologia alla scena pubblica del Quartiere, ed io continuo a fare il giornalista. Lui ha diritto di fare politica, come riesce a farla; io ho diritto di fare osservazioni e commenti, come so fare. Se anche lui dà credito al mio ruolo, come io do credito al suo, resteremo franchi conoscenti. Altrimenti, potrebbe succedere - mi é successo altre volte con altri amministratori - che ai miei commenti si adombri, e magari mi tolga il saluto, che finora ci siamo scambiati. Spero che non succeda, ma se succedesse, la notte dormirei lo stesso.
Detto questo, vi informo che se doveste andare a posteggiare nel posteggio comunale di via G. Anca Omodei, potete farlo, ma non é che sia cambiato molto rispetto alla precedente amministrazione. Per posteggiare senza essere multati dai vigili, dovete munirvi di un biglietto, che non vi forniranno, pagando, gli addetti al chiosco di controllo. Infatti é chiuso e sbarrato. Nemmeno troverete sul posto una colonnina automatica di distribuzione dei biglietti. Ma non dovete preoccuparvi, perché non appena posteggiate, prima ancora di uscire dall'auto, un uomo di mezz'età vi farà notare lateralmente la sua ombra, per poi mettersi chiaro e netto nello spazio antistante lo sportello dell'auto dal quale vi accingete ad uscire. Grazie a lui, non dovrete dannarvi a cercare, inutilmente, la colonnina della distribuzione dei biglietti che non c'é. Dovete solo affidarvi a lui, che, pronto cassa, é pure disposto ad uscire dal parcheggio per andare ad acquistare il biglietto di sosta. Lui sa dove andare. Dovete avere fiducia in lui. Anche se non é un dipendente comunale, né autorizzato dal comune, é un posteggiatore segreto, o nascosto, od abusivo, fate voli, che però diventa necessario nella carenza del chiosco dei biglietti e della colonnina di distribuzione dei biglietti. Certo, per non essere scortesi, alla fine, ma anticipatamente, dovete dagli un piccolo compenso. Si contenta di un euro. Il biglietto comunale per un'ora di sosta é 50 centesimi, più un euro al posteggiatore segreto, o nascosto o abusivo, e siete a posto. Ci ha guadagnato il comune, e avete pure fatto un'opera buona nei confronti di un pover'uomo. Non vi resta che essere contenti, e chi s'é visto s'é visto.
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