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27/06/2015 06:00:00

Postiglione: "In un anno consegnati 3100 beni confiscati alla mafia". Al via un Master

 Umberto Postiglione, direttore dell’Agenzia nazionale per dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, è intervenuto a Caltanissetta alla consegna di una villa di Vallelunga appartenuta ad un boss e dove fu tenuto prigioniero il piccolo Giuseppe Di Matteo.

“Dal mio insediamento, il 18 giugno 2014, all’11 giugno di quest’anno – ha dichiarato Postiglione -, abbiamo consegnato 3100 beni. Un traguardo mai raggiunto e mai sfiorato perche’ abbiamo moltiplicato per sei le consegne degli anni migliori del passato. Sono felice di questo risultato ma lo metto sul tavolo perché possa essere preso in considerazione da chi deve decidere come organizzare questa attività nel prossimo futuro”.

“Va cambiata l’organizzazione, non e’ compito mio”, ha affermato Postiglione, che ha aggiunto: “Posso solo suggerire e ho la forza, il coraggio e la concretezza per fare delle proposte. Poi decidera’ il Parlamento. Io sono fiducioso. Dobbiamo essere messi nelle condizioni migliori per lavorare perche’ credo che non ci sia in tutto il quadro delle attivita’ delle amministrazioni, un’attivita’ piu’ preziosa, importante e significativa sul piano della cultura e della legalita’ di quella che svolgiamo noi. Aumentare le sedi e stabilizzare il personale, credo che sia una delle priorità”, ha concluso.

MASTER.  Una gremita cerimonia di apertura ha dato il via al primo ciclo di lezioni del Master di II livello in “Amministrazione e gestione dei patrimoni confiscati alla mafia”, già tenuto a battesimo dal Ministro Angelino Alfano. Il prof. Giovanni Moschella (Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche e Storia delle Istituzioni), portando i saluti dell’Ateneo, ha aperto i lavori ringraziando la platea dei partecipanti (professionisti e amministratori) e i partner del progetto intervenuti. Erano presenti i Presidenti degli Ordini Professionali (per gli avvocati il dott. Vincenzo Ciraolo, per i commercialisti il dott. Enrico Spicuzza), il Presidente del Tribunale di Messina, dott. Antonino Totaro e la Presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, dott.ssa Ornella Pastore.

Il dott. Totaro ha voluto formulare, nell’occasione, l’augurio di un buon inizio, esprimendo contestualmente la propria soddisfazione nei confronti dell’iniziativa che ha promosso personalmente con grande entusiasmo convinto che “potrà garantire la formazione di un gruppo di esperti amministratori giudiziari in grado di supportare il contrasto al sistema mafioso e gestire, con l’adeguata competenza, i patrimoni frutto delle confische”. Il Prof. Luigi Chiara, Direttore del Master, si è detto appagato nel vedere concretizzata l’idea nata oltre un anno fa e alla quale è seguita un importante percorso di allestimento organizzativo che si concretizza con l’impegno, nell’attività didattica, di figure di altissimo profilo tra docenti, ricercatori, ed esperti. Ha infine preso la parola la dott.ssa Ornella Pastore, componente tra l’altro del Comitato Tecnico Scientifico del Master, sottolinenando la scelta di destinare ai momenti formativi “un’importante e fondamentale sfera pratica imperniata sull’analisi sul campo e sulla verifica di casi concreti, per apprendere e capire l’importanza che le prassi costituiscono negli istituti giudiziari che praticano la confisca”. Nel dettaglio al primo ciclo di lezioni parteciperanno il Prof. Franco Astone (Ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università di Messina) con il modulo “Contrattazione pubblica e appalti: le infiltrazioni mafiose, la certificazione antimafia”, la prof.ssa Valentina Prudente (Università di Messina) con il modulo “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”, il prof. Antonio Barone(Università di Bari) con il modulo “Teoria e tecniche di prevenzione situazionale della corruzione, in particolare nell’attività di contrattazione pubblica. L. 190/2012”, e il prof. Renato D’Amico.