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26/06/2015 18:07:00

La nuova amministrazione ed il nuovo impianto di distribuzione di carburante di Sappusi

 di Dino Agate - Finiti i festeggiamenti per l'elezione del sindaco, auguri di buon lavoro a lui che, si sente dire, non si risparmia per capire ed amministrare. Sembra che una energia vitale stia scorrendo nelle membra stanche di questa città, bloccata da tre anni di insulsa amministrazione, i primi due sotto l'ex sindaco Giulia Adamo, il terzo sotto il commissario regionale Giovanni Bologna. Da quest'ultimo non ci si poteva aspettare che l'ordinaria amministrazione, com'è d'uso in tutti i casi di commissariamenti regionali di comuni. Dal precedente sindaco Adamo, invece, ci si sarebbe aspettato di più, ma non ha fatto nemmeno il di meno. Nessuna nuova opera o pratica importante é stata da lei iniziata, o portata a termine. La città divenne un mortorio, salvo la provvisoria rianimazione, peraltro costata un bel po' di quattrini, dì "Marsala città europea del vino". Ma siamo all'effimero. Una cosa fatta e persa, per la soddisfazione degli organizzatori, e per l'apatica godereccia accoglienza dei marsalesi. Cosa comunque passata, priva di successione.

Ora che abbiamo un nuovo sindaco, una nuova giunta ed un nuovo consiglio, ed il nuovo del nuovo di un'amministrazione di sinistra al potere cittadino, sembra che l'energia sia tornata a muoversi. Sembra nulla, ma da un pezzo non vedevamo l'erba tagliata sulle rotonde, come é avvenuto ora. Il Palazzo Grignani, in parte da anni restaurato, non é mai stato aperto al pubblico, o usato per le necessità comunali di allocazione di parte della Pinacoteca, o di parte della Biblioteca comunale e dell'Archivio storico. Ebbene, quest'opera da anni chiusa dovrebbe essere completata nel resto e inaugurata entro la fine dell'estate o al massimo in autunno. Un assessore mi dice che il sindaco si ci é subito dedicato, e presto vedremo la bella notizia trasformata in realtà. Bene, molto bene.

Anche nel settore privato qualcosa comincia a muoversi. Che la nuova energia pubblica si sia trasferita anche nel tessuto sociale privato? Quasi per miracolo, infatti, il viaggiatore che passasse per la via che dalla fine di Corso Gramsci scende verso il quartiere popolare di Sappusi, per poi proseguire verso le contrade Giunchi e Spagnola, noterebbe che sono alacremente ripresi i lavori di completamento del grande impianto di distribuzione di carburante posto esattamente di fronte alle case popolari ed a fianco del muro dell'area della scuola pubblica, con ingresso a poche decine di metri dalla curva che porta alla rotonda. La società che sta costruendo l'impianto, uno dei più estesi esistenti nel territorio marsalese, e l'opera che sta costruendo sono stati fortemente contestati qualche anno fa all'inizio dei lavori. L'amministrazione Adamo, allora a Palazzo Comunale, é stata contestata da associazioni di cittadini e leghe ambientaliste. L'inserimento, nell'area del costruendo impianto, di un'antenna di trasmissione di frequenze suscitò nel contesto una contestazione dentro la contestazione. Nonostante ciò, i lavori proseguirono. Coloro che protestarono, tacquero infine, ed i lavori proseguirono. Poi, non so perché vennero sospesi. Ora, più o meno dopo un anno, all'improvviso i lavori sono ripresi. Perché? La società aspettava qualche visto, parere, approvazione, o timbro che finalmente é arrivato? O la società sospese i lavori per mancanza di liquidità, che ora evidentemente ha? Boh! Il fatto é che i lavori crescono di giorno in giorno, e si avviano verso la conclusione, tanto che potrebbe aversi fra pochi mesi l'inaugurazione. Cosa ci sarà mai da inaugurare? Ormai da decenni non si autorizzano più impianti di distribuzione di carburanti dentro le città o nelle periferie. Le aree loro destinate si localizzano a diversi chilometri dall'ultima periferia. Perché in questa benedetta città non si fa? Boh!

La coscienza ambientalista é cresciuta, grazie a Dio, ed il dubbio che gli effluvi degli idrocarburi o le emanazioni elettroniche della torre di trasmissione siano dannosi alla salute delle persone ha consigliato la localizzazione degli impianti lontano dai centri abitati. In questa benedetta città, anormalmente, se ne sta costruendo uno a contatto con abitazioni private e scuole pubbliche e, per di più, nelle vicinanze di una curva. Misteri non gloriosi, che la nuova amministrazione, se vorrà tener fede al suo impegno di fare un'amministrazione buona e diversa, potrebbe chiarire. Innanzi tutto, il nuovo sindaco dovrebbe farsi portare dal responsabile del servizio il dossier della pratica di quell'impianto di distribuzione di carburante, per verificare se per caso non ci sia qualche irregolarità, o se qualche approvazione data secondo certe interpretazione di leggi e regolamenti, non sia possibile di interpretazione diversa od opposta. In questo caso, il sindaco non dovrebbe far altro che chiedere agli uffici una nuova valutazione sulla base dei dubbi, e si potrebbe pure arrivare a una sospensione dell'efficacia di certe autorizzazioni o addirittura, a seconda delle risultanze dei controlli, ad una loro revoca.

Ecco, lasciare che i lavori di costruzione del nuovo impianto di carburante, nella zona la meno idonea ad ospitarlo - magari é la più idonea per gli affari della società costruttrice - vengano ultimati perché i visti e le approvazioni ci sono tutti - ammesso che ci siano - sarebbe trascurare l'interesse alla salute, e le buone pratiche del settore, per la regola del fatto compito, che si sintetizza nel motto "Cosa fatta, capo ha". Ma non é così che dovrebbe regolarsi la buona e nuova amministrazione di sinistra. In primo luogo va salvaguardato l'interesse generale, e nella sua prospettiva se una diversa interpretazione può essere data ad una vicenda, in questa terra che é la patria del diritto e di ogni interpretazione giuridica, bisognerebbe farlo con solerzia, passione ed onestà. Di fronte all'interesse pubblico resta debilitato ogni contrario interesse privato, anche se apparentemente sostenuto da visti, approvazioni, nulla osta, pareri ed autorizzazioni che sono atti amministrativi, che possono cadere di fronte ad un prevalente interesse pubblico.

leonardoagate1@gmail.com