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19/06/2015 06:35:00

Sicilia, politica e veleni. Crocetta e il Pd di nuovo sul punto di rottura

 Ci risiamo. Rosario Crocetta, presidente della Regione Siciliana, e il Pd sono di nuovo sul punto di rottura. A rendere agitate le acque nel centrosinistra i risultati poco brillanti dei ballottaggi da cui sono scaturite dichiarazioni di fuoco del presidente della Regione Sicilia che ha ha attaccato duramente il Governo Renzi, annunciando che tornerà a “fare il rivoluzionario” e che è “stanco di essere buono”.   Pronta la replica di uno degli uomini più vicini a Renzi del Pd Siciliano cioè del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo: “Le dichiarazioni rese dal presidente Crocetta sono un penoso tentativo di scaricare su altri le colpe dei ballottaggi. La sua è una gestione amministrativa capace solo di distruggere, come nel caso della formazione professionale e dell’abolizione delle province, senza riuscire a costruire nulla di alternativo e che alla fine gli elettori hanno punito”. Il sindaco di Siracusa definisce Crocetta “presuntuoso e arrogante” per aver assunto l’atteggiamento di chi intende “dare patenti di persone per bene a suo piacimento” L’affondo è sul giudizio dell’analisi del voto da parte del presidente della Regione.“Strampalata quanto la sua azione di governo”.

Crocetta su Facebook replica: “Le dichiarazioni di Garozzo sono a comando, dettate dal solito ignoto. E pertanto non meritevoli di alcuna risposta. Quando i suoi padroni verranno allo scoperto, risponderò a loro”. Non lo scrive ma il riferimento è chiaro: al sottosegretario Faraone. Che continua a non dire nulla. A mezzanotte l’ultima stoccata, sempre di Garozzo a Crocetta che conia su Twitter: #sarostaisereno.

”Penso che si debba aprire dentro il partito una seria riflessione sull’opportunità di continuare un’esperienza di governo che non risulta essere più in sintonia con la Sicilia ed i Siciliani”. Lo dice Marco Zambuto, presidente dell’Assemblea regionale del Pd. ”Non mi sarei aspettato – aggiunge – che a commento dei risultati elettorali, il Presidente Crocetta la cui popolarità in Sicilia è pari allo zero, si avventurasse a scaricare le sue responsabilità sul Presidente del Consiglio Matteo Renzi”. ”Solo un cieco o un megalomane può ignorare che le ragioni della sconfitta del Pd in Sicilia stiano tutte dentro la fallimentare azione del Governo della Regione- prosegue – Per quanto mi riguarda, la mia azione di cambiamento ad Agrigento è stata sempre sostenuta dagli agrigentini, prima nel 2007 e poi nel 2012, con un consenso superiore al 74%. La mia correttezza amministrativa, ed il mio senso delle istituzioni che non mi ha mai fatto privilegiare la poltrona alle responsabilità, è stata sempre apprezzata da tutti e riconosciuta financo da una sentenza della Corte D’Appello di Palermo che Rosario Crocetta farebbe bene a leggere. Sappia il presidente della Regione che gli unici padroni del sindaco di Siracusa sono i Siracusani. Così come di ogni altro sindaco lo sono i suoi concittadini”