I giudici della terza sezione del Tar di Palermo hanno sospeso il concorso per l’apertura di 222 nuove farmacie in Sicilia. Miriam Melisenda e Antonino Tumminello, due aspiranti farmacisti che erano finiti fuori dagli spazi utili, hanno infatti presentato ricorso e lo hanno vinto. La commissione regionale incaricata di stilare la classifica li aveva piazzati al 379° posto, ma i due, con gli stessi requisiti e gli stessi titoli, nello stesso concorso bandito dall’Emilia Romagna, erano arrivati al 99° posto. Il concorso per l’apertura delle farmacie è del 24 Dicembre 2012, la graduatoria è stata resa nota a Febbraio scorso. Secondo i giudici del Tar di Palermo “nel concorso non sono stati esaminati correttamente i criteri valutativi”. Dato che si tratta di un principio più generale, altri ricorsi sono in arrivo. D’altronde non sono mancate le polemiche sulla classifica stilata dalla commissione, e una decina di ricorsi sono stati già presentati. Che succederà? Probabilmente, se il Cga accoglierà la sentenza di primo grado, il concorso sarà annullato e tutto da rifare, con un grave danno per coloro (2000 persone, secondo le stime) che avrebbero potuto trarre beneficio, dal punto di vista lavorativo, dall’apertura delle nuove farmacie.
Il concorso straordinario farmacie è stato bandito nel gennaio 2013. Ogni regione aveva il compito di seguire la procedura e indicare la commissione esaminitratrice delle domande. A stabilire le nuove regole fu il decreto Monti sulle liberalizzazioni, diventato legge a marzo 2012. La nuova normativa ha abbassato il quorum demografico portandolo da una farmacia ogni 4 mila abitanti a una ogni 3.300. In Sicilia sono state 222 le sedi messe a bando, la maggior parte delle quali di nuova istituzioni, le altri vacanti.
A fare la parte del leone la provincia di Palermo, con 73 nuove sedi. In città si passerà da 170 a 199 farmacie. Segue la provincia di Catania con 48 sedi, nessuna delle quali nel capoluogo etneo. Poi Ragusa con 21, Messina con 19, Trapani (17), Siracusa (17), Agrigento (16), Caltanissetta (9) ed Enna (2).
Al concorso sono state presentate 1854 domande ma in realtà gli aspiranti farmacisti sono almeno triplo: c’era la possibilità di presentarsi in società e in molti hanno scelto questa formula che consentiva di accumulare i titoli dei singoli e quindi ottenere punteggi più elevati.
Secondo Federfarma, “del nuovo concorso non si sentiva la necessità” e comunque la farmacia “non è più un’impresa sostenibile”. Il sindacato porta i numeri della crisi: “Nella provincia di Palermo, dove sono presenti 329 farmacie, uno dei più grandi distributori intermedi del farmaco, sovrastato dalle esposizioni debitorie provocate da quelle farmacie che non hanno più liquidità e mezzi persino per rispettare lunghe dilazioni sull’acquisto di farmaci, è prossimo alla liquidazione. Inoltre, una farmacia ha chiuso battenti ed almeno altre 20 sono in grave difficoltà o in stato di pre-concordato fallimentare. In Sicilia, su 1.440 titolari, 3 hanno dichiarato default nelle province di Siracusa e Caltanissetta e altri segnalano di accingersi a portare i libri in tribunale”. Il sindacato insorge contro i criteri che hanno portato all’assegnazione delle nuove farmacie, criteri che avrebbero avrebbero favorito solo i più anziani (il concorso era per soli titoli) e non i giovani. Basta scorrere l’elenco dei vincitori, pieno di nomi noti e figli d’arte, per capirlo.