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14/06/2015 08:08:00

Scirocco, incendi in tutta la provincia di Trapani. Paura ad Erice e a Marsala

 Lo scirocco di ieri, impetuoso, ha creato non pochi disagi alla provincia di Trapani, soprattutto per i tantissimi incendi che sono divampati dappertutto. I più gravi sono stati ancora una volta ad Erice e a Marsala, dove le fiamme hanno colpito la zona "industriale" di Contrada San Silvestro, richiedendo l'impiego di volontari per diverse ore fino a tutto il pomeriggio inoltrato. Fiamme anche sul lungomare, nei pressi del porticciolo turistico davanti le Cantine Florio, qui la nuvola di fumo ha coperto nel primo pomeriggio buona parte della zona del porto. A Trapani in Via Archi sono andate a fuoco due "campane" per la raccolta differenziata del vetro in Via Archi, il fuoco, alimentato dallo scirocco ha creato seri problemi ad un negozio di ferramenta. Il titolare del negozio Andrea Garuccio, nel tentativo di allontanare il fuoco con un estintore, è caduto e si è ustionato. E' ricoverato all'ospedale di Trapani. 

Un incendio, forse doloso, venerdì, intorno alle 23, si è registrato in un magazzino, con attigua abitazione, di via Lucchese, ad Alcamo.  Pare che le fiamme siano state appiccate al portone d’ingresso. A dare l’allarme sono stati i proprietari, una donna di 80 anni e la figlia 40enne. Il rogo ha provocato il distacco di intonaco dal solaio, mentre numerosi vicini di casa hanno abbandonato le case sino allo spegnimento dell’incendio. 

A Salemi un incendio è divampato in un terreno incolto a Monterosa e si è propagato a causa del vento, minacciando un'abitazione. 

A Erice in fuoco diversi ettari di sterpaglie e di macchia mediterranea, con le fiamme che hanno lambito l'antica cittadina medievale. E' stato necessario l'intervento di due Canadair. Una giornata di inferno senza precedenti - raccontano i testimoni - che ha terrorizzato non solo gli abitanti, ma anche i tanti turisti. Il sospetto è che l'incendio sia stato doloso. Per spegnerlo vigili e volontari hanno lavorato fino alla tarda serata di ieri. Furioso il Sindaco Giacomo Tranchida. Ecco una sua dichiarazione:

..un disastro annunciato! Ne seguiranno verosimilmente altri ?!
Il Presidente della Regione, On Crocetta, almeno per questa volta, ci risparmi le sue reazioni scomposte (con i cittadini ericini non attaccano) e si assuma pienamente ed incondizionatamente le responsabilità per i danni provocati.
Venga intanto ad Erice a chiedere scusa, oltre che a prendere atto e fare il conto dei danni.

Per quanto ci riguarda notizieremo senza indugio la competente Autorita' Giudiziaria per le gravi responsabilità omissive poste in essere da più parti e a tutti i livelli. Si anticipa sin d'ora la volontà di questa amministrazione a costituirsi parte civile negli istaurandi procedimenti penali per il ristoro del danno all'immagine pubblica della Città di Erice la cui fama e' internazionalmente riconosciuta, ma anche a supporto dei privati danneggiati (uliveti, vigneti, seminativi, orti, giardini e culture diverse, oltre a qualche casolare agricolo). All'uopo l'amministrazione si farà carico delle spese legali per la costituzione di parte civile da parte dei privati mettendo loro a disposizione un pool di professionisti che si occuperà della quantificazione dei danni e della successive assistenza processuale.

Sappia il Presidente della Regione che la mancata messa in sicurezza ai fini antincendio nonché per mancata ottemperanza alle vigenti Ordinanze Sindacali in materia antincendio non rimarranno impunite. Per inciso, il Presidente della Regione e' già stato sanzionato per la mancata scerbatura di area demaniale limitrofa all'Università sul lungomare di San Giuliano.

Monte Erice come è noto, per larghissima parte e' demanio della Regione Siciliana (!), così come le tre strade che dalla valle arrivano in vetta, sono di proprietà dell'ex Provincia regionale di Trapani, oggi e da ben tre anni commissariata sempre dalla stessa Regione.
Regione, la stessa titolare dell' Azienda Foreste Demaniali (che, seppur allertata di queste settimane, non ha potuto provvedere per fare solamente 1cm degli indispensabili viali parafuoco), al pari dell'Ispettorato Dipartimentale delle Foreste (che paradossalmente in Erice vetta detiene financo un Distaccamento Forestale, un vero e proprio casermone! ...di fatto assolutamente inutile. Anzi ci si chiede se lo stesso sia volutamente e perché tenuto vuoto? Dove erano gli Agenti ed il locale pronto intervento forestale? Chi li ha visti? ... proprio oggi che, in forze, dovevano essere in pre-allerta stante il preannunciato e violento scirocco che da parecchie ore soffiava), che peraltro non ha potuto impiegare gli indispensabili uomini a terra impegnati nelle operazioni antincendio/spegnimento.

Analoghe considerazioni vanno fatte per il Libero Consorzio dei Comuni / ex Pronvincia regionale, da tre anni sempre commissariata da Crocetta, e che da tre anni, sovente omette di eseguire in tempo utile la scerbatura antincendio, come financo e disgraziatamente accertato sulla ex Strada provinciale Difali/S Anna, proprio oggi in primo luogo interessata dall'incendio.

Il peggio è stato evitato? Si, tanto ormai resta ben poco del verde della Regione di Crocetta.
Sono state graziate dal fuoco, al momento ...solo i Giardini del BALIO e le pinete di proprietà comunali, perimetrali alle Mura Puniche, il resto, ormai, è un cimitero fumante.

Ma il peggio è stato evitato grazie al monitoraggio ambientale che a spese comunali sin dal 1 giugno ai fini antincendio abbiamo messo in moto avvalendoci delle Associazioni di VOLONTARI (che forse non piglieranno neanche le spese di benzina dei mezzi impiegati), grazie ai quali oggi abbiamo fatto i primi interventi sotto il coordinamento del prezioso ns geom Tilotta / Resp.le Protezione Civile comunale. A queste Associazioni di Volontari, che financo sono intervenute abbondantemente prima dei Vigili del Fuoco (invero, impegnati su tutta la provincia), va il plauso dell'amministrazione comunale. Grazie all'associazione Humanitas, grazie ai Vigili del Fuoco Discontinui, grazie all'Assne SOS Valderice, grazie all'Assne "il Soccorso", grazie a tutti i cittadini volontari "muntisi" e al personale comunale. Tutta questa gente ha permesso di contenere la furia del fuoco a terra e davanti alle fiamme, contribuendo financo a far evacuare in maniera precauzionale siti con presenza di abitanti, turisti e profughi minorenni extracomunitari.


Il mio più profondo biasimo, invece, va alla Regione, al suo Presidente ed ai Funzionari dagli stipendi d'oro che anche quest'anno hanno lasciato bruciare la montagna di Erice.

Ma non ci rassegneremo, ne ai piromani criminali ne alla Sicilia che ...fa acqua, come l'Eas di Crocetta, a cui non resta che cantare le stonate note del Governatore nerone