Non sarà una seconda “Agenda 2000”. Ad assicurarlo è stato ieri mattina l’onorevole Baldo Gucciardi, capogruppo regionale del PD, in occasione della presentazione del programma nazionale “dall' Expò ai territori - Progetto 'Le vie del Gusto in Sicilia' “, durante la conferenza stampa tenutasi ieri mattina a Salemi nella suggestiva location del Castello Normanno-Svevo. Lo ha ribadito anche Linda Vancheri, assessore regionale alle Attività produttive. Gli investimenti nella promozione del territorio siciliano all’Expo saranno soldi ben spesi, ha ripetuto, quasi a mettere le mani avanti, nell’eventualità dell’insorgenza delle immancabili critiche, più o meno strumentali, che tale iniziativa scatenerà. Precisando di “avere investito nel modo giusto, per rendere la nostra regione appetibile alle delegazioni internazionali composte da investitori e rappresentanti istituzionali che nei sei mesi dell'esposizione universale arriveranno non solo a Milano, ma anche in Sicilia". 'Dall'expo ai Territori', un programma ambizioso, quindi. Che vede il comune di Salemi capofila. Un grande ònere e onore, che comporterà una grande responsabilità non solo organizzativa e che metterà a dura prova le capacità, non solo amministrative, del comune che fu del D’Aguirre e di cui, ci riferiscono, pare vogliano cancellare ogni testimonianza. Se "da parte delle delegazioni internazionali registriamo un grande interesse nei confronti della Sicilia – come ha detto la Vancheri -, la Regione ha avuto la capacità di dare le giuste risposte a un evento come Expo", la stessa capacità dovrà dimostrarla la città di Salemi. Essa sarà infatti la 'vetrina ‘destinata alla valorizzazione del territorio e delle realtà economiche della provincia in occasione dell'Expo di Milano. E’ quanto prevede il progetto 'Le vie del Gusto in Sicilia'’. legato al programma 'Dall'Expo ai Territori'. Non sarà un compito facile gestirla questa vetrina. Ne è consapevole, almeno così ci è parso, il sindaco Domenico Venuti. “Sono orgoglioso della scelta del nostro comune come realtà capofila di un progetto che contribuirà a estendere i benefici di Expo anche agli operatori commerciali della nostra regione. Il progetto 'Le vie del Gusto in Sicilia' è la dimostrazione evidente che quando le istituzioni, la politica e l'economia decidono di mettersi in rete e lavorare per un unico obiettivo danno vita a benefici evidenti per la realtà locale". Non sappiano chi ricoprirà il ruolo del “vetrinista”. Figura, questa, come ben sanno tutti i venditori, di estrema importanza e delicatezza. Coinciderà con la persona del primo cittadino o sarà dato incarico a terzi? Si apre quindi una grande opportunità per Salemi. Ricoprire la funzione di comune capofila del progetto, insieme con Cefalù, Menfi e Randazzo, ed essere stata individuata come una delle 'Piazze Vetrina' in cui verranno esposte le filiere del turismo e dell'agroalimentare di qualità offerte dal territorio e in cui verranno promossi eventi culturali, artistici e incontri 'B2B' con gli investitori legati all'Expo, dovrebbe comportare una grande opportunità per il rilancio di questo territorio troppo a lungo abbandonato . L'obiettivo finale è quello di promuovere e valorizzare le eccellenze produttive insieme con il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico della Sicilia occidentale. Per la Sicilia orientale è stato invece messo a punto il progetto "Sicilia Madre Terra". "Con il progetto Expo dei territori si è realizzata una grande convergenza tra gli intenti del governo regionale, gli imprenditori e la politica locale che ha messo da parte i campanilismi per fare sistema e promuovere intere porzioni di territorio - ha affermato Vancheri nel corso dell’incontro -. Non si poteva pensare di organizzare un evento internazionale come Expo escludendo i territori. Con un progetto 'straordinariamente normale' facciamo marketing territoriale: promuoviamo le bellezze locali del territorio trapanese attraverso i prodotti e gli operatori del settore economico". Un saluto non formale lo ha portato Michele Mangione, sindaco di Randazzo, comune capofila nella provincia di Catania, ricordando le difficoltà economiche e finanziarie in cui si trovano quasi tutti i comuni siciliani, che necessitano di tutto a cominciare dai servizi primari. Un richiamo salutare alla dura realtà quotidiana. Per non parlare, aggiungiamo noi, dello stato precario in cui versa il nostro assetto viario, dei mezzi di trasporto e di comunicazione di livello terzomondista, della mancanza di una adeguata recettività alberghiera, della scarsa professionalità di tanti ristoratori, sempre in agguato ai danni del povero turista . Per capire cosa intendiamo dire, basti immaginare la presenza contemporanea nel nostro territorio di qualche migliaio di operatori cinesi, scozzesi o russi. Dopo il fallimento di Agenda 2000, dei vari gal, del fantomatico progetto “Case ad 1 Euro”, una ulteriore ed ennesima delusione sarebbe davvero il colpo mortale a una Città, ormai disincantata, e che, non a caso, ama rispecchiarsi ne “Gli Illusi” del concittadino Salvatore Catania, uno sconsolato romanzo storico, un inno all’ irredimibilità siciliana.
Franco Ciro Lo Re