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04/06/2015 08:45:00

Mafia Capitale, nuovo blitz. Arresti anche in Sicilia su business dei migranti

 E’ scattata all’alba di oggi a Roma la seconda parte dell’operazione “Mafia Capitale” con nuovi eccellenti arresti, anche in Sicilia, su un presunto giro di mazzette, truffe e corruzione dietro la gestione del business dell’accoglienza dei profughi e dei migranti.

44 gli arresti in corso di esecuzione in Sicilia, Lazio e Abruzzo per associazione per delinquere ed altri reati. Ventuno gli indagati a piede libero. In manette, tra gli altri, il consigliere regionale forzista Luca Gramazio. Quest’ultimo è accusato di partecipazione all’associazione mafiosa capeggiata da Carminati, che avrebbe favorito sfruttando la sua carica politica: prima di capogruppo Pdl al Consiglio di Roma Capitale ed in seguito quale capogruppo Pdl (poi FI) presso il Consiglio Regionale del Lazio.

Sullo sfondo il business legato ai flussi migratori e alla gestione dei campi di accoglienza per migranti. Il blitz dei carabinieri è in corso nelle province di Roma, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Catania ed Enna. Nell’ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia di Roma, vengono ipotizzati a vario titolo i reati di associazione di tipo mafioso, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori ed altro. Oltre agli arresti, sono in corso perquisizioni a carico di altre 21 persone indagate per gli stessi reati.

I provvedimenti riguardano gli sviluppi delle indagini condotte dal Ros nei confronti di “Mafia Capitale”, il gruppo mafioso riconducibile a Massimo Carminati, ora in carcere. Secondo gli investigatori, gli accertamenti successivi a quella tornata di arresti hanno confermato – si legge nell’ordinanza – “l’esistenza di una struttura mafiosa operante nella Capitale, cerniera tra ambiti criminali ed esponenti degli ambienti politici, amministrativi ed imprenditoriali locali”. In particolare le indagini hanno documentato quello che gli inquirenti definiscono un “ramificato sistema corruttivo finalizzato a favorire un cartello d’imprese, non solo riconducibili al sodalizio, interessato alla gestione dei centri di accoglienza e ai consistenti finanziamenti pubblici connessi ai flussi migratori”.