Solo chi non conosce personalmente Paola Gandolfo può stupirsi del pregevole livello delle iniziative promosse dall'Associazione Spazio Libero Onlus’. Si deve al suo modo originale di gestire l’associazione, un mix di caparbietà, competenza, simpatia, e ottimismo, se, da qualche anno a questa parte, a Salemi vengono organizzati eventi non preconfezionati ma caratterizzati dalla capacità di coniugare, con un perfetto dosaggio, arte, problematiche sociali e turismo. Una formula, ardua e innovativa, che con il tempo risulterà vincente. Dell’alto profilo della sfida ne è pienamente cosciente la giovane Presidente. Una ragione di più per partecipare numerosi (unico modo per dimostrare concretamente consenso e solidarietà), alla manifestazione di domenica prossima a partire dalle 16,30 in Piazza Alicia. Una Piazza, questa, inserita in un elenco tra le più belle progettate in Europa, ma deturpata dalla presenza perenne di autovetture e che nessuna Amministrazione, nemmeno quella “estetizzante” di Sgarbi/Toscani, è riuscita a restituire ai cittadini e ai turisti. Nell'ambito della manifestazione ‘Salvalarte 2015’ e in collaborazione con il Comune di Salemi, la Legambiente, la Rete Museale Naturale Belicina, le Delegazioni FAI di Palermo e di Trapani, l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Ci sarà anche la partecipazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus sez. di Trapani. Il filo conduttore dell’evento, anche questa volta, è un particolare aspetto del ricco patrimonio artistico di cui è ricca la cittadina normanna. Questa volta l’appuntamento è per andare: “Alla scoperta delle opere del Gagini a Salemi: tra arte e turismo accessibile”. O meglio dei Gagini. Già. Perché della numerosa famiglia di scultori a Salemi si hanno le opere, oltre che del capostipite Domenico Gagini, anche del figlio Antonello e del nipote Giacomo. Unanimemente riconosciuto come uno dei più raffinati scultori rinascimentali, Domenico, ticinese di nascita ma palermitano d’adozione, legherà alla Sicilia la sua vita artistica e biografica. Dando origine ad un frequentatissima bottega artistica siciliana. Senza dubbio, la più importante del periodo, dove lavoreranno i figli ed i nipoti. Una vera e propria “dinastia” artistica tra le più note in Italia e all’estero. Vi lavoreranno i figli Giovanni e Antonello, ed i nipoti Fazio, Giacomo e Vincenzo Gagini. Per non parlare dei numerosi artisti siciliani che vi si formarono. L’isola è disseminata di moltissime opere realizzate dalla bottega palermitana, ma ne esistono anche a Napoli e in diversi musei come la Natività presso la National Gallery of Art a Washington. A Salemi si possono apprezzare presso il Polo Museale la “Fonte Battesimale” realizzata nel 1463, la “ Madonna della Candelora” del 1468, “San Giuliano” (anno? XV sec.), Terracotta, Madonna col Bambino (1465) tutte attribuite a Domenico ; le “Statue Marmoree del Presepe” scuola Gaginiana, forse del nipote Giacomo, XVI sec.. Mentre, all’interno della Chiesa di S. Antonino, si trova la “Madonna delle Grazie” – presso la Chiesa di S. Agostino il “San Luca Evangelista” tutte di G. Gagini XVI-XVII sec., e, infine, presso la Madonna del Soccorso un’opera di Antonello del 1520. Un itinerario ricco e affascinante, come vi può ben intuire. Esso avrà inizio alle ore 16.30 con raduno, come si è detto, in Piazza Alicia da dove inizierà la visita guidata alle opere attribuite al Gagini, site all’interno dell’ex Collegio dei Gesuiti oggi Polo Museale. La visita proseguirà con il trasferimento, scendendo da Via Garibaldi in Piazza Libertà, per ammirare la Madonna delle Grazie anch’essa attribuita alla scuola Gaginiana e collocata all’interno della Chiesa di San Francesco detta di Sant’Antonino. Infine, ciliegina sulla torta, si potranno ammirare le altre due opere presenti nella Chiesa di Sant’Agostino. Dove si concluderà l’evento con una breve conferenza. A cui Interverranno: l’architetto Giuseppe Salluzzo, Direttore della Rete Museale Naturale Belicina; il prof. Mario Zito, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, il quale relazionerà sulle tecniche e la simbologia nelle opere dei Gagini; il prof. e scultore Salvatore Rizzuti, essendosi occupato della ricostruzione del plastico della grande Tribuna della cattedrale di Palermo, "smantellata", interverrà sul significato del “recupero” delle opere Gaginiane; il prof. Ugo Giambona, rappresentante della Delegazione FAI di Palermo. La moderatrice del convegno sarà la stessa dott.ssa Paola Gandolfo, Presidente dell’Associazione Spazio Libero Onlus. E’ doveroso sottolineare che eventi come questi possono realizzarsi grazie alla Legambiente Sicilia che, con la campagna annuale, iniziata nel 2008, e denominata “Salvalarte”, promuove e sostiene la valorizzazione del territorio e dei beni culturali nella Valle del Belice con manifestazioni di successo. Sono sempre di più le persone, singole o associate, ad impegnarsi per valorizzare, denunciare o essere da pungolo per iniziative che valorizzino il ricco ma spesso trascurato e abbandonato patrimonio artistico-monumentale di cui è tanto ricco il territorio- Franco Ciro Lo Re