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25/05/2015 06:00:00

Trapani, arriva in consiglio comunale la scissione di Misiliscemi. Pro e contro in campo

 Arriva nel consiglio comunale di Trapani, convocato per oggi, la questione dell'indipendenza chiesta dalla frazione di Misiliscemi, nuovo Comune che dovrebbe nascere con le frazioni di Salinagrande, Palma, Pietretagliate, Marausa, Locogrande, Rilievo, Guarrato e Fontanasalsa.  Il consiglio è chiamato a dare il via libera al referendum per fare nascere il nuovo Comune. Ma il suo parere è solo consultivo.  E’, infatti, la Regione ad avere l’ultima parola. Il leader dell’associazione per l'indipendenza di Misiliscemi, Salvatore Tallarita, dichiara: «E’ finito il tempo della sopravvivenza, adesso c’è quello della dignità». La proposta referendaria è sostenuta da una raccolta di firme. In 2.600 hanno chiesto di staccarsi dal Comune di Trapani. Le otto contrade pronte alla «scissione» possono contare su una popolazione di 8.669 abitanti. Qui c'è il link dell'associazione "Misiliscemi".  Qui invece c'è il link al nostro articolo sulla vicenda. 

Per l’occasione del consiglio comunale di oggi l’associazione “A Misura d’Uomo”, che è contraria alla "secessione" e ha anche presentato le proprie “osservazioni” al procedimento, ha organizzato un sit-in davanti Palazzo Cavarretta dalle 17 alle 18.15. Il portavoce di “A Misura d’Uomo”, Natale Salvo, aveva presentato, lo scorso 25 febbraio, una serie di osservazioni contro il distacco delle Frazioni Sud che sono state ribadite nel corso dell’incontro di oggi. Tra le conseguenze segnalate dalla delegazione, composta dagli avvocati Giuseppe Marascia e Francesco Faliero, dalla professoressa Mariapia Culcasi e dalla dottoressa Giusy Salvo, ci sono “il grave danno all’immagine del Comune, poiché l’aeroporto non sarebbe più di Trapani bensì diventerebbe l’aeroporto di Marausa, ma anche economico per la perdita degli introiti dell’Imu che causerebbero un necessario nuovo taglio dei servizi erogati dal Comune di Trapani ai propri concittadini”. «Un’eventuale conclusione positiva del procedimento in atto danneggerà oltremodo la città ed i restanti suoi cittadini – spiega Natale Salvo – tanto nell’immagine quanto nello sviluppo poiché li priverà di risorse economiche essenziali. Si tratta di un’iniziativa secessionista egoistica, attivata da una piccola parte della città. Oggi, invece, serve un approccio solidale alla politica».
«L’associazione propone, invece l’autonomia – spiega l’avvocato Giuseppe Marascia – con l’approvazione del regolamento che attuerebbe le previsioni degli articoli 58-62 dello Statuto comunale che permetterebbe alle frazioni, sia quelle sud che quelle nord, di avere un proprio Consiglio di Circoscrizione».
«Il nostro pacifico e pacifista sit-in davanti l’ingresso di Palazzo Cavarretta – sottolinea Natale Salvo – vuole sensibilizzare il Consiglio comunale ad un voto oculato, nell’interesse supremo della città e non a favore dell’ipocrita sostegno ai propri elettori personali delle frazioni sud».
«Trapani è una sola ed una sola deve rimanere – conclude l’avvocato Francesco Faliero di “A Misura d’Uomo”-. Trapani, anzi, deve diventare una Grande Città, assieme ad Erice. Riteniamo che l’amministrazione debba dare un segnale di vicinanza al popolo delle frazioni e dei quartieri periferici. L’unico possibile è quello di votare no alla secessione e sì al decentramento».

“A Misura d’Uomo” è tornata a proporre l’istituzione dei Consiglii di quartiere sia per le frazioni sud sia per quelle nord della città. “I consiglieri di questi organi non hanno titolo ad alcun gettone di presenza, e la loro funzione sarebbe semplicemente svolta nell’interesse del bene comune”, hanno precisato i rappresentanti di “A Misura d’Uomo”.



Cittadinanza | 2024-07-24 12:46:00
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