Va in onda oggi su Rai 2, in diretta da Vienna, la finale dell’Eurovision Song Contest, e per l’Italia partecipa Il Volo con il marsalese Ignazio Boschetto. Sfiderà i cantanti delle 27 nazioni rimaste in gara si sfideranno a colpi di televoto, per vincere la sessantesima edizione dell’Eurovision.
L’Eurovision va in onda per la prima volta nel maggio del 1956. Il regolamento - cambiato più volte nel corso dei sessant’anni - prevede che ogni Stato europeo possa partecipare con un cantante che la rappresenti, con una canzone che può essere cantata in qualsiasi lingua. Chi vince, viene invitato ad organizzare in patria l’evento dell’anno successivo.
Se alla prima edizione parteciparono solo sette nazioni, negli anni i concorrenti aumentano e vengono ammessi anche Stati non europei come Israele, la Turchia e la Russia. Dimenticato per tutti gli anni Duemila, l’Italia ha ricominciato a partecipare all’Eurovision Song Contest nel 2011. Sul palco è salito il vincitore di Sanremo giovani Raphael Gualazzi, classificandosi secondo. Dal 2013 all’Eurovision partecipano i vincitori di Sanremo: Marco Mengoni con «L’essenziale» (settimo classificato), nel 2014 Emma Marrone con «La mia città» (ventunesima). Oggi, invece, per l’Italia canterà il trio di tenori Il Volo, con «Grande amore».
Il festival è tornato a far parlare di sè lo scorso anno, con la vittoria dell’austriaca Conchita Wurst. Quest’anno, invece, i bookmaker danno per favorite Svezia e Russia, ma in molti sono pronti a scommettere anche sui tre tenorini italiani de Il Volo.
L’Eurofestival 2016 sarà organizzato dalla nazione vincente e i bene informati vociferano, infatti, che potrebbe trattarsi proprio dell’Italia, e in questo caso la sede prescelta per il maxi evento europeo potrebbe essere Torino (dopo Napoli nel 1965 e Roma nel 1991).
La novità di quest’anno, che renderà intercontinentale l’Eurovision, è l’inedita partecipazione anche dell’Australia, che schiera Guy Sebastian. Il suo nome potrà non dire molto in Italia, ma Sebastian è considerato uno dei cantanti di maggior successo di sempre in patria, primo vincitore dello show «Australian Idol» e giudice della versione australiana di «X-Factor».
Il meccanismo di voto è forse l’aspetto più complicato dello spettacolo, perchè a scegliere sono chiamate tutte le nazioni partecipanti. Consiste in una combinazione al 50% di televoto e 50% del voto di una giuria di 5 professionisti. Attenzione però: i telespettatori non possono votare per il cantante della loro nazione e il televoto rimane aperto solo per 15 minuti, alla fine dell’ultima esibizione.
L’Italia è tra i paesi fondatori ma conta nel suo palmarès solo due vittorie: Gigliola Cinquetti nel 1964, con «Non ho l’età» e Toto Cutugno nel 1990, con «Insieme: 1992». A sorpresa, la nazione più vincente è la piccola Irlanda, che ha portato a casa sette premi, tre dei quali vinti uno dopo l’altro tra il 1992 e il 1994.
Il più assiduo frequentatore dell’Eurofestival è stato Domenico Modugno, con tre partecipazioni: nel 1958 con «Nel blu dipinto di blu», nel 1959 con «Piove» e nel 1966 con «Dio come ti amo». Sul palco, però, sono saliti molti dei grandi della canzone italiana, da Claudio Villa a Mia Martini, passando per Gianni Morandi e Romina e Al Bano.