Michele Rallo: Vertenza Ustica Lines, io sto dalla parte dei lavoratori

Michele Rallo: "Vertenza Ustica Lines, io sto dalla parte dei lavoratori"

È difficile in questo momento prendere posizione di fronte ad una vertenza di tale proporzione, quella che vede la compagnia di navigazione Ustica Lines minacciare il licenziamento di 400 dipendenti e il blocco del servizio, ennesimo ultimatum alla Regione Sicilia che minaccia l’annullamento del bando di gara dopo che da quasi un anno non paga le spettanze (almeno solo il 50% pare).

L’Ustica Lines è una delle realtà imprenditoriali private più grandi e più strutturate che opera nella provincia di Trapani. Una provincia del mezzogiorno d’Italia dove la disoccupazione giovanile è superiore al 40%.
Non voglio entrare nel merito della vicenda, quindi non prenderò posizione in favore della Regione Sicilia che sostiene di aver pagato negli anni troppo caro il prezzo di questo servizio, o la parte dell’imprenditore Morace, patron della Ustica Lines e del Trapani Calcio, che rivendica un bando di gara disputato regolarmente e soldi mai erogati.
Ma sento l’esigenza in qualità di politico (sono al secondo mandato elettivo come consigliere comunale del Comune di Favignana), di prendere una posizione forte e ferma per quanto riguarda i lavoratori della Ustica Lines Spa e sul rischio del loro imminente licenziamento (le lettere di licenziamento sono già pronte).
I lavoratori della Ustica Lines Spa, per noi cittadini delle isole Egadi e per tutti i turisti che vengono a migliaia a visitare l’arcipelago durante la bella stagione estiva, sono il primo biglietto da visita con il quale ci presentiamo. Sono loro che ci permettono durante il lungo inverno di viaggiare, e che garantiscono quel servizio sempre professionale a bordo degli aliscafi e dei mezzi navali della compagnia. Loro sono famiglie, mutui da pagare, sogni da realizzare; sono volti di gente laboriosa che dovrebbero essere, nonostante la situazione complicata, al centro dei nostri pensieri.
E lo sono. Si tratta di tutelare il lavoro e la giustizia sociale. Di rispettare il lavoratore prima di tutto.
Sono sicuro che la Regione e lo stato centrale stiano facendo del loro meglio per trovare una rapida e definitiva soluzione al problema, ritrovando equilibrio tra stato, in questo caso la regione, le esigenze dell’imprenditoria privata e l’intera comunità.
E sono altrettanto sicuro che il comandante Morace sta' facendo di tutto per salvare la propria compagnia e garantirne alla stessa la continuità nel futuro; perché alle Egadi ci saranno sempre persone che viaggeranno e turisti che le visiteranno, e perché a Trapani ha trovato persone serie che guardano allo sviluppo di questo territorio.
Vorrei che quei 400 Lavoratori non si utilizzino come mero ricatto , ma come primo patrimonio della Ustica Lines, capitale sociale della spa, come risorsa che deve essere difesa a prescindere da tutto; creando, se ci dovessero essere i presupposti, un nuovo piano industriale alternativo, sempre insieme alle forze politiche regionali e statali e la comunità. Garantando così il livello occupazionale.
Spero che come grande e importante impresa, come progetto di sviluppo nella nostra terra, l’Ustica Lines non faccia troppi passi indietro, scordando il territorio e i suoi dipendenti.
Spero che il mio pensiero non venga frainteso o peggio ancora strumentalizzato, rivolgo con semplicità da consigliere comunale del Comune di Favignana che si risolva la vertenza, addivenendo ad una soluzione, magari garantita da un arbitro neutro come il nostro sig. Prefetto e lo steto centrale.
Io sono dalla parte dei lavoratori e della comunità.