Gentilissimo Signor Sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone, a distanza di due anni devo ricredermi e lo faccio con vero piacere.
Innanzitutto complimenti se, il suo disinteressato contributo , é servito a smantellare il marcio e tossico impero costruito in un territorio giá di per sé devastato e dove Tomasi di Lampedusa aveva già previsto tutto
Caro Gaspare, da anni ho sostenuto che il territorio era, é, e sempre sará altamente e infelicemente contaminato da infiltrazioni mafiose. E invece no!! Tutti, dico tutti mi hanno sembre imbonita raccontandomi la favola di "Alice nel Paese delle Meraviglie"
La collusione in alcuni ambienti, la provincia di Trapani detiene il primato, é una virtù. Il lavoro nero di tante umili persone e popoli, italiani, polacchi, tunisini, romeni che da tempo sono insediati sul territorio Petrosileno e su tutto il Trapanese, è una tragedia che solo loro possono raccontare. Gli stessi umili e remissivi popoli a cui spesso e ingiustamente, vengono addebitate furti e rapine. Scoviamo tutti questi finti, troppi benefattori che non hanno il diritto né dignitá nel calpestare l´umiltá di un altro uomo, di ogni uomo, indipendentemente dalle proprie origini. Questo era il pensiero di mio padre ed è per questo che siamo fuggiti da un futuro altamente compromesso e illegale. Ogni tanto ritorneró a Petrosino per verificare se come da protocollo locale tutto procede con la solita abietta modalitá. Ritorneró per sostituire i rubinetti che puntualmente ogni anno tranciano . Torneró per sostituire ed acquistare una nuova antenna perché qualche gentil cittadino ha ben pensato di rubare la mia perché a lui i soldi occorrono per portare a cena l´amichetta di turno. Torneró perché non voglio piú vedere cani randagi e gattini messi nei sacchetti e poi ben sigillati buttati in mezzo alle vigne di fianco alle loro stesse abitazioni. Torneró per togliere la spazzatura che sempre qualche gentil Signora posiziona davanti al mio cancello nonostante i bidoni sparsi su tutto il territorio. Torneró anche e soprattutto per ringraziare in primis Gaspare Giacalone e il suo team. Torneró soprattutto per visitare mia madre che lí purtroppo é venuta a mancare. Torneró per quel pezzo di mare e quel tramonto che da adulta apprezzo sempre piú. Torneró per guardare in faccia chi da sempre ha tentato di convincermi che i giornalisti scrivono per guadagnare e che io leggevo troppi libri del caro amico comune Giacomo Di Girolamo e per questo mi ero inventata che esisteva la "Mafia".
Concludo ricordando Paolo Borsellino, Procuratore della Repubblica di Marsala: “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità".
Rosanna Mineo