Tra le tante scritte che deturpano gli edifici della nostra città, al centro storico e nelle periferie, da giorni n’è apparsa una all’incrocio di Via Andrea D’Anna con Via Frisella. Essa si distingue da tutte le altre che con tengono frasi stupide di un vandalismo becero ed insignificante perché questa, con un inverosimile salto di qualità, si rivolge ad un personaggio della nostra storia risorgimentale. E’ una inequivocabile manifestazione dispregiativa della memoria di Andrea D’Anna, fratello di Giuseppe, marchese del Canneto, proprietario di parte del fossato punico tra Porticella e il convento di San Francesco (ex Ospedale San Biagio).
Andrea D’Anna, come quasi tutti i nostri concittadini che cospirarono contro il governo borbonico auspicando l’Unità d’Italia, aderì alla massoneria ma vi ricoprì ruoli certamente marginali. Predersela con la sua memoria con una offesa volgare e miserevole suscita un interrogativo inquietante. Chi ne potrà essere stato l’autore ?
Intanto, prego l’ufficio comunale competente di eliminare quella scritta ignobile che oltre a deturpare l’aspetto della via omonima provoca indignazione in quanti esigono che le memorie cittadine vengano rispettate e mantenute nel massimo decoro urbano.
Elio Piazza