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27/03/2015 06:20:00

Università di Trapani, continua la protesta. Approvato emendamento all'Ars. Basterà?

 Continua la mobilitazione degli studenti del Polo universitario di Trapani che rischia la chiusura dopo il recesso dell’ex Provincia di Trapani dalla partecipazione al Consorzio universitario. Ieri gli studenti si sono riuniti in aula magna per discutere delle attività da intraprendere per salvare il Polo.
L’incontro arriva dopo le notizie arrivate dall’Ars, e comunicate dal deputato regionale Mimmo Fazio. Si aprono degli spiragli per salvare il Consorzio universitario con l’emendamento approvato dalla Commissione Affari istituzionali dell’Ars che tra le funzioni assegnate ai Liberi consorzi di Comuni (cioè le ex Province) c’è anche il “Sostegno e sviluppo dei Consorzi universitari presenti nel territorio nonché degli enti culturali già sostenuti dalle ex province regionali”.
Questo il riferimento che potrebbe far sperare gli studenti trapanesi. Ma i tempi della politica sono lunghi, e bisogna stare con i piedi per terra. Gioisce Mimmo Fazio, estensore e firmatario dell’emendamento: “Abbiamo inserito con un emendamento il puntuale riferimento ai Consorzi universitari perché non si innescassero equivoci”.
“L'Assemblea – aggiunge Fazio – mette in sicurezza, almeno dal punto di vista normativo, il grande bagaglio di esperienza accademica e di cultura prodotta dai Consorzi Universitari in questi anni. Un intervento che, almeno in parte, ripara l'insipienza di questo Governo Regionale e, soprattutto del Presidente Crocetta”.
Il rischio soppressione del Consorzio universitario trapanese, e quindi del Polo, è sorto due anni fa con l’abolizione, che abolizione non è, delle Province. Quella di Trapani era socio di maggioranza del consorzio, il primo commissario straordinario Darco Pellos aveva deciso per il recesso dal Consorzio, Ingroia aveva revocato il recesso, ma senza nulla di firmato, e Ignazio Tozzi ha in sostanza confermato il recesso comunicando che avrebbe concesso 500 mila euro, anzichè 860 mila, ma con la condizione che il Consorzio rinunciasse a crediti passati, presenti o futuri. L’incertezza economica sorta in queste ultime settimana hanno fatto scattare la mobilitazione degli studenti. Le due associazioni studentesche Alfaomega e UniTrapani hanno scritto alle autorità e stanno difendendo il Polo universitario in ogni modo. In tutto ciò si inserisce anche la beffa, perchè pare che i soldi si siano trovati per il Consorzio universitario di Agrigento, nelle stesse condizioni di Trapani. “Abbiamo appreso - scrivono in un documento le due associazioni studentesche - che il presidente Crocetta ha assunto un impegno formale per l'erogazione di un contributo pluriennale con vincolo di destinazione in favore del Consorzio Universitario di Agrigento che garantirà la permanenza dell'Università ad Agrigento. Confidiamo che il medesimo provvedimento sarà adottato anche in favore del nostro Consorzio. Non riusciamo a scorgere alcuna ragione che possa giustificare una possibile disparità di trattamento tra situazioni analoghe”.
“La mia preoccupazione, ora, riguarda i tempi – dichiara ancora Fazio a proposito dell’emendamento –. Non vorrei fosse troppo tardi e se oggi siamo ancora qui a sperare lo dobbiamo alla concretezza del mondo accademico e della Università di Palermo che dal canto suo ha assicurato le attività universitarie nel corso del 2014 mantenendo vivi ed operativi i corsi di laurea di Trapani facendosi carico dell'impegno finanziario complessivo pur nella precarietà finanziaria e giuridica in cui il Governo Crocetta ha lasciato il Consorzio”.
Intanto i ragazzi stanno ricevendo la solidarietà dei colleghi universitari di altre città, da Palermo, alla stessa Agrigento. Da ricordare che il Polo di Trapani comprende anche Marsala, dove c’è il Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia. Il rischio è per il Corso di Marsala.