di Massimo Jevolella - L'orrenda strage di Tunisi servirà certamente a infiammare ancora di più la propaganda bellicosa dei partiti islamofobi in Italia e in tutto l'Occidente. Ma questa è la via sbagliata. Questa è la via suicida. Ora più che mai, è necessario invece unire i nostri sforzi a quelli dei milioni di musulmani moderati, che sono in realtà le prime vittime del terrorismo. Pensate solo al danno enorme che subirà l'economia tunisina per la terribile botta al turismo che deriverà da questa azione criminale. Leggo nelle cronache questa notizia: "Il partito islamico tunisino Ennahda, dissociandosi dal radicalismo, ha organizzato per la serata un sit-in nel centro di Tunisi per condannare l'attacco. Numerosi manifestanti si stanno raccogliendo davanti al teatro comunale in Avenue Bourguiba con cartelli e bandiere tunisine, intonando slogan come "'Tunisia libera, via i terroristi". Ecco dunque con chi ci dobbiamo alleare. Non con i "terroristi" di casa nostra, gli islamofobi fascio-leghisti che vorrebbero la guerra santa contro l'Islàm. I due opposti estremismi lavorano per la stessa causa, come sempre. Occorre tenere le distanze da entrambi, condannarli entrambi, Oppure sarà la fine.