«Fino ad ora i trapanesi non si sono minimamente accorti dell'emergenza rifiuti nella nostra città, ma dal 27 marzo non so cosa potrà accadere». Parola del sindaco di Trapani Vito Damiano che, nella mattinata di ieri, ha condotto una conferenza stampa in Prefettura assieme al Prefetto Leopoldo Falco. «Ci vuole collaborazione tra le istituzioni – ha detto Falco – per uscire da una gestione emergenziale del ciclo dei rifiuti». Facile a dirsi, ma chiaramente l'incontro con i giornalisti nasce dalla querelle che nei giorni scorsi ha coinvolto Damiano e Sonia Alfano, in qualità di commissario straordinario dell'Ato Tp2 Belice Ambiente. Una querelle che, in barba alle sinergie istituzionali, ha visto i due nettamente contrapposti.
La questione è stata sviscerata da Damiano che, ripercorrendo la genesi dell'emergenza rifiuti, ha arricchito di particolari le ultime vicende riguardanti l'ordinanza con la quale aveva bloccato il conferimento di rifiuti presso la discarica di Borranea da parte degli undici Comuni dell’Ato Belice e di Terrasini e Partinico. «Al 27 marzo, secondo proiezioni matematiche, la discarica di Borranea sarà stracolma. Bloccando il conferimento agli altri comuni avremmo permesso all'ultima vasca di funzionare per almeno altri 15/20 giorni. Una tempistica che ci avrebbe permesso di scavalcare il periodo pasquale, ma che in ogni caso ci avrebbe rivisto in difficoltà. Non volevo fare un braccio di ferro per partito preso e di conseguenza ho deciso di ritirare la mia ordinanza. Ieri sera ho inviato una lettera al Dipartimento per capire dove andremo a conferire i rifiuti della nostra città (Trapani) non appena Borranea sarà offlimits e attendo risposta. Non vogliamo soluzioni tampone, ma un alternativa valida almeno fino a novembre». Già, perchè soltanto a novembre 2015 si potrà tornare a conferire nella discarica di Borranea (è in fase di costruzione una nuova vasca). E fino ad allora?
La soluzione potrebbe essere l'autorizzazione a conferire presso la discarica di contrada Campana Misiddi a Campobello di Mazara. «La discarica di Campobello è stata presentata come un alternativa anche da Sonia Alfano – ha precisato il Prefetto Falco – e credo che più che di interventi tecnici, siano necessari degli interventi amministrativi. Siamo tutti tenuti a dare il massimo, io stesso ho parlato con Crocetta in questi giorni e oggi pomeriggio incontrerò i sindaci di Castelvetrano e Mazara. Bisogna valutare la posizione della Regione, dell'Assessorato, dei vari comuni, delle autorità competenti, ma tutti questi poteri non devono confliggere». Dal 27 marzo, in buona sostanza, la munnizza trapanese potrebbe puzzare più del previsto, ma non solo. Infatti a causa della disponibilità ridotta di mezzi di trasporto, dal 27 marzo potrebbe costare fino al 40% in più. Spese che prevalentemente riguardano il noleggio mezzi. Spese che graveranno sulle spalle dei trapanesi, con buona pace della Regione.
TANCREDI. Si è tenuta ieri pomeriggio l’audizione in commissione Ambiente all’Ars con oggetto l’emergenza rifiuti nel Trapanese e, quindi, la chiusura della discarica di Campobello di Mazara. Era presente anche il commissario di Belice Ambiente Sonia Alfano. “Cassonetti pieni e strade invase dai rifiuti, i cittadini sono ormai preda di una terribile emergenza sanitaria”. Questo quanto emerso dall’incontro di ieri richiesto dal deputato M5s Sergio Tancredi, che oggi affonda: “Bisogna predisporre un percorso che preveda una gestione ordinaria del servizio di raccolta e deposito rifiuti”. “Tutte le problematiche che stiamo vivendo nel nostro territorio – aggiunge Tancredi - sono figlie dell’incapacità politica di concertare un percorso virtuoso che passa dal controllo puntuale della società d’ambito, e della chiara volontà di alcuni di agire sempre in stato di emergenza, ovviamente più dispendioso di quello ordinario”. “Ed io pago – avrebbe detto Totò – perché tanto ci pensano i cittadini a pagare il ‘dazio’”. Il parlamentare M5s invita le amministrazioni degli 11 comuni soci della Ato Belice Ambiente a concertarsi nel controllo e nell’indirizzo di una gestione ordinaria, ormai indispensabile, del servizio.