Al direttore responsabile della testata TP24.it, Giacomo Di Girolamo.
Gentile collega,
non essendo mia intenzione entrare nel merito delle varie argomentazioni sollevate dell’articolo dal titolo “Anche a Campobello di Mazara è emergenza rifiuti per la chiusura della discarica” pubblicato ieri sulla testata da te diretta, mi preme tuttavia intervenire sulle affermazioni che riguardano direttamente la mia persona. Nel rispetto di un diritto di cronaca fedele ai principi della verità, ai sensi dell’art. 8 della legge sulla stampa 47/1948 e ad onor di chiarezza, chiedo, pertanto, che venga pubblicata integralmente la mia replica.
In primis, ti invito a consultare attentamente la sentenza della Corte dei conti riguardante gli incarichi contestati all’ex sindaco Caravà in modo da rendersi immediatamente conto che quest’ultimo, pur essendo stato condannato al risarcimento dei danni erariali per alcuni di essi, non lo è stato affatto per quanto riguarda l’incarico conferito al portavoce.
La verifica delle fonti, infatti, dovrebbe essere la prima regola osservata da un giornalista se non si vuole scivolare nella disinformazione o nella pretestuosità.
Altra cosa sono i rapporti tra i colleghi, che riguardano piuttosto l’etica professionale e la deontologia. Da un punto di vista esclusivamente personale, infatti, ritengo triste subire da parte di un collega un attacco come questo, basato soltanto su allusioni tendenziose e su pregiudizi. Come se non fosse possibile che l’attuale Amministrazione potesse riconoscere i miei titoli, oltre che la serietà, la professionalità e l’onesta intellettuale con cui ritengo di svolgere sempre il mio lavoro.
Avrei dovuto forse essere io a “parlare” di te, basandomi invece su fatti dimostrabili, quando, in diverse occasioni, la testata TP24.it ha copiato integralmente i miei articoli pubblicati sul quotidiano “La Sicilia” senza citare la fonte.
Tanto ti dovevo.
Antonella Bonsignore
Ringraziamo Bonsignore della generosa replica, leggermente sproporzionata ad una parentesi di un articolo che parla d'altro, un inciso in cui si prende atto - dato che nessuno lo ha comunicato - che la giornalista fa da portavoce al Sindaco Castiglione, come lo ha fatto per il precedente, Caravà. Questa replica un po' fuori luogo (come se avessimo espresso dei giudizi sul lavoro di Bonsignore...) conferma la mia sensazione che la categoria dei giornalisti provinciali ha sempre grande imbarazzo a parlare di ciò che li riguarda da vicino: incarichi, doppi ruoli, uffici stampa, compensi. Non ho mai compreso bene il perchè. (gdg)