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09/03/2015 20:09:00

Pd, in Sicilia la base in rivolta contro l'ingresso di Articolo 4 e degli ex centrodestra

 DAL deputato nazionale Giovanni Burtone ai circoli di partito. Da Catania a Trapani. Dalle tessere strappate ai manifesti di protesta. Dopo il matrimonio "celebrato" alle Ciminiere di Catania tra dem e Articolo 4 alla presenza del vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini, aumentano le turbolenze dentro al Pd per l'apertura ad ex esponenti di centrodestra. "Ho contrastato con tanti amici il cuffarismo e il lombardismo, non certo per ritrovarci un Pd a porte girevoli", scrive Burtone sulla sua pagina Fb. Parole condivise da oltre 260 persone: esponenti della base del Pd ma anche dirigenti locali come Marcello Tringali, vice segretario di circolo e componente della direzione provinciale del partito. Ed è dentro i circoli e dentro gli organismi che l'aria si è fatta pesante. Nel Catanese ma anche in provincia di Trapani, la stessa del capogruppo all'Ars Baldo Gucciardi. Il primo a dover sancire l'unione tra i gruppi a Palazzo dei Normanni. E l'ingresso in casa pd dei deputati di Articolo 4: Luca Sammartino, Valeria Sudano, Paolo Ruggirello e Raffaele Nicotra. Venerdì Gucciardi era alle Ciminiere oggi però precisa: "La fusione non avverrà domani. Il gruppo ha votato ad unanimità che potrà esserci solo dopo alcuni passaggi preventivi". Tra questi il confronto con i territori e il tesseramento dei deputati. Che si annuncia lo scoglio più difficile. A Trapani, per restare in tema, la direzione provinciale ha fatto avere a Raciti un documento in cui esprime "totale contrarietà ad annessioni di massa e a freddo". Nel mirino non solo l'ingresso al Pd di Ruggirello ma "un'annessione a freddo" senza la revisione degli assetti politici locali. Che in tanti comuni al voto vedono candidati contrapposti. Così ad esempio a Marsala, dove Articolo 4 candida il presidente del Consiglio, Enzo Sturiano, e il Pd ha scelto con primarie Alberto Di Girolamo. E ancora a Paceco dove il Pd è all'opposizione del partito di Sammartino. Per finire a Castelvetrano dove i Dem sono usciti dalla giunta e "la posizione dei futuri compagni di partito - dice il segretario provinciale Marco Campagna - resta poco chiara". Nel Catanese, invece, la frattura aperta dai circoli di Misterbianco e Motta Sant'Anastasia provoca nuovi smottamenti. Venerdì è prevista una direzione provinciale che si annuncia di fuoco. Ma ieri a Motta altri dieci iscritti hanno restituito le tessere.
Mentre a Misterbianco la città è stata riempita di manifesti con la scritta "Non in mio nome", in segno di protesta. "Se la discarica prende la tessera del Pd. Il Pd non può più essere il luogo del nostro impegno", si legge.
In calce, la firma di 15 iscritti tra cui il segretario Natale Falà, il vice Massimo La Piana e Igor Nastasi, candidato del Pd alle ultime regionali. Ad agitare la base anche altre adesioni: dall'ex sindaco forzista di Ragusa Nello Dipasquale che ha fatto l'iscrizione online, a quelle nell'aria da tempo dell'ex Mpa ed Udc Nicola D'Agostino e dell'ex Udc Marco Forzese. Malumori che nutrono il laboratorio anti - Renzi lanciato da Sel ed ex Civatiani.