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10/02/2015 06:30:00

Primarie Pd. Antonella Milazzo: "Una festa. Ora uniti verso le elezioni"

Sono stati circa 5.500 i votanti alle elezioni primarie del Partito Democratico a Marsala. Antonella Milazzo, deputato regionale, se l’aspettava un numero del genere?

 

Avevo pensato che 3 mila votanti sarebbe stato il risultato minimo da raggiungere, 4 mila sarebbe stato un buon risultato. Ma l’affluenza di domenica è stata eccezionale.

 

Oltre 5 mila votanti, e tutto, sembra, si sia svolto in ordine. Non ci sono stati i problemi tipici delle primarie, senza polemiche, senza accuse al vetriolo.

 

Ho fatto un giro di seggi. Ho riscontrato un clima di festa. Una giornata bellissima. Questo è il dato più rilevante, oltre a quello dell’affluenza. Un’affluenza che nessuno poteva aspettarsi, che dimostra la buona salute del partito. Il Pd si conferma l’unico partito che riscuote la fiducia dei cittadini. Le operazioni si sono svolte in ordine, e questo testimonia la serenità con cui i tre candidati hanno affrontato questa competizione. La macchina organizzativa ha funzionato benissimo. Queste primarie lasceranno un bel ricordo nella storia politica di Marsala.

 

Milazzo, non ha mai rivelato quale candidato sosteneva dei tre. Ora che ha vinto Alberto Di Girolamo lo può dire...

 

No, non lo dico neanche adesso.

 

Ma se l’aspettava la vittoria del segretario del partito?

 

Negli ultimi giorni non si riusciva a percepire chi potesse spuntarla. Però si avvertiva la grande crescita del voto di opinione a favore di Alberto Di Girolamo. I numeri sono stati imprevedibili, c’è stato molto il voto di opinione, di cittadini liberi non contattati e hanno fatto una scelta autonoma. I numeri sono talmente alti per cui credo che nessuno dei tre poteva prevedere cosa potesse accadere.

 

Sono state alla fine delle primarie di coalizione. I numeri lo suggeriscono che non è stato soltanto il Pd a interrogarsi sul candidato sindaco, ma anche gli alleati. Anche perchè ognuno dei tre candidati aveva una propria idea di coalizione.

 

Se così fosse hanno sbagliato gli alleati a non dichiararlo prima, perchè questa è la vittoria del Partito Democratico. Loro hanno contestato queste primarie. Non c’è stata nessuna dichiarazione di voto, per l’uno o per l’altro candidato, da parte degli alleati. E’ chiaro che hanno votato cittadini che non erano contattati da nessuno, che probabilmente in passato hanno votato per altri partiti. Però se ci fosse stato un voto organizzato da parte degli alleati sarebbe stato un errore politico grave da parte loro non dichiararsi.

 

Antonio Parrinello è lo sconfitto di queste primarie. Ha ideato lui la candidatura di Luigi Giacalone, e magari ci si aspettava qualcosa di più.

 

Ci si aspettava qualcosa di più. Credo che ci sia stato un errore di comunicazione. Perchè i dati del centro città dimostrano che il messaggio non è arrivato. Sono state poche persone che hanno lavorato in centro per Giacalone. Sono comunque risultati importanti in termini assoluti. Evidentemente la proposta non è stata apprezzata. Adesso sta a noi tutti mettere insieme questi pezzi importantissimi del Pd per arrivare al risultato delle elezioni di primavera.

 

Alla fine Di Girolamo è un candidato ideale per le elezioni. Forse dovrebbe avere un pizzico della tenacia i Angileri e un pizzico della popolarità di Giacalone soprattutto nella periferia di Marsala?

 

Sono infatti tre target che vanno sommati. Il risultato di Alberto Di Girolamo è importantissimo, ma adesso dobbiamo fare un lavoro di ricucitura. Vedendo le dichiarazioni di Angileri e Giacalone c’è la volontà di lavorare per un risultato comune.

 

Possiamo dire che, nel rapporto politica-cittadini, queste primarie segnano un punto di non ritorno. Sarà impossibile  che in futuro il Pd a Marsala scelga un candidato sindaco senza passare dalle primarie.

 

C’è una rinnovata attenzione che ci premia e ci dà fiducia. I cittadini vogliono partecipare e essere coinvolti nelle scelte. Quello che è l’antipolitica e la protesta a Marsala si sono tradotti in maniera virtuosa in una sana partecipazione e in un progetto politico del Partito Democratico. Non ha vinto il populismo, la demagogia. Ha vinto la voglia di partecipare.

 

Magari da altre parti d’Italia vogliono da Marsala la formula segreta su come non far litigare i candidati. Perchè ovunque le primarie hanno generato liti feroci.

 

Il segreto sono i candidati. La grande correttezza e capacità di tenere insieme squadre senza far mai debordare i toni. La preoccupazione era che la legittima competizione andasse in passaggi che poi avrebbero reso impossibile marciare insieme fino alle elezioni. A Marsala non è avvenuto. Abbiamo dato una lezione, da Genova in giù di come si fanno le primarie. Questa pagina incoraggia tutto il partito democratico siciliano.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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