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23/01/2015 20:13:00

Cessa la terza pagina di The Sun. E il femminismo...

The Sun, quotidiano inglese di un milione e mezzo di copie, ha eliminato la terza pagina, dedicata a immagini di piacevoli donne discinte. Era una caratteristica che durava da quarant'anni. Le associazioni femministe da tempo l'avevano presa di mira e ne auspicavano la chiusura. Inutile dirne il perché: lo sanno tutti quelli che hanno avuto a che fare con le femministe. Secondo loro, l'immagine della donna utilizzata come valvola di sfogo del desiderio maschile é una violenza alla loro natura, da parte dell'uomo privo di rispetto. La chiusura della terza pagina della rivista é stata considerata una vittoria del femminismo. Ma non lo é: é, invece, la vittoria delle femmine.
Da tempo sono uscite dal mercato la maggior parte delle riviste pornografiche. Cos'é successo? gli uomini non apprezzano più l'aspetto della donna? no, semplicemente non c'é più bisogno di comprare una rivista specializzata, perché il porno é dilagato dappertutto. Le fattezze femminili si trovano denudate dappertutto. Un comune film visto comodamente seduti davanti il televisore, o in un locale cinematografico, può dare, a chi vuole, tutta la quantità di tette e culi desiderata. Difatti, sono pure scomparse le sale a luci rosse, dove masse di uomini si riversavano per la visione di scene ad alto tasso di sensualità.
Il femminismo ha avuto una funzione nell'equiparazione dell'immagine femminile a quella maschile. Soprattutto a partire dal dopoguerra, e più ancora a partire dagli anni Sessanta ha contribuito alla liberazione della donna da ancestrali tabù. Ha operato nel senso di affrancarla dal timore di mostrarsi per quello che é. Una persona, fisicamente diversa dal maschio, ma ugualmente degna di rispetto in tutti i sensi, spirituale e fisico. Raggiunta l'equiparazione con l'altro sesso, il sesso non più debole ha percorso in breve decenni la via che secoli di sottomissione le avevano precluso.
Raggiunto lo scopo, la funzione del femminismo é cessata. Se proprio non cessata, é al tramonto, e va avanti per via di inerzia e per la difesa di quanto ottenuto. Le prese di posizione delle associazioni femministe appaiono oggi come se volessero raggiungere un obbiettivo che già é stato raggiunto. Si verificano così situazioni paradossali, come quando Femen, movimento femminista, per protestare contro il presunto oscurantismo religioso, non trova di meglio che sventolare tette al vento a Piazza San Pietro.
Il femminismo é cessato, o sta cessando, non perché gli uomini hanno ripreso la loro supremazia sulle donne, ma perché le donne si sono definitivamente affrancate dalla tutela maschile. I movimenti di liberazione della donna, nella società occidentale, hanno ormai il sapore di battaglie di retroguardia, e tendono a ingabbiare il genere femminile in una nuova grata di divieti. La battaglia che periodicamente viene ingaggiata da alcune associazioni femministe per contrastare la pubblicità di prodotti e servizi accoppiata a floride parti del corpo femminile, sono elitarie. Ormai le donne che scelgono di utilizzare il loro corpo, facendosi guardare nei cartelloni pubblicitari o nella pubblicità tramite i mezzi di comunicazione di massa, non sono più vittime delle prepotenza maschile, ma imprenditrici di se stesse.

Leonardo Agate
leonardoagate1@gmail.com



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