Sempre più confusione in Sicilia nella gestione dei rifiuti. E' un'emergenza continua. Innanzitutto, sono stati prorogati fino al 30 giugno prossimo i commissari straordinari degli Ato rifiuti. Lo prevede un'ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione, Rosario Crocetta. Si tratta di un'ordinanza emanata ai sensi dell'ex articolo 191 del decreto legislativo 152/2006, che dà potere d'intervento in caso di eccezionale ed urgente necessità di tutela dell'ambiente. Resta dunque in piena emergenza il settore dei rifiuti: il provvedimento di Crocetta si è reso necessario perché le Srr (organismi che devono sostituire gli Ato), seppur formalmente costituite, non sono in grado di partire. Sono infatti al palo i piani d'intervento (i cosiddetti Aro), presupposto per bandire le gare d'appalto riguardanti raccolta e smaltimento dei rifiuti. La preoccupazione maggiore è rappresentata dalle discariche: l'imminente saturazione dell'impianto catanese di Grotte San Giorgio rischia d'allargare l'emergenza pure ad Est dell'Isola. Ecco perché la Regione tornerà a chiedere al governo nazionale il commissariamento. Intanto, sull'ipotesi inceneritori è netto il "no" di Legambiente e Wwf, che parlano di «riproposizione del modello cuffariano» e si domandano: «Chi c'è dietro questo ritorno al passato? È solo l'ultima trovata a sensazione del presidente Crocetta o la "solita idea" che il governo nazionale prova a imporre alla Regione? ».
Nel Trapanese, ad Erice, il sindaco Tranchida vuole «multare» l'Aimeri per il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. «Con l'avvio del nuovo anno - afferma Tranchida - sono state apportate delle migliorie organizzative nel servizio di raccolta differenziata, con modiche correlate circa i giorni di raccolta. Ma tale nuova pianificazione doveva essere preceduta da una adeguata campagna informativa da parte del gestore del servizio, con contestuale distribuzione ai cittadini dei calendari di raccolta. Tanto non è avvenuto e, conseguentemente, si sono creati disservizi addebitabili al gestore».
Problemi anche nel versante Sud. In una riunione con i sindaci, Sonia Alfano, Commissario Straordinario, dell’ATO TP2 – Belice Ambiente SpA ha annunciato che la discarica di Campobello di Mazara di contrada Campana Misiddi ormai è quasi esaurita. Si prevede, infatti, la chiusura entro il 20 febbraio. L’ipotesi di un prolungamento dei termini potrebbe scaturire dalla nomina del Presidente della Regione Crocetta, quale Commissario dei Rifiuti in Sicilia che potrebbe portare ad interventi di natura tecnica che ne aumenterebbero la capacità per qualche mese. Infine, in una riunione,si è discusso con i rappresentanti dei sindacati sugli stipendi arretrati dei lavoratori della Belice Ambiente che sono creditori della mensilità di dicembre e della tredicesima 2014. I Sindaci hanno assicurato che in questi giorni faranno dei versamenti.
A Trapani arriva quanto meno una buona notizia: si potrà intervenire sul lotto F della discarica di contrada Borranea. Le modifiche al piano abbancamenti consentiranno di aumentare la capacità di conferimento dei rifiuti per 16.000 tonnellate.
Il Comune di Trapani potrà tirare un sospiro di sollievo dopo la sostanziale saturazione dell'impianto ed i 12 Comuni della Srr «Trapani Nord» potrebbero - dopo un nuova autorizzazione della Regione - scaricare i loro rifiuti nella discarica trapanese invece di continuare a portarli a Catania in contrada Grotte San Giorgio. Destinazione d'emergenza dopo la chiusura di Siculiana. L'impianto agrigentino dovrebbe riaprire i cancelli domani, lunedì, ma l'emergenza discariche rimane un capitolo aperto. Sia quella catanese, che le discariche di Motta Sant'Anastasia e Campobello di Mazara sono ormai vicine alla chiusura. «La situazione impiantistica regionale - ha sottolineato l'on. Paolo Ruggirello - risulta comunque al collasso».